I VOTI DI STAGI. UN MATTEO D'ORO NON SI DEVE SCUSARE PER L'ARGENTO, MOLTI CHIEDANO SCUSA A CASSANI

I VOTI DEL DIRETTORE | 29/09/2019 | 18:31
di Pier Augusto Stagi

Davide CASSANI. 9. Era una squadra operaia, fatta di grandi mediani, capaci però all’occorrenza di andare anche in rete. Era una squadra a sua immagine e somiglianza, in tutto e per tutto: ragazzi di volontà, che lottano con intelligenza da squadra (con la Danimarca, la più forte di tutte) fino alla fine. Arriva la prima medaglia iridata della sua gestione, anche se ci avevamo fatto la bocca buona. L’amarezza per una maglia iridata sfuggita via è tanta, ma è molto di più l’orgoglio per una squadra che si è fatta valere. Che non ha sbagliato quasi nulla. Che con ottimi corridori è stata semplicemente super. In un Mondiale al limite delle possibilità umane i nostri sono stati uomini veri. E per tutti quelli che in questi anni hanno sempre avuto da ridire sull’operato del ct (ha allestito una squadra perfetta), per una volta, solo per una volta: chiedetegli scusa.


Mads PEDERSEN. 10 e lode. Spegne i nostri sogni, con una volata da sogno. Ha solo 23 anni, ma corre da campione navigato e regala alla Danimarca la prima maglia iridata della storia.


Matteo TRENTIN. 9. Adesso ci sarà chi avrà da ridire da qui all’eternità sulla volata sbagliata. Sull’occasione della vita che resterà il rimpianto di una vita. Io penso che Matteo abbia davvero poco da recriminare. Nella volata finale gli mancano semplicemente le gambe. Si alza e sente di non averne più. Come si è spenta la luce al fenomenale Van der Poel, si fa fioca la luce a Matteo. Avevamo accarezzato il sogno di una maglia iridata più che meritata, io gli mando una carezza. Grazie Matteo.

Steafan KÜNG. 8. Grande corsa quella dello svizzero, che non si risparmia, che da tutto fino alla fine. Alla fine è di bronzo: ma anche lui è d’oro.

Gianni MOSCON. 8. Rimedia ad una dormita collettiva, non solo degli azzurri. Perde l’attimo, ma poi rimedia riportandosi sui battistrada da solo. Scommessa vinta per lui, scommessa vinta per il ct Cassani che ha scommesso su di lui. 

Mathieu VAN DER POEL. 5,5. Fa tutto da dieci. È lui che fa saltare la corsa, ma alimentarsi bene quando fa molto freddo vale quanto scattare al momento giusto e usare i rapporti ideali. Va come una moto, poi all’improvviso la luce si spegne. Buona notte fiorellino.

Julian ALAPHILIPPE. 4. Il Moschettiere sgambetta e fa il fenomeno, gioca con  la bicicletta e con gli avversari. Poi gli scattano in faccia e lui resta con le gambe pendule.

Greg VAN AVERMAET. 5. Era dato in grande forma e disponeva della squadra più attrezzata e forte di tutte. La pioggia li infeltrisce tutti.

Peter SAGAN. 5. Si nasconde nella pancia del gruppo e non lo vedi più. Compare solo nel finale, ma è tardi. Troppo tardi. 

Giovanni VISCONTI. 6,5. Il suo lo fa, ma perché lo fa così presto, ad oltre sessanta chilometri dal traguardo?

Sonny COLBRELLI. 7,5. Sta lì, sempre nelle prime posizioni e fa da stopper a tutto e tutti.

Alberto BETTIOL. 6,5. Fa il suo, come da disposizioni. Un azzardo portarlo? Lui ha dato la risposta più chiara.

Salvatore PUCCIO. 6. Fa il suo, come il ct chiede. Saggio e lucido, mettere ordine e serenità ad una squadra che è squadra.

Davide CIMOLAI. 6. Uomo di fatica e di raccordo: fa quello che deve, fa quello che può.

Aleksej LUTSENKO. 5. Che fosse in buone condizioni fisiche l’abbiamo visto sulle strade di casa nostra, in questo mondiale è uno dei tanti ad affogare.

