IL DRALI FA 90, COME TOPOLINO

COMPLEANNO | 17/11/2018 | 08:01
di Pier Augusto Stagi

Ha l’età di Topolino, e sette vite come i gatti. Il Drali ha lo sguardo veloce dei felini, e le movenze di un furetto. Novant’anni compiuti domenica 11 novembre, e festeggiati con alcuni parenti e Laura «la m’è neuda», la mia nipote. «Mi sono lasciato andare e ho mangiato quello che ho voluto, perché digerisco ancora tutto», mi dice con quella faccia da eterna birba.


La festa vera e propria è stata fatta però ieri sera, nel suo negozio nel quartiere Stadera, dove ha sempre vissuto e dal quale sono passati un po’ tutti: da Coppi a Magni, da Bartali a Binda.


Il Drali è un telaista provetto, anche ancora oggi modella creature con l’abilità degli artigiani e l’estro degli artisti. «Sono un piccolo sarto, che ha fatto nella vita quello che ha sempre desiderato fare», mi precisa con quel sorriso che negli anni è divenuto davvero una cifra distintiva.

È sereno, alla faccia degli anni che passano. «L’importante è che passino…», precisa. E poi ci sono quattro amici in più che hanno deciso di dargli una mano, dando vita ad una nuova bottega che nella sostanza è una piccola boutique.

Si sposta nel suo rinnovato negozio con la sicurezza di sempre. Il Drali, con l’articolo rigorosamente davanti, ha una venerazione per Fausto Coppi che ancora oggi giganteggia davanti al bancone. Da oltre cinquant’anni lavora con la sua immancabile tuta blu da meccanico e il cappellino da ciclista con tanto di aletta d’ordinanza tirata all’insù. «Per una vita ho lavorato in via Agilulfo – mi racconta -, tra via Chiesa Rossa e via Stadera. Da un anno e mezzo sono qui in via Palmieri, sempre nello stesso quartiere».

Fatica a parlare in italiano, preferisce di gran lunga la sua lingua, che è il milanese: «Giuinott, lu 'lme capiss, vèra?». Poi aggiunge, nella lingua di Dante, lasciando da parte Carlo Porta: «Questi quattro giuinott hanno tanto insistito che io andassi avanti con loro, che non ho saputo dir loro di no. E così ho deciso di continuare a pedalare ancora un pochino».


Quattro amici, quattro imprenditori, quattro manager con una passione vera per le due ruote e che ora sono di fatto l’anima della nuova cicli Drali. «Quello più malato è un medico - racconta Gianluca Pozzi, amministratore delegato della nuova cicli Drali -. È grazie al suo intuito, alla sua sensibilità se oggi siamo tutti qui. Quando ha saputo che Beppino voleva chiudere bottega, non ci abbiamo pensato ne una ne due. “Non possiamo perdere un patrimonio così”. Detto, fatto: io, Angelo Mantovani, Robert Carrara e Andrea Camerana ci siamo messi assieme e abbiamo dato vita ad una gran bella squadra con un unico capitano: il Drali. L’obiettivo? Non gettare alle ortiche la storia di un uomo che ha percorso una gran bella fetta di storia della bicicletta. Abbiamo un sacco d’idee. Alcune le abbiamo già realizzate, altre sono in corso d’opera. Abbiamo costituito il nostro team fixed Steel Drali, abbiamo ridato vigore alla leggendaria “Pokerissima”. Abbiamo creato prodotti in carbonio, e adesso li declineremo anche in alluminio e titanio. Senza dimenticare le gravel e le e-bike. Insomma, abbiamo recuperato la storia, per investire nel futuro».

«El varda che cromadüra ammò, giuinott!!», guardi che cromatura, mi indica orgoglioso il Beppino. La sua “Pokerissima” è bellissima e ha ancora il suo perché. «È stato Carlo, mio padre, ad aprire l’officina nel lontano 1925 – racconta -. In quel periodo eravamo concessionari della Bianchi. Io ho appreso il mestiere dai grandi meccanici e telaisti di quel periodo come Pinella, il meccanico di Fausto Coppi».

