
Il recente Giro di Lombardia ha proposto – e ha fatto vivere e apprezzare agli appassionati presenti e a quelli davanti allo schermo televisivo - lo spettacolo che sa riservare sempre il Muro di Sormano, breve ma tosta, tostissima, erta nel Triangolo Lariano inserito per la prima volta nel tracciato della classicissima di chiusura nel lontano 1960, precisamente il 16 ottobre, con lo scalatore vicentino Imerio Massignan che fu il primo a passare in vetta.
A proposito della “nascita” e della storia del Muro di Sormano è da ricordare - come hanno fatto rilevare vari cittadini di Novate Milanese e pure di Sormano - che la salita era stata segnalata da Angelo Testori della famiglia degli industriali Testori, titolari della S.A.F.T., importante azienda del comune al confine con Milano, al concittadino Vincenzo Torriani il cui nome non richiede altre precisazioni. All’epoca Angelo Testori era anche sindaco di Sormano e segnalò all’amico e concittadino quello che, allora, era poco più di un sentiero fra i boschi.
In seguito a talune informazioni diffuse nel corso della recente edizione del Giro di Lombardia 2018 dove il Muro di Sormano ha proposto ancora un importante momento sportivo, appassionati di Novate Milanese e Sormano, tramite la rete web, hanno ricordato con vari post gli “autori” di questa breve ma gloriosa salita entrata di diritto nel novero delle “montagne sacre” del ciclismo internazionale, ovvero il primogenito dei tre fratelli Testori, Angelo, e il concittadino Vincenzo Torriani del quale poco tempo fa, precisamente il 17 settembre, è stato ricordato a Novate Milanese il centenario della nascita,
E, come si dice, “voce di popolo, voce di dio”. Pertanto la riferiamo e la portiamo all’attenzione degli appassionati di ciclismo, soprattutto di quello “verticale”.
g.f.
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