ANDREA MANFREDI, IL RAGAZZO CHE GUARDAVA AL FUTURO

LUTTO | 30/10/2018 | 07:04
di Pietro Illarietti

Era partito per l’Indonesia con una valigia piena di sogni nemmeno troppo campati per aria. Aveva pianificato il viaggio in ogni dettaglio. Una parte della trasferta era molto legata al business, l’altra invece più divertente con una pedalata insieme a dei clienti asiatici che lo reclamavano a gran voce per la sua competenza in fatto di ciclismo, di preparazione e di tecnica. Un fiume in piena quando raccontava del fatto che ora poteva ampliare la gamma prodotti e andare sul mercato con misuratori di potenza e altre componenti che rendevano più bello e completo il piano industriale. Avrebbe incontrato e discusso di futuro con i suoi nuovi soci.


“Un asiatico e un americano, e poi ci sono io per l’Europa. In questo modo possiamo coprire bene tutti i mercati”. Era uno che guardava al mondo, Andrea Manfredi, uno che non aveva paura di dar forma ai sogni. Ci sentivamo, ultimamente spesso. Voleva che la sua Sportek, azienda da lui fondata e che produce ciclo computer, fosse dinamica e innovativa, ma soprattutto che mantenesse un aspetto umano. Lo ripeteva più volte durante i discorsi.


“I miei clienti mi chiamano e mi ringraziano perché noi ascoltiamo quando hanno dei problemi. Facciamo di tutto per aiutarli e non li lasciamo a perdersi dentro una voce registrata di un call center. Rispondo in prima persona, anche alle 3 di notte, perché non ho molto tempo. Mi dedico pure ad un’attività di famiglia che occupa tanto spazio. I miei genitori però mi lasciano fare e assecondano questa mia grande passione per il ciclismo e per la tecnologia”.

Tre anni tra i prof e qualche squadrone lo aveva tenuto monitorato. “Sono stato un talento? Forse è vero, ma poi tutto passa e ormai non è più il mio tempo. Qualche numero ce l’avevo. Me lo disse anche Olivano Locatelli, che non è uno che si spreca in complimenti. Comunque vado ancora forte, mi basta poco per essere competitivo. La bici è una passione che non muore mai. Ho provato a portarla nel mio territorio con convinzione” (2 anni fa con l’Ente Fiera di Massa avevo dato vita ad un’expo).

“Comunque una cosa la dobbiamo fare. Mi devi aiutare a far sapere che io non ero solo un corridore. Vorrei che si sapesse, in futuro, che ho lottato per essere più forte di me stesso. I ragazzi badano troppo alla magrezza ed io mi sono ammalato. Non mi volevo più bene. Ecco, vorrei essere d’esempio per qualcun altro con la mia storia, quella di uno che ha capito che se voleva vincere, doveva lasciar perdere il ciclismo agonistico. Ecco, mi devi aiutare a far sapere questa cosa, soprattutto per i più giovani. La vita va avanti e ci sono tante cose belle da fare, anche nel lavoro”.

Andrea Manfredi era tante cose, mente svelta, delicato, ben pettinato con la camicia stirata a leggermente aperta. “E’ lo stile italiano. Devi sapere che gli stranieri diventano matti per queste cose”.

 

Copyright © TBW
COMMENTI
Bravo Pietro
31 ottobre 2018 14:38 lele
Non potevi ricordarlo in un modo migliore.
Che la terra gli sia lieve.

Splendide Parole
2 novembre 2018 11:56 9colli
Un ragazzo molto più maturo della sua Giovane età...........R.i.P. Andrea

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
È un giorno in qualche modo storico, per il ciclismo femminile, per l'Africa e per tutto il movimento del pedale mondiale: il Team Amani annuncia infatti la nascita della prima squadra ciclistica Continental UCI femminile africana, con un obiettivo ambizioso:...


Pinarello annuncia ufficialmente la sua nuova partnership con il Q36.5 Pro Cycling Team, segnando un traguardo storico: il marchio diventa per la prima volta Title Sponsor. Dal 1° gennaio 2026, il team correrà ufficialmente con il nome "Pinarello – Q36.5...


Un grave lutto ha colpito Stefano Di Santo, apprezzato cartografo – e non solo – del Giro d’Italia e delle altre corse di RCS Sport. È improvvisamente e serenamente scomparsa oggi, a quasi 99 anni, sua mamma, la signora Teresa Iaracitano....


Le tradizioni restano, questo è chiaro, ma nel mondo del ciclismo, come nell’automotive in generale, è sempre importante attualizzare anche i concetti che fanno da sempre parte del DNA di un marchio. Questo è quello che accade oggi in casa Passoni...


Era l’inizio della stagione 2025 e Q36.5 insieme al suo team professionistico Q36.5 Pro Cycling Team si è posta l’obiettivo di sviluppare un kit da gara tecnico e performante, un kit di valore assoluto pensato per affrontare freddo e pioggia e...


C’è una novità in arrivo per quanto riguarda l’ultima settimana del Giro d’Italia, la cui presentazione è prevista per lunedì 1° dicembre a Roma. La novità, come scrive L’Adige, riguarda la sede di arrivo della tappa che dovrebbe partire, probabilmente,...


Samuele Zoccarato sarà un nuovo corridore del team MBH Ballan CSB Colpack e si aggiunge al roster 2026, che ormai è stato per gran parte svelato. Il potente passista di San Giorgio delle Pertiche, in provincia di Padova, nato il 9...


La trasformazione di Filippo Fiorelli in calabrone è cominciata. Ancora qualche settimana di attesa e il 1° gennaio lo vedremo sfoggiare la maglia giallo-nera della Visma | Lease a Bike, che sancisce il suo passaggio nel WorldTour dopo 6 stagioni...


Quarto agli Europei dopo essere stato prezioso scudiero di Finn ai Mondiali Under 23, dopo due stagioni nel vivaio Intermarché, Simone Gualdi è pronto a passare nel World Tour all'interno della nuova struttura scaturita dalla fusione con la Lotto. In...


L’anno del messicano nel ciclismo (al secolo Isaac Del Toro) si è trasformato nel mese del ciclismo messicano. E ci spieghiamo. Congiunzione astrale favorevole oppure no, vuoi mettere un campionato nazionale tornato a disputarsi proprio ad Ensenada, città natale del...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024