È tutto un ricordo, un rimando, una proiezione nel futuro: «Con questi quattro amici faremo grandi cose». Manca solo la sua Marisa, l’amore di una vita. «Siamo stati fianco a fianco per sessantadue anni più sette di fidanzamento. Quando è mancata mi sono sentito mancare anch’io e mi sarei tolto volentieri il numero dalla schiena. Poi questi quattro ragazzacci mi hanno convinto a non mollare, e sono felice di farlo. Come mi sento a novant’anni? Un po’ più bamba, ma ho anche la fortuna di avere al mio fianco un ragazzo d’oro come Alessandro, che è davvero il mio braccio destro e in certi momenti anche il sinistro: lui apprende i segreti del mestiere, e io sono felice di trasmetterglieli».


Il Drali è un’istituzione. Nel quartiere Stadera non c’è anima che non lo conosca. «Anche i “fiulet” mi vengono a salutare, anche perché i miei amici sono sempre di meno». Ma ci sono. C’è il Vismara, l’Aldo, il Gianni, il Franco e poi lei, l’Eugenia, che di anni ne ha 93 e non fa mistero di averli: anzi. Tutti i giorni, più volte al giorno, passano per un saluto, per un po’ di “veleno” (un amarino), un biscottino o la focaccia.

«È un porto di mare, com’è giusto che sia: un po’ officina e un po’ negozio – aggiunge Andrea Camerana -. Abbiamo unito la storia e la tradizione con la tecnologia e la ricerca più avanzata. Abbiamo già fatto tante cose, ma la maggior parte deve essere ancora fatta: ma non abbiamo fretta. C’è già il Drali che va di corsa».

«Giuinott, ciapa chì…». Il Drali mi passa un pezzo di pane con una fetta di salame. La Bonarda schiuma già nel mio bicchiere. «Evviva!», sussurra il Beppe, con quella faccia da Topolino e sette vite come i gatti.

da Il Giornale

Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Reduce dai campionati europei in Francia, il cuneese Thomas Bernardi ha palesato nel migliore dei modi la sua condizione di forma vincendo stamane la classica "Strade e Muri del Vescovado" per la categoria juniores, con partenza da Adro nel Bresciano...


Due dei favoriti principali del 74° Gran Premio Ezio Del Rosso non si sono smentiti ed hanno occupato le prime due piazze sul Viale Verdi gremito di sportivi. L’autentico dominatore e trionfatore della gara per élite e under 23 organizzata...


Passano gli anni, cambiano i percorsi ma l'aria della Parigi-Tours continua ad ispirare Matteo Trentin che ha vinto per la terza volta in carriera (2015 e 2017 i primi due) la classica della Loira. Il trentino della Tudor Pro Cycling...


Dopo una lunga serie di ottimi e importanti piazzamenti Luca Morlino si sblocca. Prima vittoria per il novarese di Cameri, 18 anni del Pool Cantù GB Junior, che trionfa nel Piccolo Giro di Lombardia per juniores che oggi si è...


Dopo il successo di ieri di Tadej Pogacar al Lombardia, è ancora festa UAE sulle strade del grande ciclismo. Adam Yates si è aggiudicato la prima edizione del Trofeo Tessile & Moda con partenza a Valdengo e arrivo ad Oropa....


Tadej Pogacar è il primo corridore nella storia a vincere cinque volte consecutive il Giro di Lombardia. Come numero totale di successi ha eguagliato Fausto Coppi, ma nemmeno il Campionissimo era riuscito a imporsi in cinque edizioni di fila. Il...


Raffaele Armanasco brucia Mirko Nembrini e si aggiudica la "Strade e Muri del Vescovado-Trofeo Carrara" per allievi che si è svolta da Adro a San Paolo d'Argon nella Bergamasca. Il bikers dell'US Biassono si conferma ottimo stradista mettendo a segno...


Matteo Malucelli chiude con il botto il Tour of Taihu Lake: il portacolori del Team XDS Astana ha conquistato l'ultima tappa e la classifica generale della corsa a tappe cinese. Il corridore italiano del Team XDS Astana si è aggiudicato anche...


Grazie ad un'ottima prestazione e a un gran lavoro della Intermarché-Wanty, Dries De Pooter ha vinto la seconda tappa del Tour de Kyushu, conquistando la sua prima vittoria da professionista. Il 22enne belga ha premiato il lavoro di una squadra...


È tutto pronto per la prima edizione del Trofeo Tessile & Moda, manifestazione che prevede due gare, maschile e femminile. Le gare, promosse dalla Lega Ciclismo Professionistico con la regia organizzativa del GS Emilia, valide come prove della Coppa Italia...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024