L'ORA DEL PASTO. KABUL E QUEI FIORI A DUE RUOTE

LIBRI | 28/02/2021 | 08:00

Era il 2016. Malika, Frozan, Zahra e Zhala in bici. Rukhsar Habibzai in macchina. Loro, le sole, le uniche donne afghane in bici. Lui, il loro custode e allenatore. Loro, la nazionale di ciclismo femminile dell’Afghanistan. Lui, il commissario tecnico. Loro e lui, in missione. Perché in Afghanistan, e non solo, le donne non possono, non devono andare in bici. Scandalo, trasgressione, peccato. Una provocazione religiosa, politica, sessuale. Poi l’appello di Fazli Ahmad, presidente della Federazione ciclistica afghana, la donazione di Shannon Galpin, giornalista statunitense, l’aiuto della Federazione ciclistica italiana, perfino la candidatura al Premio Nobel per la pace proposta da 118 parlamentari italiani e la campagna “Bike the Nobel” lanciata dal programma radiofonico “Caterpillar”.


Comincia qui “Fiori di Kabul” (Einaudi Ragazzi, 160 pagine, 12 euro). Gabriele Clima romanza la storia di Maryam. A sei anni ricevette, come regalo, una bicicletta bianca e azzurra, con i lustrini sul manubrio e sulla canna, che apparteneva allo zio quando era piccolo e che la mamma aveva pulito e rimesso a posto, ma che il papà, integralista, aveva immediatamente sequestrato. E quella bicicletta fu quasi dimenticata.


“Io intanto mi chiedevo che cosa interessasse a Dio se andavo in bicicletta oppure no”.

Finché a nove anni Maryam vide un’altra bicicletta, nera e blu, che apparteneva a una ragazza straniera e che scendeva le colline, le strade, le montagne, e con cui Maryam fece addirittura un giro, in tondo, seguendo il ritmo dei pedali. Ma quella bicicletta sparì, come un’astronave.

“Andai a dormire con una sensazione strana, come di aver messo un piede sulla luna o in un posto talmente lontano e irraggiungibile da essere inimmaginabile”.

Finché a dodici anni Maryam seppe, da Samira, la sua amica del cuore, che proprio a Kabul esisteva una squadra di ciclismo femminile. Le due ragazzine si organizzarono e scoprirono, in un cortile, in uno scantinato, dietro una porta, due bici appoggiate alla parete: nuove, da corsa, bianche e blu.

“La cosa sorprendente era che correre mi veniva naturale. Come se l’avessi sempre fatto. Il coach diceva che sembravo nata per la bicicletta, che non aveva mai visto una ragazza con così tanta forza”. “Lui diceva ‘no, non è la forza fisica, è la forza d’animo, è quella forza che ti permette di fare tutto quello che ti metti in testa’”.

Da quel momento Maryam e Samira scoprirono anche se stesse e il mondo. Un altro modo di stare al mondo. Inseguendo, sconfinando, esplorando. Trasformandosi in polvere e in nuvole. Sfidandosi, rivelandosi, diventando. Fino a scontrarsi con pregiudizi e preconcetti, regole e tradizioni. E Maryam andrà finalmente in fuga. Per cercare e trovare la sua libertà.

“Dipendeva soltanto dalla via che avrei scelto di seguire. E ce n’erano tante, così tante, da percorrere. Presi un respiro, poggiai il piede sul pedale. E mi misi in strada”.

“Fiori di Kabul” è una lettura leggera e profonda, una polvere emozionante e commovente, una nuvola umana e stradale.

Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Una bicicletta degli anni '50 a marchio Bartali e restaurata con un telaio e altri pezzi d'epoca, in dono al Museo della Memoria. La consegna si è svolta nel corso di un pomeriggio a cui hanno partecipato monsignor Attilio Nostro,...


Nuovo arrivo in casa del Team Jayco AlUla: il giovane scalatore britannico Finlay Pickering ha firmato infatti un contratto biennale con la formazione australiana. A 22 anni, il ciclista britannico ha già trascorso due stagioni gareggiando e crescendo a livello...


Alessandro Verre è il 21° corridore del team MBH Bank Ballan CSB Colpack per il 2026. Nato a Marsicovetere (Basilicata) il 17 novembre 2001, oggi festeggia nel modo migliore il suo 24° compleanno. Nel 2025 Verre ha sfiorato il successo nella tappa regina del Giro d’Italia,...


La paraciclista australiana Paige Greco, medaglia d'oro paralimpica a Tokyo 2020, è morta ieri a causa di un "improvviso episodio medico" nella sua casa di Adelaide, nell'Australia Meridionale, come annunciato dalla sua famiglia in un comunicato diffuso dalla federazione ciclistica...


Sono due gli azzurri che sabato, alla Space 42 Arena di Abu Dhabi, hanno difeso i colori dell’Italia agli UCI Cycling Esports World Championships 2025 organizzati da MyWhoosh. Tra i 44 partecipanti totali (22 donne e 22 uomini) Francesca Tommasi,...


Manca poco meno di una settimana alla consegna del Kristallen Fiets, il rinomato premio giornalistico che ogni anno il Belgio assegna al miglior ciclista dell’anno. Tra i favoriti c’è Remco Evenepoel, che questo premio lo ha vinto già 4 volte...


Si avvicina l'appuntamento con La Notte degli Oscar, che segna la conclusione ideale della stagione 2025 e traghetta verso una nuova avventura. Di scena ci saranno, come sempre, i migliori atleti dell'anno in ogni categoria: ve ne presentiamo uno al...


Il passaggio di Said Cisneros dalla A.R. Monex Pro Cycling Team alla Soudal Quick-Step Devo Team non può essere facilmente derubricato a semplice cambio di casacca, al termine del percorso della categoria juniores. Vero è che il ciclismo messicano vive...


Sono ben 5 le vittorie griffate dall’Ale Colnago Team che nei molteplici appuntamenti del fine settimana ha trionfato in Italia e all’estero. Nella gara internazionale in Svizzera nell’Eagle Cross Aigle (quarta prova della Coppa Svizzera di ciclocross) terzo successo di fila per...


Aveva concluso la stagione ciclistica con un bellissimo secondo posto nella Chrono des Nations e meno di un mese dopo Alessia Vigilia ha tagliato un altro importantissimo traguardo: si è laureata in Scienze Motorie completando così il suo percorso di...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024