Nikias ARNDT. 10. Il 27enne tedesco della Sunweb coglie l’attimo come un vero e proprio cecchino e va a vincere con facilità disarmante. Vincitore della tappa di Torino al Giro 2016 (dopo il declassamento del nostro Giacomo Nizzolo), il ragazzone teutonico ha l’accortezza di non farsi quasi mai vedere, se non a pochi metri dal traguardo. Fulmine.
Nicolas EDET. 10. Va in fuga di prima mattina con altri 20 temerari e non si fa sfuggire la ghiotta occasione. È lui il meglio piazzato in classifica generale, visto che è 16° a 6'24" da Lopez. Questa sera è primo, giusto riconoscimento ad un team che sta facendo grandi cose. A proposito, piccola divagazione di casa nostra: complimenti a Bernocchi e Agostoni che non hanno accolto la richiesta di partecipazione della Cofidis. Se poi il prossimo anno, quando il team francese sarà World Tour e avrà tra le proprie fila il campione d’Europa Elia Viviani, non verrà a correre nel nostro Belpaese (quest’anno saranno al via della Tre Valli) preferendo altri lidi, che non vengano a lamentarsi. Per loro e solo per loro il premio Tafazzi.
David DE LA CRUZ. 5. Lo spagnolo della Ineos non riesce proprio a prendere le misure, anche perché nel finale perde le ruote. Non bene.
Zdenek STYBAR. 6. Nel finale ci prova, con una rasoiata delle sue, che sembra poter essere letale, ma alla fine paga una giornata al vento.
Luis Leon SANCHEZ. 5. Ha classe da vendere, ma nel finale quell’acquazzone deve aver bagnato le polveri a tanti, a lui sicuramente.
Dylan TEUNS. 7. Perde la maglia rossa, ma non la voglia di dare battaglia, di darsi da fare, è chiaro che non lo si può accusare di accidia. Il ragazzo è uomo che dà tutto, sempre.
Angel MADRAZO. Ps4. Qualche giorno fa, dopo duecento chilometri di fuga, il cantabro del Burgos BH, vincitore a Javalambre, aveva estasiato i giornalisti con una conferenza stampa da applausi. Quando gli hanno chiesto dei prossimi obiettivi, il trentatreenne ha ammesso candido: «Vorrei comprare la Play 4 che è in offerta a 295 euro, mi piace giocare a Fifa 2020, ma mia moglie non vuole». La moglie ha dovuto capitolare, davanti alla Sony che questa mattina, poco prima del via, ha donato ad un felicissimo Angel una PS4 nuova di zecca. E il cantabro, dopo tanti chilometri di fuga, oggi si è concesso una giornata di relax (152° a 18’05”): è facile immaginare come possa trascorrere questa sera il dopocena.
Miguel Angel LOPEZ. 5,5. È probabile che sia confuso, che non sappia scegliere. Ha potenzialmente due maglie sulle spalle, ma alla fine quella di leader la lascia ancora una volta. Siamo alla Vuelta del “ciapa no”, sembra che il vero obiettivo di giornata sia quello di liberarsi della maglia rossa, anziché lottare per tenerla. Sul motorhome questa mattina il colombiano si è improvvisato “mannequin”, vestendo un capo targato maglificio Santini che ricorda al mondo che lui è attualmente maglia rossa di leader e bianca di miglior giovane. Una maglia modello Juventus (voto 4 alla maglia stagionale dei bianconeri): metà rossa e metà bianca. Questa sera non avrà problemi. A Michelangelo ne è restata una sola. Nel frattempo lui e chi per lui, pensi a cosa fare.
Thomas DE GENDT. 8. È l’uomo delle fughe, che oggi decide però di stare buono. Però alla partenza è perentorio: «Oggi sono sicuro: arriva la fuga». Premio Nostradamus.
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