LINEA VERDE. MANUEL OIOLI PEDALA SULLE ORME DI CONTADOR

ALLIEVI | 28/12/2019 | 07:30
di Danilo Viganò

Cureggio è un piccolo paese che sorge ad un solo chilometro da Borgomanero, nel Novarese, dove il giovane rampollo Manuel Oioli pedala sulle orme di Pasquale Fornara (che detiene il record di successi al Giro di Svizzera con quattro edizioni), il celebre professionista di Borgomanero amico e gregario di Fausto Coppi.


La determinazione e la grinta sono le armi vincenti di Oioli, classe 2003, che il nonno paterno Ferruccio (ex cicloamatore) ha messo in sella ad una bicicletta alla tenera età di 8 anni. Con la società Bustese Olonia Bike Tartaggia (Tartaggia è l'ex professionista di Arona che ha corso per la Gewiss e la Batik, oggi rivenditore di cicli a Gattico), Manuel ha chiuso con 14 successi la stagione 2019 (è l'allievo plurivittorioso in Italia) firmando tra gli altri i trionfi nella Coppa Diddi, nella Novara-Orta, nel Campionato Piemontese e in cima al Brinzio. Ha partecipato ai Giochi Olimpici della Gioventù a Baku, in Azerbajan, è risultato secondo nel tricolore cronosquadre a Treviglio e al campionato italiano dell'Omnium su pista, quarto alla Cronometro delle Nazioni in Francia che ha vinto nel 2018 all'esordio tra gli allievi. Nella sua breve carriera ha già ottenuto anche un titolo italiano su strada, a Comano con gli Esordienti di secondo anno, e un piazzamento di prestigio come la seconda posizione nella Coppa d'Oro dell'anno scorso alle spalle del tedesco Marco Brenner.


Figlio di Augusta, titolare con il nonno materno Siro di una azienda di autotrasporti a Gattico, e di Fabrizio, magazziniere in una ditta di rubinetterie, Oioli ha una sorella minore, Nicole, frequenta il Liceo Linguistico "Galileo Galilei" di Gozzano ed è fidanzato con Sara Fiorin. Il prossimo anno è atteso al salto di categoria con gli Juniores, sempre con la Bustese Olonia Bike Tartaggia, diretta dall'ex professionista Danilo Napolitano.

Cosa ne pensi del momento del ciclismo italiano?
«Rispetto agli ultimi anni sta attraversando un buon periodo, poi grazie a Nibali è salito di livello».

A quale età hai cominciato a correre?
«Da G2 con il CBS Team Borgomanero. La prima bici? Una Btwin bianca».

Il più forte corridore di tutti i tempi?
«Alberto Contador. Ho seguito in questi anni le sue imprese e perchè è stato un corridore di fantasia, caparbio e vincente».

Segui altri sport con la stessa passione del ciclismo?
«No, però provo interesse per lo sci alpino».

I tuoi peggiori difetti?
«Sono testardo»

Altruista o egoista?
«Altruista».

Cosa leggi preferibilmente?
«Libri di scuola perchè sono obbligato, e di biografie sportive».

Cosa apprezzi di più in una donna?
«L'aspetto fisico e che mi faccia sentire bene».

Sei social?
«Nì, non pubblico».

Cosa cambieresti nel ciclismo di oggi?
«Vorrei che ci fosse meno esasperazione nelle categorie giovanili, e cambierei la cultura sul doping».

Piatto preferito?
«Pizza».

Hobby?
«Musica e film».

La gara che vorresti vincere?
«Parigi Roubaix».

Televisione, cinema o teatro?
«Cinema, sono attratto in particolare dai film del regista Tarantino».

I ragazzi di oggi con quelli di ieri: le differenze?
«Si dice che i giovani di oggi non hanno più valori, ma non è affatto vero. Sono più intrapprendenti e hanno molti interessi».

 

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