Tadej POGACAR. 7. Sempre lì, sempre nel vivo dell’azione, a conferma che questo ragazzo va forte sempre, ovunque e comunque. Basta mettergli il numero sulla schiena e lui non è mai un numero. Lo fa.

Alejandro VALVERDE. 4. Mondiale tosto, anche per chi è tosto.

Diego ULISSI. S.V. Nel punto peggiore del circuito, rompe il cambio e il suo mondiale finisce proprio quando stava per cominciare.

Remco EVENEPOEL. 8. Personalità, temperamento e senso del dovere: Gilbert resta coinvolto nella caduta e il 19enne talento belga si ferma al volo per aiutarlo. Si sacrifica per la causa.

Richard CARAPAZ. 8. L’ecuadoriano se ne va di prima mattina come uno scafista a bordo della sua bicicletta e una serie di compagni di viaggio, anche prestigiosi: Nairo Quintana (Colombia), Magnus Cort Nielsen (Danimarca), Jonas Koch (Germania), Maciej Bodnar (Polonia), Silvan Dillier (Svizzera), Petr Vakoc (Rep. Ceca), Alex Howes (Stati Uniti), Hugo Houle (Canada), Jan Polanc e Primoz Roglic (Slovenia). Questa fuga è il segno dei tempi. Addio alle azioni dimostrative di corridori improbabili degli anni che furono. Sarà anche questa un’azione dimostrativa, ma in ogni caso dimostra che qualcosa è cambiato: nella fuga l’ultimo vincitore del Giro e della Vuelta, più Quintana che ha vinto entrambe le corse. E con loro una serie di ottimi corridori che nella loro carriera qualche cosa hanno fatto. Altro che fughe pubblicitarie. Questa è proprio pubblicità bella e buona: per tutto il movimento.

Mondiali YORKSHIRE. 8. È sorprendente: nel Regno Unito le precipitazioni sono frequenti e abbondanti. Non lo sapevamo e l’abbiamo appreso in questa settimana iridata flagellata dal maltempo. Condizioni al limite, pozze d’acqua che parevano piscine, temperature rigide e visibilità al limite. Inevitabili le polemiche: ma è mai possibile correre in queste condizioni? Sì è possibile. Che problema c’è. È il ciclismo bellezza, da sempre. Ci si lamenta che negli ultimi anni al Fiandre o alla Roubaix le condizioni meteo hanno reso meno epiche corse da sempre leggendarie ed epiche, fatte di pioggia e fango, gelo e vento. Le ultime edizioni baciate invece da temperature primaverili e sole. Quindi? Quindi se c’è un mondiale che assomiglia più ad un Fiandre o ad un Roubaix d’antan che problema c’è? Si corra, si lotti: la sfida sarà ancor più appassionante e vibrante. Ci sono le pozze d’acqua? È probabile che ci siano anche al Lombardia. Occhio, dovrebbero esserci anche tante foglie ingiallite dal tempo passato e si scivola. 

Copyright © TBW
COMMENTI
Scuse
29 settembre 2019 19:15 Berna71
Ecco do' e chiedo le scuse a Cassani perche' l'ho criticato spesso x le scelte dei corridori ma oggi mi ha fatto emozionare fino a 200 mt dal traguardo nazionale perfetta ma un'occasione del genere non ci capitera' mai piu' x vi cere un mondiale e la differenza la fanno i kilometrioltre che le condizioni meteo ,vedi Van der Poel,e nei grandi giri ci vorrebbero tappe lunghe non solo dislivellox tappe da 120-150 km e allora le differenze uscirebbero anche li' anche x fattori esterni come anche alimentazione guai meccanici....

YORKSHIRE
29 settembre 2019 19:39 canepari
voto 8 per le condizioni ambientali.
voto 2 per le riprese televisive
Gli effetti economici della Brexit cominciano a farsi sentire....

Voto 1 all' UCI
29 settembre 2019 21:10 bove
Voto 1 All'UCI. Se assegni i campionato del mondo, devi sincerarti che ci siano tutte le garanzie per la buona anzi ottima, anzi perfetta riuscita dell'evento. Non basta passare all'incasso. Tranquilli tanto finirà tutto nel dimenticatoio

Mondiali
29 settembre 2019 21:30 fido113
D'accordo mondiale vero, ma l'UCI Veramente fa acqua .

