GATTI&MISFATTI. GLI EROI VERI DI UN VERO “SURVIVOR”

GIRO D'ITALIA | 14/10/2020 | 18:08
di Cristiano Gatti

A questo punto però bisogna lavorare sulla manopola del volume, almeno per un momento, abbassando al minimo il clamore di un Giro tanto fragoroso, stravolto e deformato dal Covid, ogni giorno in bilico tra realtà e assurdo. Doverosamente, con sincera ammirazione, bisogna parlare di quelli che comunque questo teatro stanno tenendo in piedi, contro ogni genere di calamità e di bastone tra le ruote, andando ogni mattina alla partenza della tappa, imponendosi di andarci come sempre, come se niente fosse. I corridori, ma certo, e chi se no.


Dobbiamo parlare dei valorosi superstiti di questo sadico tiro al piccione della scalogna, così insolente da divertirsi a inventarne di tutte, tombini borracce transenne, con tutto che comunque poi lo stesso Covid è entrato in scena dimostrando la stessa mira, perchè ad ogni colpo cade sempre un nome eccellente. Messi tutti assieme gli impallinati, facciamo una lista decisamente incredibile di gente aristocratica, li ricordo per fare memoria, Lopez, poi Vlasov, poi Thomas, poi Yates, poi Kruijswijk, e ci metterei pure Fuglsang, che per fortuna è ancora qui, ma gambizzato da una foratura nel finale atomico di Tortoreto.


Che il diavolo se la porti, questa scalogna cecchina, capace di mettere immancabilmente nel mirino i già pochi pezzi pregiati della collezione. Ma in attesa che il diavolo se la porti, ancora di più l'ammirazione deve andare ai sopravvissuti di questo inverosimile “Survivor”, reality realissimo marcato Giro d'Italia, che stanno mettendo in mostra doti di resistenza e di tenacia fuori dal normale.

Proviamo a fare mente locale. Proviamo a immaginare che cosa significhi andare tutti i giorni alla partenza in questa atmosfera, con questo stato psicologico. E poi immaginiamo pure che cosa significhi correre tutti i giorni senza lo straccio di un programma e di una strategia, perchè la natura stessa di questa sfida sta tutta nella precarietà, oggi si gareggia e domani chi lo sa, per cui avanti tutta e pochi calcoli. Ogni giorno una battaglia, con la tremenda sensazione che magari possa essere anche l'ultima. Sarà così pure nella Nove Colli rosa di Cesenatico: nessuno potrà pensare di risparmiarsi per la crono, per Piancavallo, e tanto meno per la famosa terza settimana che da sempre incombe e condiziona. Niente, tutto saltato, tutto in frantumi. Si vive alla giornata e si lotta metro su metro.

E loro lo stanno facendo. I superstiti continuano a fare benissimo il proprio lavoro, a onorare la propria maglia e la propria passione, riuscendo nell'impresa di illudere tutti noi per qualche ora, con uno spettacolo che letteralmente è il massimo dell'immaginabile, in queste condizioni. Attorno c'è un Paese che sta rimasticando giorno dopo giorno l'ansia crescente dei contagi crescenti, ciascuno sta cercando nuovamente di correre ai ripari, loro invece continuano a pedalare imperterriti, fedeli all'impegno sottoscritto, alla missione estrema di arrivare fino a Milano.

C'è un ragazzino di 22 anni che difende con le unghie la sua maglia rosa, c'è un anziano di 38 anni tenuto assieme con il filo di ferro che sta lottando più e meglio di quando ne aveva 20, c'è il favorito che fora nel finale di una tappa elettrica eppure nemmeno di sogna di tirare indietro la gamba, prendendo al volo la scusa buona per chiamarsi fuori. E quando arriva una volata, i kamikaze del settore sono puntuali là davanti, a sfidare il terrore, sul filo dei 70 all'ora.

Per tutto questo, personalmente m'inchino e m'inginocchio. So quanto è difficile, so quanto sia stramba e insopportabile questa finta normalità, so quanto pesi e quanto costi. A maggior ragione, niente e nessuno riuscirà a intaccare un giudizio che è già finale e definitivo. Almeno per me. Questo: in un Giro di serie B, in un Giro sconclusionato che non passerà alla storia per il suo vincitore, abbiamo comunque un gruppo da scudetto, tutto intero, senza eccezioni. Un gruppo che questo maledetto periodo nemmeno si merita. Come minimo, grazie. Senza se e senza ma. Comunque vada a finire.       

