L'ORA DEL PASTO. GIANNI MURA, IL FAMEDIO E QUEL SOLE A NOVEMBRE

NEWS | 04/11/2020 | 07:55
di Marco Pastonesi

Dicono che la nebbia sia il vestito migliore, nella Lombardia di pianura, ma l’altro giorno, il 2 novembre, c’era il sole, e il sole non ha eguali, è una medaglia d’oro luccicante, è una vittoria valorosa e folgorante, è un pezzo di Gianni Mura in prima pagina che comincia così.


“Dicono che la nebbia sia il vestito migliore, nella Lombardia di pianura” era l’attacco del pezzo che Mura scrisse a dieci anni dalla morte di Gianni Brera, e il titolo, adesso, potrebbe essere lo stesso, “Nostalgia di te, Gioann” (da “Non gioco più, me ne vado”, il Saggiatore), dopo 228 giorni in cui non si vede più. Però c’era il sole l’altro giorno quando diciotto milanesi benemeriti sono stati iscritti al Famedio del Monumentale di Milano, e fra i diciotto c’era anche lui, Gianni Mura giornalista sportivo, una qualifica che fa onore alla categoria ma che sta stretta a chi sapeva scrivere anche di letteratura e di musica, di cinema e di cucina, e che avrebbe potuto scrivere alla grande anche di una pulce o di un coriandolo. Mura aveva il dono della scrittura.


“Lontano lontano / oltre Milano / oltre i gasometri / oltre i manometri / oltre i chilometri / oltre i binari del tram” (non è Mura, ma Paolo Conte, però si conoscevano bene, e si stimavano meglio, e ci sta comunque), i vecchi pezzi del Dottorone (Carletto Pierelli, il suo storico “chauffeur”, lo chiamava così, e da lui Mura accettava tutto, anche Dottorone, sorridendo) erano così tanti e tanto belli che bastano e avanzano, ci circondano e ci accompagnano, ci riempiono quello che resta della vita. I libri, gli articoli, adesso le raccolte degli articoli. Le interviste, quelle fatte da lui e quelle fatte a lui. I podcast, anche una puntata della “Lingua che batte” (Radio Rai 3), sul linguaggio del giornalismo sportivo, non ricordo se nella circostanza confidò l’allergia ai punti esclamativi e l’idiosincrasia per i puntini di sospensione.

Nel Famedio (la casa, “aedes” in latino, della gloria) di Milano, Mura ha ritrovato, fra gli altri, un vecchio eroe della parrocchia, nel senso del ciclismo su pista, Antonio Maspes. Per generazione, Maspes apparteneva di più a Mario Fossati, ma per vocazione, ispirazione, anche passione, parlava la stessa lingua e aveva gli stessi riferimenti di Mura. Quel Maspes che terremotava viale Certosa con una grossa Guzzi quando da via Arona, nell’antico borgo di “scigulatt”, coltivatori di cipolle, venne il rumore di un motore, si avvicinò alla sorgente di quel fragore, era il Vigorelli, l’ultima pista personificata.

Dicono che la nebbia sia il vestito migliore, ma a leggere Mura spunta subito il sole.

 

 

Copyright © TBW
COMMENTI
la nèbia che la và giò per i pulmun
5 novembre 2020 11:44 giulio pirola
Grazie Marco! non sappiamo ancora se si potrà pedalare da qui a Natale ma la nostalgia delle lenti bagnate dalla nebbia è già forte

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Volata a tre a Terralba nella manche italiana della Coppa del Mondo elite di Ciclocross e successo di Michael Vanthourenhout. Il belga vince nel il duello con l'olandese Joris Nieuwenhuis (secondo) e il connazionale Laurens Sweeck. Nel fango sardo in...


Si può definire un matrimonio ciclistico quello celebrato questa mattina nella Chiesa di S.Agnese in Pescaiola. Hanno coronato il sogno d’amore, infatti, Federica Occhini giudice di gara nazionale e componente la Commissione Regionale Giudici della Toscana, e Manuel Baccanelli, direttore...


Sarà un luogo di memoria nel ricordo di Giovanni Iannelli il tratto pratese della ciclovia che collega Prato a Firenze lunga 12 chilometri. È stato il vicecommissario prefettizio Lo Castro, in rappresentanza del Comune di Prato, presenti numerose autorità civili...


Lucinda Brand vince la prova della Coppa del Mondo in Sardegna è consolida il primato in classificato. Grande prestazione della olandese a Terralba nella manche italiana di Coppa in cui anticipa le connazionali Van Alphen e Van Anrooij. Buona la...


Prestazione di rilievo per il campione europeo Filippo Grigolini, Tommaso e Filippo Cingolani che si sono cimentati nel Ciclocross Internazionale Ciutat de Xativa settima manche della Coppa di Spagna per la categoria juniores. Ma il più forte è stato il...


C'è stato anche uno spicchio d'Italia sul palco delle premiazioni del Velo d'Or, il premio assegnato da Velo Magazine. A salire sul palco è stato Matteo Trentin al quale è stato attribuito il Premio Gino Mäder, giunto alla sua seconda...


Tutto sul filo di pochi punti, due per la precisione. Fabio Van den Bossche e Lindsay De Vylder hanno conquistato il comando della classifica al termine della quinta giornata della Sei Giorni di Rotterdam scavalcando di due lunghezze la coppia...


Nelle ultime settimane sono stati due i grandi temi di discussione: la proposta di Pogacar di un cambio nel calendario tra Giro e Vuelta, con la corsa rosa spostata ad agosto, e la questione del ciclismo a pagamento con un...


“Sono Bruna Coppi, moglie e vedova di quell’uomo che il mondo intero conosceva come il Campionissimo. Per me era Fausto, l’unico uomo della mia vita, il padre di Marina”. Cominciava così il diario di Bruna Ciampolini, che fin dall’inizio, nelle...


Riuscita, anzi riuscitissima, presentazione per il libro che rievoca diversi episodi legati alla lunga, lunghissima, proteiforme, eccellente attività nel ciclismo di Nino Ceroni di anni 98, portati con peculiare orgoglio abbinato a vigoria discreta ed esercitata in diversi ambiti d’interesse....


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024