ITALIANE ALL'ESTERO. LA GRANDE FUGA?

DONNE | 22/11/2018 | 15:34
di Danilo Viganò

Nel ciclismo femminile la lista delle atlete che hanno deciso di esportare all'estero la propria immagine e le proprie qualità si allunga di anno in anno. Ci sono delle eccellenze assolute come Elisa Longo Borghini che dal 2012 è entrata a far parte nell'organico di grandi club, come Hitec e Wiggle, dove per altro il prossimo anno sarà la leader della formazione statunitense Trek Segafredo che ha investito su un'altra nostra eccellenza: Letizia Paternoster. Oppure Elena Cecchini che in Messico (Estado de Mexico Faren 2014), in Belgio (Lotto Soudal 2015) e negli ultimi tre anni in Germania (Canyon Sram Racing) è salita su un palcoscenico importante conquistando prestigiosi successi nel panorama mondiale. Altri esempi, tra i tanti, quelli di Barbara Guarischi, Rachele Barbieri, Valentina Scandolara (12 vittorie quest'anno con i team americani Roxsolt e Tibco), la stessa Giorgia Bronzini che dopo sei anni di fila e trionfi all'estero, dal 2019 avrà l'onore di tenere il volante come direttore sportivo della Trek, Tatiana Guderzo (tornata in Italia solo a luglio di quest'anno con la Bepink, ndr), Simona Frapporti, Susanna Zorzi, Rossella Ratto che dal prossimo anno vestirà la maglia della slovena BTC City Lubiana dopo tre stagioni con la Cylance Pro Cycling (Usa) dove ha militato pure Marta Tagliaferro in viaggio verso la squadra norvegese Hitec Products.

Pronte a lasciare l'Italia invece Martina Alzini e Maria Vittoria Sperotto che vedremo con la maglia della formazione danese Cervelo Bigla Pro Cycling, la rivelazione Erica Magnaldi e Lara Vieceli chiamate dalla britannica WNT Rotor Pro, mentre la giovanissima Nicole D'Agostin ha scelto di accasarsi in Spagna nella Bizkaia Durango. Si accasa all'estero anche la campionessa europea Marta Bastianelli che lascia la Alé Cipollini per passare alla Virtu Cycling.

E se poi buttiamo un occhio nel Ciclocross ci accorgiamo che le nostre più forti specialiste hanno già da tempo investito lontano da casa: Alice Arzuffi e Eva Lechner fanno parte di due squadre belghe, Steylaerts 777 e Creafin TV Sud, mentre la livornese Alessia Bulleri è stata ingaggiata dal neonato team spagnolo Eneicue di Leon un nuovo progetto che prende il nome dalle iniziali dei suoi promotori gli ex professioniti Enertiz Iturriaga e Inigo Cuesta. E la lista potrebbe continuare... .

Se da un lato dovremmo essere orgogliosi di esportare il nostro made in Italy dall'altro dovremmo preoccuparci di questo esodo sulla crescita del ciclismo rosa italiano?


 


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