CICLOCROSS & COVID. NIENTE PUBBLICO, INGAGGI TAGLIATI, TANTA TV. MA VAN DER POEL E VAN AERT...

CICLOCROSS | 18/11/2020 | 08:10
di Francesca Monzone

Momento duro, quello che sta vivendo il ciclocross. Senza il suo pubblico pagante, l’economia di questa specialità sta vivendo un periodo molto difficile e gli ingaggi dei corridori stanno subendo tagli rilevanti. Il Covid-19 ha colpito duramente i portafogli dei corridori, che in poco tempo hanno visto precipitare i loro guadagni. Ovviamente la crisi non è per tutti e la medaglia ha due facce: Van Aert e Van der Poel, dopo una stagione meravigliosa su strada, hanno visto crescere i loro ingaggi.


L'anno scorso quei corridori che a inizio stagione partivano con un ingaggio di 6.000 euro, adesso dovranno accontentarsi di 2.000: uno di questi è Toon Aerts. Lars van der Haarche lo scorso anno aveva una quotazione di circa 3.250 euro, adesso dovrà ritenersi soddisfatto di averne 1.000. Tom Meeusen da 1.500 avrà un ingaggio di appena 250 euro per corsa. Tutti i corridori avranno compensi decisamente ridimensionati, ad eccezione di Wout Van Aert e Mathieu Van der Poel che invece percepiranno un ingaggio di partenza non inferiore ai 10000 euro per corsa. I numeri sono stati svelati da Het Nieuwsblad, che ha condotto un’indagine approfondita nell’econonomia del ciclocross.


I tagli negli ingaggi dei corridori sono stati stabiliti da Flanders Classics e Golazo, i due principali organizzatori di ciclocross, che la scorsa estate di comune accordo hanno deciso di tagliare notevolmente tutti gli ingaggi di partenza. Bisogna chiarire che quello che viene definito ingaggio di partenza è la cifra che i corridori ricevono direttamente dagli organizzatori, che si va ad aggiungere ai soldi degli stipendi delle squadre: importi spesso rilevanti che rappresentano da un terzo fino alla metà del reddito totale dell’atleta.

Tornando proprio al fiammingo Toon Aerts che nella scorsa stagione prendeva 6.000 euro per gara nel Superprestige o trofeo DVV come campione belga, oggi, anche a causa della perdita del titolo nazionale, riceverà solo 2.000 euro nelle stesse corse. Ma due anni fa, anche senza un titolo belga, Aerts riceveva già 3.000 euro. Anche nella stagione 2017-2018, come giovane promettente ma senza titoli significativi, guadagnava più di oggui e riceveva 2.400 euro per gara. Il titolato Laurens Sweeck a Niel la scorsa settimana ha corso per la somma di 2.000 euro: l'anno scorso, senza titolo, percepiva 2.500 euro, con un bonus di 500 euro per ogni podio conquistato. Probabilmente in una situazione senza pandemia, Sweeck in questa stagione avrebbe potuto guadagnare da 5.000 a 6.000 euro per corsa.

In questa stagione firmata Covid-19 le stelle Sweeck, Aerts e Iserbyt possono considerarsi fortunati con un ingaggio di 2000 euro. Naturalmente c’è chi adesso ha ingaggi molto bassi, come l’olandese Lars van der Haar che poteva contare su 2.750 euro a corsa con un extra di 500 euro se fosse entrato nella top five, adesso dovrà accontentarsi di 1.000 euro a prova. Oppure Michael Vanthourenhout che al posto dei 2.500 euro a gara più un bonus di 500 extra per un posto sul podio, ora si deve accontentare di 1.250 euro. Mentre Corné van Kessel che prima percepiva 1.500 euro a corsa, ora si ferma a 500 euro a prestazione. Il francese Joshua Dubau Nicolas Cleppe o Thijs Aerts dovranno accontentarsi di 200 euro a giornata. Tomas Kopecky e altri come lui, adesso saranno costretti a correre con il solo stipendio della squadra, senza percepire alcun ingaggio.

