Ivano Fanini ci invia il suo ricordo di Mauro Battaglini e noi volentieri ve lo proponiamo.
«Mi è servita qualche ora, lo confesso, per metabolizzare una notizia cone quella della scomparsa di Mauro Battaglini.Per lunghe ore mi sono fermato a ripensare a quando l'ho avuto come direttore sportivo nella Pepsi Fanini e a quando insieme fondammo la Polli Mobiexport fanini con affiliazione in Australia. Avevo due squadre e fu quella la prima volta in cui l'Australia ebbe una formazione professionistica. Quell'esperenza fece crescere tra gli altri Shane Bannan che è stato per lunghissimi anni il punto di riferimento del ciclismo australiano.
Con Mauro si litigava spesso ma tutto poi passav, e ricordo che era con me quando iniziò a fare anche il procuratore, anzi in pratica fu il primo a farne un mestiere, anche se la cosa a me non piaceva. In quel periodo divenne anche segretario dell'ACCPI e quindi decisi di sostituirlo in ammiraglia con Giorgio Vannucci e feci in pratica fu la sua fortuna: in poco tempo divenne il procuratore più famoso del mondo, conosceva i regolamenti come nessuno e si intendeva di tutto. Mi piace dedicargli il titolo di campionelettone che ha conquistato oggi Luksevics, il sessantasettesimo della nostra storia.
Era più che un avvocato, ho tanti ricordi davvero, era sempre disponibile ad aggiustare le divergenze soprattutto tra me e Cipollini e qualche volta c’è riuscito. Mauro era unico nel suo genere con lui la sua scomparsa tutto il Ciclismo perde tanto davvero. Ci mancherai, Mauro, e ti ricorderemo sempre sempre con tanto affetto!. Ciao, Ivano».
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