EDOARDO AFFINI, EMIGRANTE TRICOLORE

CONTINENTAL | 24/07/2018 | 23:28
di Giulia De Maio

Per crescere e garantirsi un fu­­turo professionale, come tanti talenti del nostro Pae­se, ha scelto di preparare le valigie e trasferirsi all’estero. Alle tante squadre Un­der 23 di casa nostra che gli facevano la corte, Edoardo Affini ha preferito la Con­ti­nental olandese Seg Racing Team. E la sua scelta si sta rivelando vincente. Do­po i tanti risultati ottenuti nelle categorie giovanili, il mese scorso è sbocciato mettendosi in mostra al Giro d’Italia e conquistando di prepotenza il Campionato Italiano in linea. Appena ha avuto l’occasione di riassaporare le strade di casa, davanti agli occhi dei suoi cari che hanno assecondato la sua scelta di passare gran parte dell’anno a Maastricht a costo di un po’ di nostalgia, ha fatto vedere di che pasta è fatto.


Il ventiduenne mantovano di Buscoldo, vincitore del cronoprologo di Forlì e prima maglia rosa del Giro Giovani, si è imposto per distacco sul traguardo di Taino, nel Varesotto, facendosi con un giorno di anticipo un bellissimo regalo di compleanno. Affini ha corso con in­telligenza, sfruttando il lavoro delle al­tre squadre: una condotta di gara ob­bligata visto che al via era da solo. Mi­lita infatti in una squadra straniera ed è il solo corridore italiano fra tanti olandesi e inglesi che compongono il team che ha sede ad Amsterdam e fa capo ad un’agenzia di procuratori che gestisce giovani talenti del mondo dello sport. «Sono molto felice per questo successo che ho desiderato tanto - ha dichiarato a fine gara, dopo aver tagliato il traguardo a braccia alzate, precedendo di 9” Dainese e Cor­radini. - La gara non si era messa bene, ma abbiamo tenuto duro e siamo riusciti a recuperare su un gruppo di avversari molto nu­me­roso, che a metà corsa sembrava aver segnato la differenza fra i migliori di giornata. Dopo una serie di scatti, sono rimasto al comando con Pasquale Abe­nante (Zalf Euromobil Fior), Matteo Ba­seggio (Work Service Videa) e Yuri Colonna (Petroli Firenze) finché a cinque chilometri dall’arrivo, al terzo at­tacco, sono riuscito a piazzare quello decisivo. Ho rischiato, non sono veloce e quindi ho provato a partire da lontano» ci racconta dopo aver abbracciato la sorella Caterina. Già, perché proprio la famiglia è il miglior portafortuna del neo campione tricolore.


«I miei genitori Stefania e Roberto sono venuti al Giro e ho vinto la tappa inaugurale, vestendo la maglia rosa. Con il team e tutto lo staff avevamo la­vorato tanto per preparare quell’obiettivo, che per me ha avuto un sapore speciale. Poi sono venuti a Taino e ho vinto il titolo di campione italiano. Era la prima volta che mi vedevano dal vivo in gara quest’anno, il Giro e i Campio­nati Italiani sono una delle pochissime possibilità che hanno per seguirmi ed è bello che siano stati presenti a far festa con me. E stasera una bottiglia ce la stappiamo, perché questa maglia va festeggiata».

Un tricolore talmente bello che Edo­ardo lo ha bissato vincendo anche quello a cronometro: poi questo ragazzone di 190 centimetri, che sulle rampe del “Tainenberg” si è dimostrato un gigante, ha continuato la striscia vincente ai Giochi del Mediterraneo.

In passato si era già messo in luce con il titolo europeo juniores di Nyon nel 2014, l’anno del 4° posto al mondiale di Ponferrada. Sogna la Roubaix, si ispira a Cancellara e forse è per questo che sta viaggiando così forte sia a cronometro che nelle prove in linea.

«Queste sono praticamente le uniche corse in Italia o quasi che disputerò quest’anno, essere protagonista al Giro sia in prima persona che in appoggio al mio compagno Ste­phen Williams e indossare la ma­glia tricolore è davvero bellissimo. Molti mi hanno dato del mat­to quando ho deciso di andare al­l’estero, ma io resto convinto della bontà della mia scelta, che mi permette di crescere confrontandomi con i professionisti e con i migliori talenti in circolazione in competizioni di alto livello. E ora co­mincio a vincere».

Si vocifera di un suo pas­sag­gio tra i professionisti dalla sta­gione 2019, ma per il mo­mento Edoar­do preferisce restare concentrato sul futuro immediato.
«Dopo i Giochi del Mediterra­neo, metto nel mirino l’Europeo. Pro­varci è d’obbligo». Il ferro va battuto finché è caldo.

da tuttoBICI di luglio

Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Isaac Del Toro si è laureato campione messicano della cronometro. Il talentuoso 21enne della UAE Team Emirates – XRG ha ottenuto la vittoria completando i 16 chilometri da El Sauzal a  Valle de Guadalupe in 25 minuti e 25 secondi....


Ha pedalato ad alti livelli per anni, è stata dirigente di importanti formazioni ciclistiche femminili e di ciclismo continua ad occuparsi. Natascha Knaven, moglie dell’ex professionista Servais, madre di quattro cicliste e manager di una squadra giovanile, ha pubblicato sui...


La data fatidica del 1° agosto ha dato il via al ciclomercato in vista della prossima stagione e tanti sono gli accordi già annunciati. Ecco i movimenti di mercato che hanno avuto per protagoniste le formazioni che faranno parte del...


Eravamo abituati a vedere Tom Dumoulin correre in bici con un numero attaccato sulla schiena, ora lo incontriamo alle corse che segue come commentatore tecnico per la televisione olandese. Ma Tom corre e corre forte: non più con la bici,...


Doppietta mondiale e doppietta nell’Oscar tuttoBICI: Lorenzo Mark Finn bissa il successo conquistato nel 2024 tra gli Juniores e conquista l’Oscar tuttoBICIGran Premio Livigno, riservato alla categoria Under 23.  Il ligure della Red Bull Bora Hansgrohe Rookies, che resterà nella categoria anche...


La puntata di Velò - l'ultima della stagione - andata in onda ieri sera su TvSei è stata particolarmente interessante: si è parlato di bilancio finale del 2025 e della stagione che verrà di tanto altro ancora con Luciano Rabottini, Riccardo Magrini,  Dario Cataldo,...


Una gioia grande, grandissima e l'Italia del quartetto femminile che torna su quel podio che aveva già conquistato nel 2022. Ecco le voci delle azzurre raccolte dopo l'impresa iridata. VITTORIA GUAZZINI: «È stata un’emozione incredibile. Forse lì per lì,...


L'Italia è sul tetto del mondo, l'Italia è campione del mondo: Vittoria Guazzini, Martina Fidanza, Federica Venturelli e Martina Alzini (sul podio anche Chiara Consonni che ha disputato il primo round al posto della Alzini) hanno conquistato il titolo battendo in...


Vola in finale per l’oro il quartetto dell’inseguimento a squadre femminile: Martina Fidanza, Federica Venturelli, Vittoria Guazzini e Chiara Consonni (che ha preso il posto di Martina Alzini) hanno battuto - raggiungendola - l'Australia di Alexandra Grace Manly, Maeve Plouffe,...


Gianni Bugno e Claudio Chiappucci oggi alle 19 ospiti a Radiocorsa su Raisport. A commentare il percorso del Tour de France 2026, appena presentato. E poi tutte le immagini di tutte le gare del momento, dal Tour of Holland a...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024