L'ORA DEL PASTO. GIANNI MURA E LANZI, DOVE NON CAPITI PER CASO...

NEWS | 10/09/2020 | 07:50
di Marco Pastonesi

Si va là per caso. Perché si va là in gita nel bosco, a caccia di castagne, in cura alle terme, in visita alle cascate. Alfero, frazione di Verghereto, Romagna, dove la Romagna sa di Toscana, di foreste casentinesi, e in questi giorni sa anche di funghi. Poi...


Si entra lì con titubanza. E’ vero che un cartello scritto a mano indica un ristorante, è vero che una targa affissa al muro ne certifica l’esistenza, ma è anche vero che la porta è quella di una casa e che il ristorante si trova al primo piano, come se fosse un ristorante di casa. E lo è.


Lanzi, ristorante Lanzi, anzi, albergo-ristorante Lanzi, aperto tutto l’anno. Nato nei primi anni Settanta, camere e tavoli, dà l’idea di essere sempre stato così, immune al tempo, refrattario alle mode, ignaro delle tendenze. A cominciare Enrica Lanzi, a continuare Gian Maria Lanzi, il figlio. Cucina tradizionale, regionale, locale. Tagliatelle con i funghi porcini, per iniziare. Crostata alle more, per finire. Piatti onesti, genuini, caserecci. Non si può pretendere di più né di meglio.

Alle pareti quadri e targhe, fotografie e un articolo di giornale incorniciato. La rubrica ha un familiare titolo ciclistico: “Mangia e bevi”. Lo sapevo, me lo sentivo, ci avrei giurato: Gianni Mura. Era stato qui nel 1995, consigliato da un conoscente (ma lui scriveva: “Non ci si può capitare per caso, a meno che non si vada a vedere dove nasce il Tevere”), e si era innamorato della signora Amabile (“Che tira divinamente la sfoglia”, oggi sostituita degnamente dalla signora Paola), degli affettati (“Salsicce di cinghiale e di maiale, prosciutto, coppa, pancetta, funghi e zucchine sott’olio della casa, deliziosi crostini ai funghi porcini e ai tartufi, questo è l’inizio”), delle carni (“Il massimo dei voti”, dal coniglio in umido alla faraona al ginepro).

In epoca di Tour de France, anche se settembre invece di luglio, Mura è un pensiero, un ricordo, una presenza. Ci si vedeva tutti i santi giorni in sala-stampa, e tra caffè e chiacchiere, tv e giornali, impressioni e giudizi, si campava insieme. Poi si trovava almeno un’occasione per cenare insieme, la scelta – ovviamente – a lui. Lo conquistai, si fa per dire, ordinando un rognone nel classico Tupina di una Bordeaux bollente. Quei Tour de France furono privilegio, ricchezza, lusso, un lusso umano e giornalistico. Così ritrovare Mura a migliaia di chilometri e a centinaia di giorni, è un’emozione forte, imprevista, insperata. Mura in questo salone, fra questi piatti, davanti a questo camino. Mura che si accarezza la barba, che spiega la tovaglia (bianca), che ammira un rosso (Sangiovese). Mura che si commuove davanti al “leggendario formaggio di fossa di Sogliano”. Mura qui, con noi, ancora.

 

 

 

Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Quinta sinfonia di Van Der Poel nel teatro belga di Gavere. L'iridato vince anche la settima manche della Coppa del Mondo di Ciclocross elite conquistando la sua quinta affermazione consecutiva nella speciale Challenge mondiale della UCI. L'olandese della Alpecin Deceuninck...


Lucinda Brand sempre più padrona della Coppa del Mondo di Ciclocross donne elite che oggi si è svolta a Gavere in Belgio. La olandese conquista anche la settima manche e raffoirza il suo primato nella speciale classifica della Challenge mondiali...


C’è il frammento di una campana devastata durante il disastro del Vajont, nel 1963, donata dal parroco di Longarone, don Augusto Antoniol. C’è una campanella donata da Luigi Agnolin, l’arbitro, nel 1986, alla Comunità Arcobaleno di Feltre. C’è una campana...


Maeva Squiban è stata la grande scoperta del Tour de Fance Femmes, la giovane transalpina è andata a segno per due giorni consecutivi rivelando al mondo il suo talento e diventando automaticamente una delle atlete più attese anche della prossima...


Nel ciclismo dei fenomeni Paolo Bettini starebbe benissimo. Olimpionico 2004, due volte iridato, e poi vincitore di Sanremo, due Liegi e due Lombardia, e poi il Campionato di Zurigo, la Classica di Amburgo e quella di San Sebastian, e la...


Nel giorno di Santo Stefano, dal numero di tuttoBICI di dicembre vi proponiano una nuova raffica di dubbi che ci ha sottoposto il nostro Angelo Costa. Il Giro salirà al Corno alle Scale perchéa - è un arrivo in quotab...


Non è forse tra i nomi che si ricordano per primi quando si rievoca il grande ciclismo italiano degli anni Novanta e Duemila, ma una decina di vittorie da professionista e un Mondiale Juniores, oltre a tante preziose pedalate per...


La Milano-Reggio è stata una gara per dilettanti sbocciata subito dopo la Seconda Guerra Mondiale e scomparsa nel 2002. La società a cui si deve la sua nascita è il Velo Club Reggio alla fine degli anni Quaranta. Tra i...


La tradizionale puntata speciale natalizia di Velò andata in onda ieri sera su TvSei è stata particolarmente interessante: si è parlato di Bilancio del 2025, di appuntamenti per il nuovo anno,  di grande ciclismo in Abruzzo e di tanto altro ancora con Luciano Rabottini,...


Oggi, nel giorno di Natale, ci ha lasciati Adalgisio Bevilacqua, detto Totò, nato a Pescara il 27 febbraio 1932.Abruzzese autentico, uomo tosto e determinato, ha dedicato gran parte della sua vita al ciclismo, legando il proprio nome e la propria passione...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024