ALLARME AOCC. ORGANIZZATORI PREOCCUPATI E PER NULLA RASSICURATI DALL'UCI

LETTERA APERTA | 21/08/2019 | 07:43
di Franco Costantino

Caro Direttore,


ho letto attentamente nei giorni scorsi il suo editoriale, che ho apprezzato sia per quanto  riguarda l’«invisibile» Bettiol e sia per il riferimento alla gestione dei percorsi della Parigi Roubaix, però mi sono soffermato alla disamina della situazione dei Gruppi Sportivi italiani che dovranno fare i conti con la riforma della UCI che entrerà in vigore nel 2020.


Gli argomenti da lei affrontati e la sua preoccupazione per quanto succederà dalla prossima stagione sono condivisibili come pure quanto è stato discusso in sede di Assemblea di Lega il 12 aprile dove la questione è stata posta dai manager delle Professional italiane che hanno manifestato il loro dissenso ed hanno sollecitato un intervento da parte della Lega e della Federazione.

Personalmente non credo che né la Lega e né la Federazione possano intervenire più di tanto nei confronti della UCI che si muove come un bulldozer nonostante le esperienze passate negative.

Però la invito a riflettere anche sulla situazione degli organizzatori italiani, RCS inclusa per alcuni versi ed esclusa per altri, i quali negli ultimi anni si sono ridotti in numero e in gare per una selezione naturale derivante, per un lato, da una incapacità di adeguamento alla evoluzione del movimento ciclistico a livello mondiale, ma soprattutto per la “tenaglia” costituita da una parte dagli adempimenti e dai regolamenti in continua modifica ed impegni finanziari imposti dalla UCI e dall’altra la stretta delle istituzioni per il rilascio delle autorizzazioni e l’imposizione di adempimenti a volte abnormi che stanno vessando tutti gli organizzatori.

Potrei entrare in dettagli, quali il Piano Sicurezza, il Piano Sanitario, la riduzione progressiva delle scorte, la richiesta di pagamento dei servizi da parte dei Comuni anche solamente attraversati etc. però ho paura di dilungarmi troppo e magari di perdere la sua attenzione: se ritiene di approfondire sono a sua completa disposizione.

Quanto sopra va ad aggiungersi al fatto che, proprio in funzione della riforma del 2020, con la creazione della nuova categoria di gare UCIProseries, questa comporterà sicuramente una ulteriore selezione dato che hanno presentato la candidatura ben 13 gare italiane ma che non saranno inserite tutte (nel bando era indicato che non potevano essere inserite più di 10 gare per federazione nazionale).

Ma il problema non riguarda quelle poche gare di classe 1 che hanno fatto la richiesta ma riguarda le gare di classe HC che se non saranno inserite nella nuova categoria verranno retrocesse alla classe 1, retrocessione che ritengo illegittima perché non esiste, a termini di regolamento, un sistema di promozioni e/o retrocessioni come nel passato quando le categorie erano quattro e le promozione e retrocessioni erano legate a valutazioni complesse espresse in voti sulla base del rapporto del Presidente di Giuria, della qualità della partecipazione, del rapporto del rappresentante dei Gruppi sportivi etc..

Ho espresso queste perplessità direttamente alla UCI con la quale ho avuto uno scambio di messaggi, nell’ultimo del quale il Presidente Lappartient mi rassicura che la riforma avrà successo e che la qualità delle gare italiane è molto buona e quindi non ci sarà alcuna penalizzazione.

Non sono rassicurato anche perché conosco molto addentro la situazione degli Enti organizzatori italiani sia come già segretario dell’Associazione, essendo presidenti Franco Mealli, Giacomo Santini, Mauro Vegni, Giovanni Fontanini e come Presidente da sette anni e so già che avremo meno gare in calendario dal 2020.

Tutto questo senza tener conto che esistono situazioni specifiche legate al fatto che qualche Ente organizzatore è legato strettamente alla figura di un Presidente/Socio che potrebbe, per così dire, “mollare” togliendo dal calendario direttamente e indirettamente almeno  8/10 giornate di gara e non rilevo una preoccupazione istituzionale in merito.

