I VOTI DI STAGI. GIULIANO ALAPHILIPPE: IL GIALLO PRECARIO CHE FA SOGNARE TUTTI

I VOTI DEL DIRETTORE | 19/07/2019 | 19:45
di Pier Augusto Stagi

Julian ALAPHILIPPE. 10 e lode. È il numero uno, in tutto e per tutto. Per come vince e per come si pone in pubblico. Con tutto il rispetto, ora possiamo dirlo: il ciclismo non è più e solo nelle gambe di Peter Sagan, ma anche sulle spalle di questo grandioso corridore. Ha classe, temperamento, personalità e intelligenza. Ha tutto per sfondare. Ha tutto per sovvertire ogni pronostico. È chiaro che non potrà vincere il Tour, come lui stesso dice, ma è bello continuare a pensarlo.


Geraint THOMAS. 7. Fa il suo, e lo fa bene. Non credo abbia mai pensato di poter strappare fin da oggi la maglia a Giuliano, ma che potesse rosicchiargli qualche secondo e nel frattempo vincere la tappa sì. Torna in albergo con le orecchie basse. Almeno oggi.


Thomas DE GENDT. 9. Passista è passista, attaccante è attaccante, ma oggi ricorda a tutti che è anche un grande cronoman (3° alla crono di Verona all’ultimo Giro; 6° nella crono di Milano dopo il successo sullo Stelvio nel 2012). Perde proprio sul finire della prova: da applausi. 

Rigoberto URAN. 8. Il vecchio Rigo ringhia ancora. Buonissima la sua prestazione, nulla da dire. Chi vuole questo Tour dovrà fare i conti anche con lui.

Richie PORTE. 8. Finalmente una prova più che convincente, in una specialità che ha sempre avuto nel suo curriculum. Ora si sale, e c’è da stare là.

Steven KRUIJSWIJK. 8. Esperto, rodato, anche oggi si fa trovare all’altezza del ruolo. E in classifica è là in alto.

Thibaut PINOT. 8. Thibaut Tissot è puntualissimo anche contro il tempo. Prova di assoluto livello per un corridore che è un po’ come il vino: più invecchia e più diventa buono. Come il Pinot.

Eric MAS. 8. Non se lo fila nessuno, ma lui fila via sereno: occhio al bimbo spagnolo…

Jakonb FUGLSANG. 8. Dopo un inizio complicato e anche sfortunato, ora ha tutto per poter aprire il gas.

Bauke MOLLEMA. 8. È sempre lì, non molla mai, è il suo modo di essere e pensare: mai arrendersi. E mai si arrenderà.

Egan BERNAL. 6,5. Per lui era una giornata complicata, di quelle nelle quali hai solo da perdere, e lui perde ma in maniera anche ragionevole. Adesso lo aspettiamo sul suo terreno.

Mikel LANDA. 7. Non è un cronoman, e fa quello che può.

Fabio ARU. 6,5. Fa le prove e si mette alla prova: non male. Chiude facendo segnare il tempo di 1'13" da De Gendt.

Nairo QUINTANA. 5,5. Non lo scopriamo certo oggi: a crono fatica sempre. Ma lui non è ghepardo, bensì aquila.

Daniel MARTIN. 5. Anche lui soffre le prove contro il tempo, ma soffre davvero troppo.  

Adam YATES. 5. In salita fa fatica, nelle crono fa fatica. Da domani si comincia a far fatica: è il suo momento.

Romain BARDET. 4. Fin qui è un vero disastro. Anche oggi perde un’eternità: 2’26”. Non c’è, e temo che non ci sarà.

Peter SAGAN. 8. La strada s’impenna? Lui fa altrettanto: che gli importa…

Stephan KUNG. S.V. Il campione di Svizzera cade quasi subito all’inizio della sua prova, e a quel punto alza il piede dall’acceleratore e pensa solo a concludere la prova. Il Tour sta entrando nella fase più delicata e calda: il team ha bisogno di lui.

Tony MARTIN. 6. Votato alla causa della squadra, evita di dare l’anima in una prova che gli sorride. C’è da guardare al domani più che all’oggi. Più al calendario che all’orologio.

