L'ORA DEL PASTO. RESISTENZA CASALINGA? PERLE D'ARCHIVIO - 11

STORIA | 23/03/2020 | 07:55
di Marco Pastonesi

 


In questa puntata (l’undicesima, che non avrebbe dovuto più esserci, ma a grande richiesta sono tornato sui miei passi, anzi, sulle mie pedalate) si va da Bruno Pontisso ad Andrea Pasqualon passando per Alfredo Martini, Giovannino Corrieri, Danilo Barozzi, Imerio Massignan e Juan Antonio Flecha.


“Gino Bartali, la prima telefonata appena arrivava a Roma, era nel mio negozio. ‘Bruno, sono arrivato’. Gli domandavo: ‘’Ndo stai?’. E lui: ‘Qua’. Era l’albergo Piemonte, vicino alla stazione Termini” (Bruno Pontisso).

“Gastone Nencini era un campione completo, anche se nelle corse in linea non si preparava bene, un po’ come Jacques Amquetil, ma non gli mancava nulla. Era forte, coraggioso, resistente. E’ sempre stato considerato meno di quello che era, perché amava stare dietro le quinte” (Alfredo Martini).

“Hugo Koblet era bello, bello in tutti i sensi, su e giù dalla bici. E, tranne che in volata, volava” (Alfredo Martini).

“Negli ultimi tempi, in casa, a letto, mi sento come un guardiano del faro. Ma voglio pensare che non siano giorni sprecati. Va vissuta anche la vita che non si vorrebbe” (Alfredo Martini).

“La gente ha sempre voluto bene ai corridori, perché è vicina a chi fa fatica” (Alfredo Martini).

“Il primo ricordo? Si aspettava che il babbo tornasse dal lavoro e che ci raccontasse com’era andata. Cuoceva le ceramiche alla Richard Ginori. Per me era il dio del fuoco” (Alfredo Martini).

“Un corridore deve andare con le sue gambe, altrimenti che corridore è?” (Giovannino Corrieri).

“Fino al 1945 correvo da libero, poi fui tesserato per la Azzini di Milano. Uno squadrone. Ma la maglia era di cotonaccio e mi arrivava alle ginocchia” (Danilo Barozzi).

“Alfredo Binda, c.t. dell’Italia al Tour de France, era ‘il commendatore’. Eppure a tavola si alzava per prenderci l’olio e il sale” (Danilo Barozzi).

“Trentacinque volte primo nei gran premi della montagna al Tour de France. Ero scalatore per natura. Sul Muro di Sormano sono passato tre volte primo, ma il record appartiene a Ercole Baldini... Si saliva con il 44x25, non c’era altro, e non si stava tanto sui pedali perché la ruota slittava” (Imerio Massignan).

“Il mio ultimo anno da professionista, il 1970, avevo 33 anni e ormai ero un po’ andato. Facevo il gregario. Aiutavo i miei capitani in salita e poi mi staccavo” (Imerio Massignan).

“La prima bicicletta che mi ricordo è quella di mia sorella quando era piccola. Un’Aurorita, blu e celeste, con le rotelle. Fu mia nonna a farmi imparare, tenendomi per la sella: ricordo l’istante in cui guadagnai la magia dell’equilibrio e la sensazione della libertà, ma non dell’onnipotenza, perché durò poco. Infatti caddi” (Juan Antonio Flecha).

“La prima bicicletta da corsa a sette anni. Una Sicilia, fabbricata a Junin, il mio paese vicino a Buenos Aires: grigia, a ruota libera, ma con un solo rapporto e un solo freno. Con quella partecipai alla prima corsa: giunsi terzo, mica male, considerando che a partecipare eravamo più di tre” (Juan Antonio Flecha).

“Le discese sono il mio forte, ho le traiettorie nel sangue: da piccolo con gli sci, poi con la bici. Il guaio sono le salite” (Andrea Pasqualon).

“Bici a parte, la mia passione è la caccia. Con il fucile del nonno, precisissimo. Ma per rispetto della natura, si tratta di caccia di selezione, con un certo numero di capi assegnati, un capriolo per ciascuna squadra” (Andrea Pasqualon).

GIA' PUBBLICATI

Puntata 1

Puntata 2

Puntata 3

Puntata 4

Puntata 5

Puntata 6

Puntata 7

Puntata 8

Puntata 9

Puntata 10

 

Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Il tema del potere economico dei team e della sostenibilità del sistema ciclismo è sempre un tema molto dibattuto: ne ha scritto il direttore Stagi nel suo editoriale pubblicato su tuttoBICI di ottobre, e sulle pagine di tuttobiciweb avete potuto...


Al Giro d’Italia le sale-stampa – primi anni Duemila – erano scuole elementari e medie, municipi e misericordie, palazzetti dello sport evacuati dalle abituali attività e trasformati in accampamenti per giornalisti e bivacchi per fotografi, attrezzati con stampanti e fotocopie,...


I tre anni nell’incubatore della VF Bardiani hanno dato i loro frutti. Matteo Scalco ha ventun anni e un bel bagaglio di esperienza in corse di spessore, ora è il momento di spiccare il volo. Passato direttamente dagli juniores a...


Umido o asciutto? Eccoli qui, i due estremi che vi fanno tremare quando pianificate la vostra uscita quotidiana e non sapete come vestirvi. Castelli nel giro di poche settimane ha presentato due giacche che hanno tutto quello che serve per rivoluzionare il...


Dopo il notiziario di Paolo Broggi, non perdetevi il quarto d'ora di chiacchierata tra il nostro Federico Guido e il campione italiano Filippo Conca: metà intervista sul momento vissuto dal lariano della Jayco AlUla, la seconda metà sull'evoluzione del ciclismo...


Il 2025 di Alessandro Romele non è andato come il corridore dela XDS Astana sperava. Non per colpa sua ma per quella maledetta caduta durante il campionato italiano su strada a Gorizia in Friuli in cui Romele riportò escoriazioni e...


Dopo 10 anni il Giro d’Italia ritorna a Cassano d’Adda (Milano). Lo anticipa Alessandro Brambilla su Tuttosport in edicola oggi: nell’edizione 2026 del Giro la tappa del 27 maggio partirà da Cassano d’Adda. Il castello di Cassano farà da sfondo ai...


Il nuovo Codice della Strada interviene sull’utilizzo delle piste ciclabili, ma lo fa in modo discutibile, introducendo nuove regole che finiscono, paradossalmente, per peggiorare la tutela dei ciclisti. La “riga bianca” che dovrebbe proteggerli non è più un confine sicuro:...


Circa un mese fa in terra africana assistevamo ad una delle più grandi sorprese del ciclismo femminile degli ultimi anni. La canadese Magdeleine Vallieres vinceva il titolo mondiale in linea da totale outsider battendo non solo le atlete favorite, ma...


Il mondo del ciclismo bergamasco è in lutto per la scomparsa, avvenuta nei giorni scorsi, di Fausto Carrara. Primogenito di Gianni e Tonina Carrara, Fausto aveva ereditato dal padre la grande passione per il ciclismo, impegnandosi dapprima nella S.C.Leffe e, soprattutto,...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024