L'ABC DI COSTA. GLI SPECIALISTI DEL PIPIT STOP

GIRO D'ITALIA | 27/05/2019 | 16:28
di Angelo Costa

F come fare la pipì. Nel senso di necessità fisiologica. E’ una vera e propria gara: per farla, si deve correre. E’ una particolare disciplina, dove c’è chi va in fuga (quando la pipì scappa) e chi vince (campione di urina). Serve anche per sostenere il controllo antidoping, l’unico esame nel quale non occorre aver studiato: basta una preparazione regolare. I più virtuosi meritano una citazione, in questo caso minzione. E’ un’usanza particolarmente familiare a chi corre male o dopo la tappa dice cose sbagliate: sono quelli che la fanno fuori dal vaso. E’ anche una fase decisiva della corsa, perché la storia insegna che per una pipì si può perdere l’intera corsa: è il classico Giro buttato nel cesso. Al poco nobile elenco ha rischiato di aggiungersi il povero Roglic, ma non per colpa sua: fermato da un guaio meccanico prima di Como, lo sloveno non è stato assistito dall’ammiraglia perché i suoi tecnici si erano fermati per un pipìt-stop. Spariti proprio quando serviva: poi dicono che gli amici si vedono nel momento del bisogno...


R come riposo. Nel senso di giorno di pausa del Giro. Così diverso dagli altri che ogni ciclista, al risveglio, per prima cosa pensa a pedalare. Rispetto alle tappe, cambiano i ritmi: in corsa non c’è la pausa cappuccino e il selfie con la barista. Se piove, poi, si pedala al coperto, sotto la tettoia dell’hotel o nei garage: per non perdere l’abitudine al clima, c’è chi fa i rulli vestito sotto la doccia. Piace così tanto l’idea di pedalare al chiuso, con meno freddo e meno rischi, che il sindacato corridori sta pensando di proporre un Giro con tre tappe e ventun giorni di riposo. C’è anche chi non nota la differenza rispetto agli altri giorni: sono i ciclisti che, usciti dall’albergo, continuano a dormire in corsa. Le loro prestazioni non si misurano con la popolarissima Vam (velocità ascensionale media), ma con la Rem (rapid eye movement), che attraverso il movimento rapido degli occhi individua la fase dei sogni. Particolarmente sviluppata negli uomini di classifica, si caratterizza con aumento del battito cardiaco e respiro meno regolare: come quando si sale il Mortirolo. Comporta anche la paralisi dei muscoli volontari: come quando si scende il Mortirolo. Vive di momenti distinti, nel senso di differenti, non di eleganti: c’è la fase del sonno lento (tipica dei ciclisti da gruppetto) e la fase del sonno paradosso (tipica di chi viene presentato come outsider e dopo tre tappe ha già mezz’ora di ritardo). E’ utile alla memoria: chi è campione se lo ricorda, chi non lo è lo sogna e basta. E’ naturale e non va indotta: secondo studi recenti, per generarla non serve ascoltare i cd dei Rem. L’unica controindicazione è che non va interrotta, perchè può provocare ansia, allucinazioni e disorientamento: non a caso, quando un ciclista distratto provoca cadute, la prima domanda è ‘che fai, dormi?’.


Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
L'Union Cycliste Internationale (UCI) esprime - in un comunicato ufficiale - la sua totale disapprovazione e profonda preoccupazione per gli eventi che hanno segnato l'edizione 2025 de La Vuelta Ciclista a España, in particolare il brusco arresto della tappa finale...


Sempre peggio. Il mondo social, che tecnici e strateghi subiscono servilmente nella convinzione sia il mondo intero, sta riuscendo nell'impresa ritenuta impossibile: battere e abbattere Pogacar. Torno a dire: non mi piace, proprio neanche un po', il fenomeno che rinuncia...


Con un lungo messaggio postato su Instagram, Simone Petilli annuncia che chiuderà la sua carriera con Il Lombardia: ecco le sue parole. «Ho fatto quello che da bambino sognavo, ho pedalato per il mondo, corso contro campioni che guardavo in...


Il direttore della Vuelta Javier Guillén ha tenuto oggi una conferenza stampa a conclusione della corsa e non ha nascosto la sua amarezza: «Mi rammarico e condanno quanto accaduto nell'ultima tappa della Vuelta. Le immagini parlano da sole. Quello che...


Dopo 12 prove ecco gli aggiornamenti di Coppa Italia delle Regioni 2025. Nella classifica individuale l’unico tra i primi dieci a raccogliere punti al Trofeo Matteotti è il leader Christian Scaroni (161, XDS Astana), che con i 5 conquistati si...


Venerdì 19 settembre alle ore 11, nella sede della Fondazione Cassa di Risparmio di Mirandola (Piazza Matteotti 2/3, Mirandola – MO) nasceranno uffiicialmente due delle classiche più prestigiose del calendario ciclistico internazionale: il Giro dell’Emilia Granarolo e il Giro dell’Emilia...


Il ct Alejandro Valverde ha disegnato la nazionale per i mondiali del Ruanda facendo fronte alla rinuncia di Mikel Lamda che, dopo essere stato preselezionato, ha preferito passare la mano perché ritiene di non avere il tempo necessario per preparare...


Continua a gran ritmo la campagna acquisti della Decathlon che anuncia oggi l'ingaggio dello statunitense Matthew Riccitello, che proprio ieri ha chiuso la Vuelta in quinta posizione e con la maglia bianca di miglior giovane sulle spalle. Il ventitreenne scalatore...


La gente del ciclismo è abituata ad arrangiarsi e quindi... ecco che ieri sera la premiazione ufficiale della Vuelta si è svolta lo stesso. Nel parcheggio di un hotel, con un fondale preso da quelli ufficiali, un podio improvvisato e...


Le squadre erano state preventivamente allertate dagli organizzatori della Vuelta su possibili disordini ed erano tutti pronti a portare via i corridori in caso di problemi legati ai manifestanti filopalestinesi. Ogni team aveva due ammiraglie in più al seguito della...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024