ALLARME CONTINENTAL. CHIESA: «NON CI SONO CORSE, CHE FACCIAMO?»

CONTINENTAL | 27/07/2020 | 08:00
di Giorgia Monguzzi

Il mondo del ciclismo sta cercando di ripartire: in italia per esempio abbiamo avuto Extragiro, ideato da Marco Selleri e Davide Cassani, che ha coinvolto ragazzi di tante categorie. Ma sono ancora poche le competizioni all'orizzonte e c'è grande preoccupazione per il futuro. Di tutto questo ne abbiamo parlato con Mario Chiesa, direttore sportivo del Team Iseo Serraure Rime Carnovali.


Come state vivendo questo momento del tutto eccezionale?
«La situazione è molto complicata per le squadre WorldTour, per i team Continental come il nostro lo è ancora di più. Grazie a Cassani e Selleri abbiamo trovato un’interessante iniziativa come Extragiro, importantissima per far vedere che dopo tutto si può ripartire, ma non è sufficiente, servono più corse per far gareggiare tutti gli atleti».


Pesa molto il problema sicurezza...
«In questi weekend a Extragiro sono state prese tutte le precauzioni del caso con controlli serrati: era richiesto l’uso della mascherina e veniva provata la febbre a chiunque dovesse accedere all'area riservata. I comuni e le prefetture faticano ad approvare eventi sportivi di questo genere, ma sinceramente non riesco a capirne il motivo. Mettono tantissime limitazioni alle gare, ma nonostante ciò non muovono un dito quando si ha a che fare con assembramenti in discoteche o luoghi di vacanze: mi sembra sia un controsenso».

Intanto il ciclismo resta fermo..
«Il ciclismo sta soffrendo molto di questa situazione, ma in realtà soffre tutto lo sport in generale. Ciclismo vuole dire prima di tutto pubblico, gente nelle strade che guarda la corsa senza limitazioni, è impossibile tenere sotto controllo chi vuol assistere all'evento. Mi metto anche nei panni degli sponsor che stanno investendo senza avere in pratica un ritorno, se non ci fossero loro tutto sarebbe già finito da un pezzo».

E le prossime corse?
«È veramente difficile dire cosa si farà. Di certo c'era solo Extragiro, perché tutto il resto è stato annullato. Si sta cercando di organizzare delle corse nel prossimo fine settimana in Piemonte, ma per il momento non c’è nulla di certo. Fortunatamente abbiamo trovato una corsa a tappe in Polonia a metà agosto, speriamo non la annullino. Le corse purtroppo non ci sono, poche resistono. Gli anni scorsi puntavamo a delle gare in cui gareggiavamo anche con formazioni professionistiche, ma ora è tutto più difficile: le corse scarseggiano e quindi tutti cercano di accedere alle poche che sono disponibili, vista l’alta domanda le squadre continental come la nostra sono le prime ad essere escluse».

Com’è il morale dei ragazzi?
«C’è una sovrapposizione di situazioni negative che non fanno affatto bene. I corridori sono nervosi, tutti vorrebbero correre, ma purtroppo non c’è un numero di corse sufficiente, con quelle che ci sono ci dovrebbero partire almeno 400 partenti ogni volta. Li capisco al cento per cento, dopo un lungo periodo di stop si trovano ad allenarsi senza avere una prospettiva, non è per nulla piacevole».

E nonostante la stagione sia praticamente ferma, nel vostro team ci sono molti infortuni…
«Non abbiamo fatto nemmeno in tempo ad incominciare che abbiamo avuto i primi corridori fermi: Victor Bikanov ha problemi al sottosella e l’altro giorno Sebastiano Mantovani è caduto senza per fortuna avere serie conseguenze. I due più gravi sono Leonardo Tabarelli ed Enrico Spadini che sono stati coinvolti in due incidenti a causa di automobilisti, entrambi nel mantovano. Spadini è stato buttato a terra a causa dello specchietto di un’auto che non si è nemmeno fermata a prestare soccorso, ora si ritrova con 5/6 punti nel ginocchio; Tabarelli invece è finito a terra sempre a causa di un sorpasso ed ha subìto un trauma cranico. Sono cose che non dovrebbero mai succedere, ma che ormai sono sempre più frequenti. A tutti i miei ragazzi ho detto di non sforzarsi, ma di recuperare con calma, dopo tutto il tempo lo permette, siamo tutti in uno stato di stallo, non ci sono corse e speriamo in decisioni dall’alto».

