“IMPUNITA' DI GREGGE”, SESSO E BUGIE NEL MONDO DELLO SPORT

LIBRI | 03/03/2021 | 13:30
di Pier Augusto Stagi

Non è un libro, ma un pugno nello stomaco, che ti lascia senza fiato. Anche se poi te lo leggi in un amen, perché non credi ai tuoi occhi, e non li stacchi più da quelle pagine fin quando non sei arrivato sino in fondo. È un lavoro monumentale e doloroso, che ci mette davanti ad una realtà scomoda, che molti ancora oggi fanno finta di non vedere, perché è meglio che i panni si lavino tra le mura di casa, e se non si lavano ancora meglio.


Impunità di gregge - Sesso, bugie e omertà nel mondo dello sport” è il titolo efficace del saggio-denuncia di Daniela Simonetti (Chiarelettere. Pagine 228. Euro 16,00), che circumnaviga nella Repubblica degli omertosi, che non gradirà certamente questo libro e continuerà o proverà ad andare avanti come sempre, facendo finta di niente.


Il “dossier” parte da Larry Nassar, medico della nazionale americana di ginnastica artistica condannato al carcere a vita dopo aver molestato circa cinquecento bambine in tre decenni. Un libro verità, che solleva un velo con dati di fatto, con carte alla mano, con decine e decine di denunce raccolte negli ultimi anni, che hanno reso necessario questo tipo di lavoro. La denuncia è chiara: lo sport può diventare la copertura perfetta per i pedofili come Nassar. E questo problema riguarda tutto il nostro sport, nessuno escluso.

Da noi i casi censiti ed emersi da denunce – avvenute tra il 2014 e il 2019 – sono circa 90. Il triste primato, per ora, spetta al calcio con 21 casi, seguito da equitazione 16 e il volley 13. «Applicando il numero oscuro i casi sarebbero almeno 300 - spiega l’autrice di “Impunità di gregge" -. Fenomeno sottostimato che si allarga con la complicità di federazioni indifferenti alla problematica e un sistema che approfitta delle maglie larghe della giustizia sportiva».

Oggi quelle Federazioni che sono finite nel cono di luce dello scandalo, a prima vista possono sembrare essere le peggiori, anche se dal libro emerge chiaramente che quelle che hanno avuto la forza di sollevare il velo dell’omertà sono chiaramente in una posizione di avanguardia, di mutazione e salto culturale, rispetto alle tantissime che si trincerano dietro alla teoria “delle quattro mele marce”. Per loro il tabù delle molestie non va rotto. Le vittime? Provocano. La colpa? Delle famiglie. Cosa si può fare? Niente. Ma si può sempre fingere di fare: in questo sono tutte molto capaci.

È un libro che fa bene leggerlo, anche se fa maledettamente male. È un lavoro doloroso, che andava però fatto e Daniela Simonetti ha questo grande merito. In Italia sono 4.703.000 gli atleti tesserati delle federazioni sportive nazionali. Le donne sono il 28,2 per cento del totale, gli under 18 il 56,7 per cento. «Ciononostante non c’è una norma, un codice, un articolo, neanche un comma dedicato alla questione della violenza sessuale e degli abusi», spiega la Simonetti, giornalista professionista all’Ansa, che nel 2019 ha fondato “Il Cavallo Rosa / ChangeTheGame”, la prima associazione italiana contro gli abusi sessuali nello sport, e che con questo lavoro racconta con precisione episodi, riporta fatti, indagini e dati, fa nomi e cognomi, costruendo da capace cronista un libro che offre al lettore gli strumenti per conoscere e capire, non solo il contesto sportivo italiano ma anche quello internazionale.

Lo sport si difende e si difenderà, come sempre. E la tiritera sarà sempre la stessa: «Era consenziente», «Provocava», «Se l’è cercata». Ci sono tante storie, come quella dell’istruttore di scherma di Massa di Somma, o del politico e istruttore di equitazione. Tanti casi, tanti documenti, uno di fila all’altro, che rendono questo libro a tratti atroce e spietato. Come nel racconto di quel ragazzino di 16 anni, picchiato, denudato, umiliato e penetrato dal suo allenatore di football americano.