Il ciclocross è economicamente crollato a causa della mancanza del pubblico pagante: fino allo stop per pandemia, c’erano intere famiglie disposte a pagare dai 15 ai 20 euro a persona per assistere alle corse, più il pubblico disposto a pagare dai 70 ai 120 euro per assistere alla corsa dal villaggio VIP. Numeri imponenti con decine di migliaia di persone pronte ogni settimana ad assistere alle corse. Non era strano contare tra le 15 e le 20 mila persone per un biglietto semplice e anche 5000 per l’ingresso al villaggio VIP. Questo introito oggi non c’è più, sono rimasti solo gli sponsor a garantire lo svolgimento delle corse.

I corridori hanno capito la difficoltà del periodo e senza lamentarsi hanno accettato la notevole riduzione degli ingaggi. Gli organizzatori sperano in una ripresa economica nella prossima stagione, aspettando di sapere se ai Campionati Mondiali - in programma ad Ostenda a fine gennaio - il pubblico potrà assistere alle corse. Oggi in tutte le gare di ciclocross non c’è più pubblico, le gare si possono seguire solo in televisione: un sacrificio per tutti gli appassionati, ma pubblico, organizzatori e corridori, hanno accettato di seguire la strada del sacrificio economico impegnandosi a fonire uno spettacolo di altissimo livello, nella speranza che si arrivi quanto prima a sconfiggere il virus e a voltare pagina.

Copyright © TBW
COMMENTI
Ottimo articolo
18 novembre 2020 09:50 geo
Bravi, ottimo articolo...... Da valutare il fatto che la vittoria al Campionato d'Europa in pista aveva un premio di circa 1500 euro

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
SCOTT unisce le forze con il NSN Cycling Team come fornitore ufficiale di biciclette, sostenendo la squadra nella sua nuova entusiasmante era. Il team con sede in Spagna e licenza svizzera, non condivide solo la nazionalità con SCOTT. La partnership rappresenta...


Nel 2028 la KNWU - Federazione olandese di ciclismo - festeggerà i suoi primi 100 anni e lo farà organizzando competizioni di altissimo livello.  L'unione celebra questo anniversario con il Dutch Cycling Festival: un programma lungo un anno che renderà...


Un gravissimo lutto ha colpito il nostro collega Pietro Illarietti: si è spento all’età di 75 anni, dopo una lunga malattia, papà Franco. A Pietro e a suo fratello Mauro, a mamma Rina e a tutta la famiglia Illarietti giunga...


Avete bevuto già il caffè questa mattina? La risposta probabilmente sarà sì e, nel caso sia no, siamo sicuri diventerà sì nell'arco della giornata, soprattutto se avete in programma un'uscita in bici con gli amici. La coffee ride è un classico per...


L’olandese Yoeri Havik e il portoghese Iuri Leitão sono i primi leader della Sei Giorni di Rotterdam e guidano davanti ai campioni del mondo della madison Fabio Van den Bossche e Lindsay De Vylder e ai vincitori del Campionato Europeo...


La CANYON//SRAM zondacrypto ha ufficializzato nelle scorse ore l’ingaggio nella propria formazione di sviluppo di Erja Bianchi, 18enne lombarda di Lonate Pozzolo.   Dopo aver difeso i colori della Ju Green di Gorla Minore, Erja è poi passata alla Biesse...


Lo sport è uno dei mezzi migliori per comunicare con i giovani e la bella iniziativa “Dialoghi di Sport” sono tre eventi voluti dall’Assessorato allo Sport del Comune di Luni per trasmettere ai giovani l’interesse per lo sport come scuola...


A 26 anni Mattia Gaffuri ha realizzato il sogno di passare ufficialmente professionista, con l'ingaggio da parte della Picnic PostNL in seguito al suo stage in Polti VisitMalta e soprattutto alla lunga esperienza tra Swatt Club e studi da preparatore:...


Novartiplast un nome evocativo che riporta agli albori degli anni Ottanta del celebrato e compianto Mario Cioli. Colui che mise in piedi uno squadrone diretto da Domenico Garbelli e Olivano Locatelli. Colui che al ciclismo ha dato molto da vero...


Che cos’è la crono? Una corsa contro il tempo. Da solo, in coppia, in quartetto, a squadre. Con e contro il cronometro. I vecchi dicevano: partire forte, continuare fortissimo, finire alla morte. Una corsa alla morte, dunque un suicidio. Una...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024