L’avvento della PMG nella gestione della diffusione mediatica, televisione compresa, delle gare ciclistiche professionistiche e di quelle più importanti di competenza della Federazione, si basa, per le gare professionistiche sul prodotto “Ciclismo Cup” che determina una classifica solo per i Gruppi Sportivi italiani professional (quattro quest’anno e forse tre il prossimo) che assicurava alla squadra prima classificata la partecipazione al Giro d’Italia, naturalmente d’accordo con RCS.

Ora questa possibilità probabilmente verrà meno perché non credo che RCS possa dare la stessa assicurazione, proprio in funzione di quanto da lei chiarito nel suo editoriale.

Mi domando, anzi ho più spesso domandato alla Lega che premialità (scusi il neologismo) offre la Ciclismo Cup alle altre squadre partecipanti, tenuto conto che alle gare partecipano da 20 a 25 squadre, la maggior parte professional straniere, oltre naturalmente le UCI World teams che non sono interessate alla classifica della Ciclismo Cup.

Il tutto legato alla nostra incapacità di attrarre attenzione dal mondo economico italiano per ottenere delle risorse sia per premiare la partecipazione delle squadre e sia per migliorare la visibilità mediatica degli eventi che proprio grazie alla PMG può essere assicurata.

Non mi dilungo oltre perché credo che le situazioni illustrate lei già le conosce ed avrei piacere che dedicasse alle stesse dello spazio per sollecitare attenzione e, forse, anche un coinvolgimento maggiore del movimento ciclistico italiano.

Grazie per l’attenzione, con i migliori saluti,

Franco Costantino

Presidente AOCC

 

Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Volata a tre a Terralba nella manche italiana della Coppa del Mondo elite di Ciclocross e successo di Michael Vanthourenhout. Il belga vince nel il duello con l'olandese Joris Nieuwenhuis (secondo) e il connazionale Laurens Sweeck. Nel fango sardo in...


Si può definire un matrimonio ciclistico quello celebrato questa mattina nella Chiesa di S.Agnese in Pescaiola. Hanno coronato il sogno d’amore, infatti, Federica Occhini giudice di gara nazionale e componente la Commissione Regionale Giudici della Toscana, e Manuel Baccanelli, direttore...


Sarà un luogo di memoria nel ricordo di Giovanni Iannelli il tratto pratese della ciclovia che collega Prato a Firenze lunga 12 chilometri. È stato il vicecommissario prefettizio Lo Castro, in rappresentanza del Comune di Prato, presenti numerose autorità civili...


Lucinda Brand vince la prova della Coppa del Mondo in Sardegna è consolida il primato in classificato. Grande prestazione della olandese a Terralba nella manche italiana di Coppa in cui anticipa le connazionali Van Alphen e Van Anrooij. Buona la...


Prestazione di rilievo per il campione europeo Filippo Grigolini, Tommaso e Filippo Cingolani che si sono cimentati nel Ciclocross Internazionale Ciutat de Xativa settima manche della Coppa di Spagna per la categoria juniores. Ma il più forte è stato il...


C'è stato anche uno spicchio d'Italia sul palco delle premiazioni del Velo d'Or, il premio assegnato da Velo Magazine. A salire sul palco è stato Matteo Trentin al quale è stato attribuito il Premio Gino Mäder, giunto alla sua seconda...


Tutto sul filo di pochi punti, due per la precisione. Fabio Van den Bossche e Lindsay De Vylder hanno conquistato il comando della classifica al termine della quinta giornata della Sei Giorni di Rotterdam scavalcando di due lunghezze la coppia...


Nelle ultime settimane sono stati due i grandi temi di discussione: la proposta di Pogacar di un cambio nel calendario tra Giro e Vuelta, con la corsa rosa spostata ad agosto, e la questione del ciclismo a pagamento con un...


“Sono Bruna Coppi, moglie e vedova di quell’uomo che il mondo intero conosceva come il Campionissimo. Per me era Fausto, l’unico uomo della mia vita, il padre di Marina”. Cominciava così il diario di Bruna Ciampolini, che fin dall’inizio, nelle...


Riuscita, anzi riuscitissima, presentazione per il libro che rievoca diversi episodi legati alla lunga, lunghissima, proteiforme, eccellente attività nel ciclismo di Nino Ceroni di anni 98, portati con peculiare orgoglio abbinato a vigoria discreta ed esercitata in diversi ambiti d’interesse....


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024