Copyright © TBW
COMMENTI
Troppi volontari nel ciclismo
27 luglio 2020 09:43 pego64
Purtroppo il ciclismo organizzativo si basa su molti anziani che organizzano per passione...non sono rimpiazzati da giovani, se il ciclismo non cambia prospettiva dando lavoro ai giovani,di corse ne resteranno poche...il covid ha anticipato e ingigantito una situazione di crisi che doveva esplodere, dall'alto .....non aiutano anzi

Gare dilettantistiche : un modello organizzativo non sostenibile...
27 luglio 2020 10:22 vecchiobrocco
pego64 ha perfettamente ragione: il modello classico in cui la società del "paesello" organizza la gara basandosi su volontari e contributo comunali sta diventando sempre più impraticabile..
Il Ciclismo è uno sport costoso da organizzare e le gare di paese non hanno certo più la visibilità del passato, anzi spesso sono un fumo negli occhi per le limitazioni ai transiti, etc...
Sarà blasfemia, ma arriverà il momento un cui anche le gare dilettantistiche dovranno essere "a pagamento", in modo da poter coprire almeno parte delle spese e invogliare organizzatori "professionisti" che lo facciano per mestiere a prendere in appalto l'organizzazione delle gare.

Organizzare corse
27 luglio 2020 13:15 Beffa195
Pienamente d’accordo con i due commenti oltre a tutti gli anziani di buona volontà nn ci aiuta nemmeno tutta la burocrazia che ogni anno aumenta....purtroppo!

Avete ragione
28 luglio 2020 07:24 lupin3
Purtroppo prevedo una drástica diminuzione del movimento giovanile con una sorta di semiprifessionismo gia dagli allievi, considerate le poche corse e i costi di gestione di un' attivita a livello nazionale. La pandemia comunque ha solo accelerato una dinâmica in atto da oltre vent'anni a cui saremmo comunque arrivati in un decennio scarso

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Volata a tre a Terralba nella manche italiana della Coppa del Mondo elite di Ciclocross e successo di Michael Vanthourenhout. Il belga vince nel il duello con l'olandese Joris Nieuwenhuis (secondo) e il connazionale Laurens Sweeck. Nel fango sardo in...


Si può definire un matrimonio ciclistico quello celebrato questa mattina nella Chiesa di S.Agnese in Pescaiola. Hanno coronato il sogno d’amore, infatti, Federica Occhini giudice di gara nazionale e componente la Commissione Regionale Giudici della Toscana, e Manuel Baccanelli, direttore...


Sarà un luogo di memoria nel ricordo di Giovanni Iannelli il tratto pratese della ciclovia che collega Prato a Firenze lunga 12 chilometri. È stato il vicecommissario prefettizio Lo Castro, in rappresentanza del Comune di Prato, presenti numerose autorità civili...


Lucinda Brand vince la prova della Coppa del Mondo in Sardegna è consolida il primato in classificato. Grande prestazione della olandese a Terralba nella manche italiana di Coppa in cui anticipa le connazionali Van Alphen e Van Anrooij. Buona la...


Prestazione di rilievo per il campione europeo Filippo Grigolini, Tommaso e Filippo Cingolani che si sono cimentati nel Ciclocross Internazionale Ciutat de Xativa settima manche della Coppa di Spagna per la categoria juniores. Ma il più forte è stato il...


C'è stato anche uno spicchio d'Italia sul palco delle premiazioni del Velo d'Or, il premio assegnato da Velo Magazine. A salire sul palco è stato Matteo Trentin al quale è stato attribuito il Premio Gino Mäder, giunto alla sua seconda...


Tutto sul filo di pochi punti, due per la precisione. Fabio Van den Bossche e Lindsay De Vylder hanno conquistato il comando della classifica al termine della quinta giornata della Sei Giorni di Rotterdam scavalcando di due lunghezze la coppia...


Nelle ultime settimane sono stati due i grandi temi di discussione: la proposta di Pogacar di un cambio nel calendario tra Giro e Vuelta, con la corsa rosa spostata ad agosto, e la questione del ciclismo a pagamento con un...


“Sono Bruna Coppi, moglie e vedova di quell’uomo che il mondo intero conosceva come il Campionissimo. Per me era Fausto, l’unico uomo della mia vita, il padre di Marina”. Cominciava così il diario di Bruna Ciampolini, che fin dall’inizio, nelle...


Riuscita, anzi riuscitissima, presentazione per il libro che rievoca diversi episodi legati alla lunga, lunghissima, proteiforme, eccellente attività nel ciclismo di Nino Ceroni di anni 98, portati con peculiare orgoglio abbinato a vigoria discreta ed esercitata in diversi ambiti d’interesse....


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024