RIFORMA, CI SIAMO. 20 SQUADRE WORDLTOUR E SOLO DUE WILDCARD PER I GIRI

PROFESSIONISTI | 29/06/2019 | 08:36
di Paolo Broggi

Ne avevamo perso le tracce per qualche settimana, ma alla fine la Riforma è rispuntata bella e pronta. E le anticipazioni che arrivano da Aigle e dintorni confermano l’addensarsi di fosche nubi sul futuro del ciclismo italico. Confermata infatti la decisione di far salire il numero delle formazioni WorldTour da 18 a 20: le new entry saranno francesi, con tutta probabilità la Total Direct Energie e la Cofidis.


Qualora una squadra avesse problemi - i dubbi riguardano la Katusha Alpecin, che perderà il secondo sponsor e probabilmente anche la Canyon come tuttobiciweb ha già scritto durane il Giro d’Italia - ci sarà un’altra francese pronta a subentrare, con la Arkea Samsic che è la candidata più accreditata.


Le squadre di WT dovranno avere un minimo di 27 corridori (contro gli attuali 23) mentre le Professional dovranno passare da 16 a 20 (solo le formazioni extraeuropee potranno restare a 16 ancora per una stagione).

Non cambierà invece il numero delle squadre al via dei grandi giri: saranno 22 e quindi gli organizzatori disporranno di sole 2 wildcard. E saranno grossi problemi per Giro e Vuelta e le squadre italiane e francesi, visto che la Francia e il Tour ormai hanno sistemato tutto…

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COMMENTI
SOLUZIONE
29 giugno 2019 14:52 a01500
Tutti si devono battere per trovare una soluzione (FCI, Adispro, organizzatori Giro e Vuelta, ecc.). Bisogna tutelare le Professional. In altri articoli avevo proposto delle soluzioni: non sono ottimali, sarebbero l'ultima soluzione da prendere in considerazione ma piuttosto che avere solo 2 Professional ai GT si potrebbe iscrivere le squadre con un numero di corridori per squadra decrescente (8-7-6-5) in base a dei ranking da definire (come al campionato del mondo). Così facendo le Professional potrebbero di nuovo essere 4 o più.

Impariamo dalla Francia.
30 giugno 2019 02:37 Farnese
Caro Di Rocco, mentre eri distratto in altre faccende, il presidente UCI, ha fatto una riforma, che rende più forte il ciclismo francese e cancella quello italiano. Complimenti, non si dimetta e continui a difendere la sua poltrona, io assistero' al suo capolavoro da altri lidi e lei, inventerà altre nomi per raccontare ai suoi elettori, quella che nel mondo reale, si chiama "debacle totale"!!!!

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