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COMMENTI
Fuglsang
14 ottobre 2020 18:24 ConteGazza
beh IL favorito mi sembra un po' troppo.. direi un pretendente al podio ;-) saluti Filippo Caffino Arona (NO) Piemonte ITALIA

Cristiano
14 ottobre 2020 18:58 Ruggero63
Articolo bellissimo !!! Concordo quasi in tutto, quasi perchè personalmente questo giro mi sta divertendo e lo ricorderò per il vincitore e anche per l'ultimo arrivato.

Ogni giorno può essere l’ultimo?????
14 ottobre 2020 19:10 Monti1970
Adesso il Sig.Gatti ha iniziato a GUFARE per far sì che il Giro si concluda prima , perché non ne può più di stare a quell’ora davanti alla TV per guardare il ciclismo.
La verità è che lui ha altri impegni e non ha il tempo e la voglia di vedere questi qua che pedalano .
Sta pregando che un giorno si sveglia e sente la notizia che sono stati trovati tutti positivi al Covid o al doping in modo che venga annullato il Giro

SERIE A
14 ottobre 2020 19:12 libero pensatore
Quale serie b è un giro bellissimo,e poi quando c'è uno che si chiama Sagan...

Bravo Gatti
14 ottobre 2020 20:17 Tarsigno
Ottimo articolo purtroppo c'è ancora qente che fa finta di non vedere la realtà

libero pensatore
14 ottobre 2020 20:18 alerossi
ma cosa ha fatto ieri sagan di così speciale? ha vinto alla maniera di de gendt, e se lo avesse fatto de gendt non ci sarebbe questo entusiasmo. avrebbero tutti detto bella vittoria e sarebbe finita lì, invece tutti pazzi per sagan. personalmente mi entusiasma molto più de gendt che sagan

Boh
14 ottobre 2020 20:57 fransoli
il solito sproloquio per dire non so si sa bene cosa...
@alerossi: cambia pusher sei il tizio della barzelletta che va contromano in autostrada

fransoli
14 ottobre 2020 22:07 alerossi
sagan deve ringraziare pozzovivo che ha rotto un raggio. altrimenti la squadra avrebbe continuato a tirare e lo avrebbero ripreso sulla penultima salita e ciao ciao vittoria. il più grande qui è pozzo

Alerossi
14 ottobre 2020 23:07 Monti1970
Certo, De Gent è molto meglio di Sagan. De Gent ha vinto 3 mondiali 3 Gand 1 Fiandre 1 Roubaix 7 maglie verdi al Tour ecc. ecc.
mentre Sagan ha vinto qualche tappa e niente altro........
Per piacere..... non confondiamo l’acqua con il vino

Lo scopo mi pare evidente
14 ottobre 2020 23:44 pickett
Lo scopo di questo strano articolo,che praticamente esprime l'esatto contrario di quanto Gatti ha scritto nei giorni scorsi,é quello di preparare il terreno per la celebrazione del trionfo,a questo punto probabilissimo, del suo idolo Nibali.Se poi putacaso Nibali riuscisse nell'impresa di perdere,Gatti tornerebbe a svilire questo Giro e il suo vincitore.Voilà.

@alerossi
15 ottobre 2020 09:53 fransoli
nessuno mette in discussione Pozzovivo, anche se io non capisco il perché abbia fatto tirare la squadra, anche se fosse riuscito nell'impresa di staccare tutti sull'ultima salita avrebbe dovuto farsi altri 7km in solitaria per vincere e dubito lo avrebbero lasciato fare così come non hanno lasciato andare Pello Bilbao, in caso di sprint poi sarebbe stato ugualmente battuto... in altre parole spreco inutile di energie. Ma Sagan ha vinto una tappa dove al massimo gli hanno concesso poco meno di 5 minuti, è stato il primo ad uscire con Ganna, sono stati li con la FDJ a 40 secondi che tirava alla morte per molti chilometri, e poi la UAE e poi all NTT e si è fatto gli ultimo 20km con il gruppo a meno di un minuto...

monti1970
15 ottobre 2020 09:54 alerossi
non parlo del palmares. dico solo che de gendt mi emoziona di più rispetto a sagan. poi dico anch'io che sagan con froome è il migliore degli ultimi 10 anni. secondo il tuo ragionamento dovrebbero tutti tifare per la juve e nessuno per il crotone dato che il palmares è diverso. forse sei tu ad avere le idee confuse

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