
L’esposizione delle bici più belle della storia, in prestito per il Fuorisalone da importanti collezioni e musei del nord Italia. Ma è come Cenerentola: a mezzanotte finisce la magia.
Quest’anno ci saranno alcune bici memorabili: una draisina italiana (l’antenata della bicicletta, che si muoveva spingendo coi piedi, un po’ come oggi le bici dei bambini); le bici dei grandi rivali Fausto Coppi e Gino Bartali; e la Bianchi corsa su cui Marco Pantani compì la memorabile impresa di Oropa, nel 1999 – 20 anni fa – quando all’inizio della salita si fermò a causa di un guasto, finì in fondo al gruppo, raggiunse gli avversari uno a uno e vinse, incollando la gente alla tv e scrivendo una pagina della storia del ciclismo. Pochi giorni dopo il Pirata fu fermato per doping a Madonna di Campiglio e fu l’inizio della fine.
Biciclette Ritrovate è l’appuntamento del Fuorisalone più leggero e più amato: l’esposizione è sempre sotto al glicine secolare nei cortili di Rossignoli, in corso Garibaldi 71. Da 13 edizioni Biciclette Ritrovate ripercorre l’intreccio che unisce la precisione della meccanica, la creatività del design, l’emozione della memoria e il fascino della storia. Un evento per celebrare la grande bellezza della bici, estetica e simbolica, dedicato agli amanti delle bici e del design.
Oltre alle bici dei campioni, a Biciclette Ritrovate si possono vedere da vicino grandi bicicli dell’Ottocento, bici dei lavori, un’auto ammiraglia d’epoca, tandem lunghissimi, bici giganti, pieghevoli che ci stanno in una valigetta, eleganti bici da pista a scatto fisso, bici con una, due o tre ruote, di legno e di ghisa, titanio e acciaio. E oltre alle bici ci sono foto, musica, quadri, filmati, cimeli e giochi.
Non una mostra polverosa sul passato. La bici è il futuro, oltre che pietra angolare dei nostri ricordi.
L’INGRESSO È LIBERO
Tutte le info su www.rossignoli.it/bicicletteritrovate
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