MERLIER. «UNA VITTORIA DI TUTTA LA SQUADRA»

GIRO D'ITALIA | 09/05/2021 | 17:32
di Francesca Monzone

A 28 anni Tim Merlier vive a Novara una delle giornate più importanti della sua carriera: «È la mia prima partecipazione al Giro, la mia prima vittoria in un grande giro, sicuramente non me la scorderò e sono orgoglioso di questo successo. La squadra ha fatto un grandissimo lavoro negli ultimi chilometri, abbiamo speso molte energie, ma alla fine Krieger mi ha portato in posizione perfetta e ho lanciato la mia volata. Questa è stata davvero una vittoria di squadra».


Il belga della Alpecin Fenix è al suo quarto successo in questa stagione e subito dopo il traguardo ha alzato le dita a comporre la doppia W per dedicare il successo alla memoria di Wouter Weylandt, ricordato anche da tutto il gruppo prima della partenza a dieci anni dalla scomparsa.


Merlier racconta così la volata: «Sapevo in anticipo che la rotonda sarebbe stata importante: in quel punto era fondamentale essere ben posizionati. I miei compagni di squadra mi hanno poi messo in una posizione perfetta: alla fine sono partito a circa 250 metri dal traguardo, lontano forse ma questa si è rivelata la mossa giusta. Sono partito e mi sono detto: più veloce, più veloce, più veloce...».

E poi Merlier rivela: «La preparazione fatta con la mia ragazza (Cameron Vandenbroucke, ndr) ha portato il risultato sperato e questo è davvero bellissimo. Voglio ringraziare tutti coloro che mi hanno supportato nelle ultime settimane: ho lavorato tanto per questo mio primo Giro, da molto sapevo che questo sarebbe stato il mio obiettivo, lo desideravamo tutti e ci siamo riusciti. Questa mattina nnoi della Alpecin ci credevamo, volevamo questo successo e abbiamo lavorato in maniera perfetta».

Tim Merlier è il primo belga a vincere una tappa in volata al Giro, proprio dai dai tempi di Wouter Weylandt nel 2010. Ha conquistato la maglia a punti e la tappa di Novara, proprio dove Eddy Merckx aveva vinto. «Conosco la storia della vittoria di Eddy Merckx e mi emoziona un po’ e sono super orgoglioso».

 
Merlier questa tappa la voleva con il cuore, perché aveva una dedica particolare da fare. Tagliando il traguardo, con le mani ha disegnato una W verso il cielo, era questa la sua dedica per Wouter Weylandt. «Pensavo da tempo a quel gesto di vittoria. Quando ero piccolo, con ammirazione Wouter perché correva con noi nel gruppo Scheldt. Non lo conoscevo personalmente, ma ricordo ancora molto bene il giorno in cui è caduto e poi è morto. Quello è stato un momento molto difficile per tutti noi».
Tim e Wouter si erano conosciuti al campo di allenamento Scheldt, la regione intorno a Gand. Quando Weylandt morì, Tim Merlier era nelle ardenne e stava facendo un ritiro insieme ad altri ragazzi. Questa mattina Gianni Vermeersch, ha detto che se avessi vinto oggi avrei dovuto fare il segno W. Gli ho detto che ci stavo pensando da un po’. Ho superato il traguardo ed è stato un gesto naturale. L'emozione è arrivata immediatamente».
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