Vincenzo NIBALI. 6. Digerita la tappa di ieri – corsa con un malloppo sullo stomaco che non va né su né giù -, oggi affronta la crono pensando a quello che verrà. In ogni caso, la querelle Dennis fa gioco anche allo Squalo. Alla luce di quanto accaduto ieri, non c’è più bisogno di dire niente. Non c’è assolutamente bisogno di spiegare il perché a fine stagione il siciliano toglierà il disturbo.

Team BAHRAIN. 5. L’abbiamo capito: Rohan Dennis è un corridore molto particolare. Ha il suo bel caratterino e nell’ambiente si sa da tempo. Chi lo sceglie, sa cosa compra. Lo stesso vale per lui, per Dennis Rohan, australiano di Adelaide, ex primatista dell’ora e tante altre cose: firmi un contratto sontuoso e da professionista ti devi comportare, sempre e comunque. Lui invece fa una bischerata, perché di questo si tratta. E il team, da parte sua, va in totale confusione. Altro che ricerca e algoritmi, gallerie del vento e telemetria, il Bahrain si affida ai processi stocastici: dicasi processi casuali. Insomma, ad minchiam.

Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Bella prestazione di Rebecca Gariboldi a Diegem, Belgio, nella sesta prova del Superprestige di Ciclocross donne elite. Gara combattuta fin dall'inizio con Puck Pieterse che alla fine s'impone davanti alla lussemburghese Schreiber e alla olandese Alvarado. Poi Vas e Neff...


È stato un tuffo al cuore, un colpo di quelli che ti lasciano senza respiro e ti portano via con la mente che rincorre tutto e tutti. Un anno senza Gianni Savio, morto a soli 76 anni, dopo una lunga...


Filippo Grigolini ha sfiorato il successo nella spettacolare gara serale di ciclocross a Diegem, in Belgio. Il campione europeo degli Juniores ha chiuso al secondo posto nella prova internazionale, arrendendosi soltanto al belga Giel Lejeune, vincitore con un margine minimo...


Nel ciclismo è nata una nuova coppia: si tratta dell’ex iridata Lotte Kopecky (30 anni) e di Axel Merckx (53), il figlio del Cannibale. In una recentissima intervista con Sporza, la Kopecky aveva rivelato di essersi innamorata di nuovo e di...


Bruno Cenghialta, Fabio Baldato e Gianluca Brambilla, tre vicentini passati dal manubrio della bici al volante delle ammiraglie senza mai perdere la rotta del grande ciclismo. Ha cominciato Bruno Cenghialta, 63 anni, ormai da dieci all’Astana. Prima di fare il...


Quello che mette in palio SCICON SPORTS non è un semplice cimelio… è qualcosa che è già iconico e sarà un’accoppiata leggendaria in grado di attirare l’attenzione di qualsiasi collezionista. Avete presente la Maillot jaune di Tadej Pogačar? Benissimo, aggiungete in una teca...


Jonas Vingegaard è l’uomo enigmatico del gruppo. Spesso capace di nascondere le sue emozioni, con gli occhi celati dietro ai suoi occhiali specchiati anche a fine corsa, raramente lascia intravedere ciò che pensa e come si sente. Nelle interviste le...


A soli 16 anni, Luca Gugnino si sta affermando come uno dei giovani più interessanti del panorama ciclistico italiano. E pensare che appena quattro anni fa il ragazzo di Boves, classe 2009, impugnava la racchetta da tennis, sport in cui...


Pavia, Collegio Borromeo. Studenti universitari, matricole (quelli del primo anno), colonne (secondo), fagioli (terzo). Goliardia, sport. Libri, furti, scherzi, partite, amori. Paolo il Pasta, Uomo, Morry, Gian, Stiva, Pesce Palla: sono loro i protagonisti. Già gli anni Ottanta, ma ancora...


Il futuro è dalla parte di Giada Martinoli: prima ha pensato al diploma, poi a vincere importanti trofei in sella alla mountain bike. Giada, 19enne del Gruppo Sportivo Carabinieri-Olympia, vive a Bedero Valcuvia con mamma Alessandra, papà Adriano e il fratello...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024