GIALLO VAN VLEUTEN. «HO VINTO!». «NO, HO VINTO IO, ERAVAMO IN FUGA...»

DONNE | 14/09/2020 | 20:18
di Giorgia Monguzzi

 


Oggi Annemiek Van Vleuten è arrivata sul traguardo alzando le braccia al cielo, esultando soddisfatta come una vera dominatrice, peccato che prima di lei fossero arrivate altre due atlete che si erano già divise i primi due posti. Sono passate solo quattro tappe eppure sembra più che mai certo che anche quest’anno la corsa alla rosa sia ormai una sfida chiusa tra la campionessa del mondo e se stessa. Aveva già messo le cose in chiaro nella prima frazione in linea, quella dello sterrato dell’eroica, ieri  ha arrancato sulla rampa di Assisi, una piccola débâcle per ricordare poi ancora una volta chi comanda.


Annemiek sembra volersi prendere proprio tutto, preziosi secondi nella generale, ma anche le vittorie di tappe lasciando per le altre solo le briciole, come una vera dominatrice che può decidere a suo piacimento la sorte di tutte le altre.

«È di un altro pianeta, questa non la battiamo più» dicono già molte del gruppo. Eppure la campionessa del mondo che nel frattempo, giusto per ricordarlo, è anche campionessa europea e campionessa uscente delle due passate edizioni del Giro Rosa, non ha proprio l’aspetto di una che vuole dettare legge ad ogni costo. Basta osservarla fin dalla mattina al raduno di partenza: è sempre una delle prime a presentarsi, inganna l’attesa camminando su e giù tra i mezzi delle altre squadre, saluta e scherza, si ferma con il pubblico e ha una battuta pronta per ogni avversaria, quando perde addirittura sorride come se avesse vinto lei.

È a questo punto che con un po’ di sana cattiveria ci viene da chiederci: finge o è tutto vero? Cioè mi spiego meglio: dietro il sorriso della Van Vleuten si nasconde l’assoluta certezza di aver ormai il Giro in pugno o la tremenda consapevolezza di avere un punto debole? Seppur l’assurdità della domanda sia evidente, rispondere è quanto mai impossibile anche perchè la diretta interessata sta al gioco. Quanto successo oggi è l’ennesimo esempio della difficoltà di tale esperimento di laboratorio. L’olandese infatti non ha semplicemente tagliato l’arrivo esultando, ma è anche salita sul podio stappando con gioia la bottiglia della prima classificata e mandando in tilt l’intero cerimoniale di premiazione. «Semplice - qualcuno potrebbe dire - chiedetele cos’è successo». Eppure qualcuno ad Annemieke il “cos’è accaduto?”, l’ha chiesto non una, ma più volte ottenendo come risposta l’ennesimo dribbling della domanda.  

La campionessa del mondo preferisce come sempre rispondere con un sorriso, farsi spiegare dietro al palco dalla vincitrice di giornata, lontana da occhi indiscreti quell’unica cosa che lei non è riuscita a controllare. Al pubblico e alla stampa intanto si mostra sempre disponibile, tenta di sciogliere ogni dubbio, sorride e ricorda il distanziamento e l’importanza del ciclismo femminile.

Sa di essere la più forte o è consapevole di non esserlo? Ormai è come un disco rotto che si ripete all’infinito, per riuscire a rispondere ci occorrerà aspettare fino alla fine pendendo dalle labbra dell’ennesimo plot twist, ma se proseguirà la sinfonia suonata in queste tappe presumo che non ci saranno più dubbi circa il fatto che sia lei la più forte in assoluto.

 

Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Terzo successo su quattro prove per Lucinda Brand nella Coppa del Mondo di Ciclocross donne elite. La regina olandese, già vincente a Tabor e a Terralba domenica scorsa in Sardegna (non ha disputato la manche di Flamanville) oggi si è...


Sappiamo che al Giro non ci saranno Pogacar e Del Toro, Evenepoel e Antonio Tiberi, si spera possa esserci Jonas Vingegaard, che da nostre fonti risulterebbe avviato ad un importante sì. Un punto di domanda, grande quanto una nazione, grande...


È il tempo di festeggiare una fine e un nuovo inizio. È il tempo dei bilanci e delle valutazioni, dei ricordi e dei sogni. È il tempo di un brindisi che si fa augurio e di candeline che si fanno...


Si è conclusa nella peggiore maniera possibile l'avventura di Giovanni Carboni con la Unibet Rose Rockets. Il corridore si era unito alla squadra belga quest'anno a ma a settembre è stato sospeso dall'UCI a causa di anomalie inspiegabili nel suo...


La consueta cena sociale di fine stagione del Team F.lli Giorgi si è svolta lo scorso venerdì al ristorante Pio Nono di Erbusco, nel Bresciano, dove il presidente Carlo Giorgi ha radunato tutta la squadra, amici, sponsor, autorità per festeggiare...


La maggior parte delle squadre si trova in ritiro in Spagna, tra Costa Blanca e Isole Baleari e ieri a incontrare la stampa, per il consueto media day a Benidorm, è stata la UAE Emirates XRG che ha svelato obiettivi...


Capita di prendere freddo, inutile girarci tanto attorno. Anzi, in tutta franchezza, il freddo fa quasi parte dei giochi se prevedete di affrontare una discesa o uscite presto alla mattina. Ecco, se cercate una protezione aggiuntiva, una sorta di asso...


È stata un’annata davvero speciale per il comitato provinciale di Lecco che nel 2025 ha spento 30 candeline, tanti affiliati, tanti successi e la ciliegina sulla torta regalata da Filippo Conca con il suo titolo italiano su strada. Ieri sono...


È una pubblicazione che nel titolo e nel sottotitolo - "Il ciclismo giovanile,  Il valore delle relazioni nel ciclismo moderno" - rappresenta con evidenza didascalica i temi trattati dall’autore, il dottor Davide Marceca con la collaborazione del prof. Sergio Introzzi, autore...


È arrivata la sentenza della giustizia ordinaria sul caso del team W52-FC Porto: l'ex allenatore Adriano Quintanilha è stato condannato a quattro anni di carcere mentre il direttore sportivo Nuno Ribeiro dovrà scontare una pena di nove mesi. Il team...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024