Yorkshire
29 settembre 2019 21:54 andy48
Caro #canepari, la Brexit non c'entra nulla, anzi, io mi auguro che accada. La realta'? Il tempo fa quello che vuole. Quante volte e' successo al Giro d'Italia?

I veri campioni sono altri
29 settembre 2019 23:21 pickett
E si vedono nelle corse a tappe,oggi ne abbiamo avuta l'ennesima riprova.Leggete l'ordine d'arrivo.Di questo Pedersen,vedrete,si perderanno presto le tracce,come di Astarloa,Vainsteins e tantissimi altri.

VAN AVERMAET VOTO ZERO
30 settembre 2019 00:38 simo
Van Avermaet zero. Non è la prima volta che fa il pirata coi compagni di nazionale. Quando ha visto Gilbert per terra, ha ordinato a Declercq di menare. Non cambierà mai e Verbrugghe dovrebbe capirlo: non puoi avere un collettivo con uno così (egoista). Che è pure al dessert della sua carriera.

Perchè l'ha fatto?
30 settembre 2019 10:42 9colli
Giovanni VISCONTI. 6,5. Il suo lo fa, ma perché lo fa così presto, ad oltre sessanta chilometri dal traguardo? Semplicissimo: perchè qualcuno gli ha detto di farlo!!!

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Doppietta della Società Ciclistica Alfredo Binda nella gara per Juniores del Cross della Vigilia di Albiate. Ivan Colombo ha tagliato il traguardo davanti al compagno di squadra Pietro Mantasia. In terza posizione si è classificato Morgan Gilardoni del MTB Giaveno. Nella...


Trionfo internazionale per l’Ale Colnago Team che a Zolder in Belgio nella tappa del Superprestige ha occupato il primo e secondo posto del podio della categoria Donne Junior. Sono arrivate in parata sulla linea bianca del traguardo la trentina Nicole Azzetti (prima classifica) e...


A Natale ciascuno ha le sue tradizioni e speciali e in quella del campione italiano Filippo Conca non possono mancare né la bici nè la famiglia. «A Natale mi alleno sempre, è una tradizione speciale. Alla mattina esco in bici...


Il primo Natale da papà è speciale. Parola di Edoardo Affini, portacolori della Visma-Lease a Bike, che in questa off season si sta godendo una fase intensa e speciale della sua vita. La piccola Celeste è nata ad ottobre e...


Il presidente dell’Uci è preoccupato per i corridori. Vanno troppo forte, troppo veloci. Le biciclette sono sempre più scorrevoli, le bilance troppo frequentate, le applicazioni pronte all’uso a dire quanto hai consumato e quanto hai diritto di integrare. È preoccupato...


Avete voglia di ciclismo anche a Natale? Accendete la tv su su Sky Sport 24 alle 13 del 25 dicembre e godetevi la "prima" del  docufilm «Tadej Pogacar, il campione della gente». Siete a pranzo a quell'ora? Beh, potete guardarlo alle 16.15...


Una grande novità, una bella occasione per godersi una settimana di vacanze attive al sole della Spagna pedalando con grandi campioni. Parliamo de «I Camp Micio Bike» che dall’1 al 7 febbraio 2026 propone una settimana di pedalate in Spagna, per...


Per Wout van Aert sono passati dieci anni dalla conquista del suo primo titolo mondiale a Heusden-Zolder e ieri il belga sembrava pronto per la sua prima vittoria stagionale sullo stesso percorso. Dieci anni dopo, la storia si sarebbe scritta...


Presentato ufficialmente a Kigali, il Tour du Rwanda 2026 bussa alle porte, collocato tradizionalmente ad inizio stagione, dal 22 febbraio al 1° marzo. Eccola, dunque, una recita ciclistica resa speciale dall’eco generata dal mondiale di fine settembre, anche se per...


Avete presente quelle formule che hanno in buona parte dato ossigeno puro al mondo dell’automotive? Perfetto, proprio quelle che vi permettono di ottenere un’auto e pagarla in comode rate con annessi molti servizi per poi decidere se tenerla o cambiarla senza...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024