E c’è una parte dedicata anche al ciclismo, partita dalla denuncia di Ester Meisels e altre ciclistiche, le quali seppero denunciare alla commissione etica dell’Uci (Unione Ciclistica Internazionale) molestie e abusi sessuali da parte del loro dirigente Patrick Van Gansen. L’Uci è tra quelle federazioni mondiali che è corsa prontamente ai ripari, non ha fatto finta di niente, non ha nascosto la polvere sotto il tappeto, ma si è mossa tanto da aggiornare il proprio codice etico a novembre del 2018, con l’obiettivo di proteggere le atlete vittime di molestie e abusi. Adesso il denunciante può mantenere l’anonimato in modo che la sua privacy sia garantita. Squadre come il team Sunweb hanno varato un decalogo accompagnato dall’hashtag #metoocycling, che prevede l’istruzione di una commissione interna di garanti in grado di prendere provvedimenti immediati.

per leggere tutto l'articolo vai su @ltropensiero.net

Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Pinarello rinfoltisce la gamma della serie X con il lancio di quattro nuove e accattivanti colorazioni,  nuance che esaltano le forme di questa bici all’avanguardia nata per chi pratica ciclismo su lunghe percorrenze.  per leggere l'intero articolo vai su tuttobicitech.it


Alle 18.15 e in replica alle 24 (poi su Raiplay) oggi su Raisport c’è un Radiocorsa pieno di protagonisti. Che voto possiamo dare ai nostri azzurri impegnati ai mondiali in Ruanda e agli Europei in Francia? Lo chiederemo direttamente al...


Con l'assegnazione delle maglie tricolori della Madison è calato il sipario sui campionati italiani in pista che si sono svolti nel velodromo Paolo Pilone di Noto in provincia di Siracusa.Le venete Matilde Rossignoli e Silvia Bordignon hanno conquistato l'oro tra...


La mattatrice dei campionati italiani su pista di Noto è senza ombra di dubbio Matilde Cenci. Quarto titolo tricolore per la vicentina di Bassano del Grappa (18 anni a novembre) che domina il km da fermo femminile facendo registrare un...


Arriva il bis tricolore per Alessio Magagnotti. Il trentino di Avio, già vincitore del titolo nell'inseguimento individuale juniores, ha conquistato la medaglia d'oro nel Km da fermo con un tempo finale di 1'06"240. Alle spalle del portacolori della Autozai Contri...


Il Tour of Taihu Lake è partito oggi in Cina, con la prima tappa che si è svolta nei pressi della città di Nanchino. Il percorso prevedeva una salita di 2, 5 km, affrontata dai corridori cinque volte. Nonostante il...


La terza e ultima giornata dei campionati italiani su pista di Noto riserva subito emozioni con le finali dello Scratch juniores. Tra le ragazze successo della lombarda Maria Acuti (Biesse Carrera Premac) che conquista il titolo superando la friulana Piera...


Prologo rinnova e completa la sua linea AGX dedicata al mondo Gravel, Adventure e Ciclocross con tre nuove selle leggere, confortevoli e multidisciplinari studiate per i terreni off-road. La linea si arricchisce con l’introduzione della nuova sella semi-tonda Nago R4 PAS AGX,...


Ancora grande ciclismo sulle strade italiane: si corre oggi la 109a edizione del GranPiemonte presented by Crédit Agricole, organizzato da RCS Sport, che prenderà il via da Dogliani per concludersi, dopo 179 km e 2.700 metri di dislivello, ad Acqui...


Le Olimpiadi invernali del 2030 potrebbero segnare un punto di svolta importante: per la prima volta, in Francia potrebbero essere assegnate le prime medaglie per la corsa campestre e il ciclocross. Sono anni che si parla di far entrare il ciclocross...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024