L'ORA DEL PASTO. C'ERA ANCHE MARTIN...

STORIA | 05/01/2019 | 07:18
di Marco Pastonesi

Torino, Motovelodromo, riunione in pista. Inseguimento a coppie: Gasparella-Martin contro Beghetto-Defilippis. Pronti, via. Gasparella e Beghetto, pistard, gambe esplosive, tirano; Martin e Defilippis, stradisti, gambe resistenti, succhiano le ruote. “Teso, concentrato. In apnea. A testa bassa, fisso la ruota posteriore di Gasparella. All’improvviso un uomo attraversa la pista. Gasparella lo vede, lo evita. Io non me ne accorgo, e lo centro in pieno”. Umberto Pecoraro, 72 anni, cronometrista, se la cava con fratture ed escoriazioni. Walter Martin, neppure 28 anni, corridore, perde tre litri di sangue, si fa 16 giorni di coma, passa 25 giorni prima di riconoscere i genitori, non indosserà più un dorsale da professionista. Era il 13 luglio 1964.


Martin comincia a raccontare dalla fine. Non dalla prima scintilla (“Mio padre coppiano, io bartaliano”), ma dall’ultima (“Impossibile rientrare nel mondo delle corse, andai a cercarmi un altro lavoro, lo trovai in un’azienda che fabbricava fanali”). Non dalla prima bicicletta (“Una Pasquero, da corsa, nel 1949”), ma dall’ultima (“Da pista, senza freni, a scatto fisso”). Non dalla prima corsa (“A Milano, il finale in corso Vercelli, in seconda posizione, mi agganciai a un altro corridore, spaccai quattro raggi e caddi a terra”), ma dall’ultima (“Anche se poi continuai a correre con i dopolavoristi”). Ma adesso, che pedala verso gli 83 anni, a schiena diritta, a testa alta, Martin regala lampi del suo ciclismo.


Ciclismo come eredità: “Papà torinese, battilastra aeronautico. Mamma sarda, modista. Due sorelle e io, insieme facciamo 257 anni. Nato non a Roma, come si scriveva sui giornali, come è scritto ancora adesso sui libri, ma al mare, a Lido di Ostia, a 27 chilometri da Roma, in casa, quattro chili e mezzo. La levatrice disse: ‘Forza, signora, che è un maschio’. Mia madre non era convinta: ‘Ne è certa?’. E la levatrice, impegnata in un parto podalico: ‘Ha già le palle di fuori’”.

Ciclismo come destino: “Profughi di guerra a Montafia, nell’Astigiano, in un rustico, il primo inverno 45 centimetri di neve, io avevo i pantaloni corti e gli zoccoletti. Quinta elementare e poi a lavorare con mio padre, in un’officina meccanica, pezzi per lambrette e vespe”.

Ciclismo come passione: “Sempre avuta. Anche se la prima corsa caddi. Anche se la terza corsa, quando certi montanari attraversarono la strada senza guardare, ricaddi e mi fratturai la clavicola. Vincevo: da junior, da allievo, da dilettante. Nel 1956 vinsi una prova del San Pellegrino Sport, nel 1958 passai professionista proprio nella San Pellegrino. Il direttore sportivo era Gino Bartali. Mi ripeteva: ‘Tieni duro’. Ne feci la mia filosofia”.

Ciclismo come carriera: “Sette anni da professionista fra San Pellegrino, Carpano e Ibac, fra strada, pista e ciclocross, fra Coppi e Baldini, Nencini e Defilippis, Conterno e Maule, e il mio amico Pino Favero. Cinque vittorie, fra cui una Milano-Torino a tempo di record e una tappa del Giro della Svizzera. E un secondo di tappa al Giro d’Italia del 1958: la Viterbo-Roma, primo Nencini, che arrivò da solo, secondo io, terzo Sante Ranucci e quarto Nello Fabbri, che giocavamo in casa, o quasi, io di Ostia, Ranucci di Montefiascone, Fabbri di Roma”.

Ciclismo come famiglia: “Per rivedersi, per raccontare, per non dimenticare”. C’era anche Walter Martin il 2 gennaio a Castellania da Fausto Coppi. Per rivedersi, per raccontare, per non dimenticare.


Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Il Tour de France si è mostrato subito esplosivo e nel finale tutti i big erano davanti per cercare di vincere in volata. Questa doveva essere la tappa di Mathieu van der Poel e il campione olandese non si è...


Assolo di Marcello Pelloni alla 12sima edizione del Memorial Gianfranco Porcari classico e tradizionale appuntamento per la categoria allievi che si è tenuto a Bedonia in provincia di Parma. La corsa tanto cara ai fratelli Michele e Fabrizio Porcari, e...


Siamo abituati a vedere Tadej Pogacar con la maglia gialla di leader della classifica generale, ma domani lo sloveno partirà con la maglia a pois della classifica dedicata agli scalatori. Quest’anno la maglia a pois compie 50 anni e per...


Mathieu VAN DER POEL. 10 e lode. Era l’uomo da battere, ma sarà per la prossima volta. Tappa e maglia, che resta in famiglia, che resta in casa, che rimane nelle stanze dell’Alpecin Deceuninck. Seconda vittoria di tappa al Tour,...


Jonathan Milan sta imparando a conoscere il Tour de France e in due soli giorni ha accumulato le esperienze più diverse: «Cos'è successo con Girmay al traguardo volante? Niente di particolare, un semplice fatto di corsa, lui ha un po'...


Ancora Alpecin Deceuninck a marchiare a fuoco questo avvio di Tour de France: la seconda tappa, Lauwin Planque - Boulogne sur Mer da 209.1 chilometri, è di Mathieu Van der Poel con un poderoso sprint in salita! Il fenomeno olandese...


È mancato oggi, all’ospedale di Cremona, Giuseppe Soldi. Era nato l’11 settembre 1940 a Stagno Lombardo, comune della provincia cremonese. È stato un ottimo corridore nelle categorie giovanili, periodo nel quale ha subito un incidente grave che sembrava precludergli la...


Filippo Turconi ha vinto il 39simo Giro del Medio Brenta. Il varesino della  VF Group-Bardiani CSF Faizanè, già vincitore del Trofeo Piva, in volata ha regolato Luca Cretti della MBHBank Ballan CSB Colpack e Valerio Conti della Solution Tech Vini...


Dopo il tricolore a cronometro, Tommaso Cingolani si prende anche il titolo italiano su strada della categoria allievi che oggi è stato assegnato a Gorizia. Il talento marchigiano, della Petrucci Zero24 Cycling Team, originario di Senigallia in provincia di Ancona,...


Federico Saccani rompe il ghiaccio e regala un'altra gioia a Laura Otelli. Primo centro stagionale per il cremonese del team Aspiratori Otelli Alchem CWC che conquista la prima edizione del Trofeo Terra dei Fiori per la categoria juniores che stamane...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024