
Ciclismo a Capri, con il Diablo che pedala dai Faraglioni alla Piazzetta. Claudio Chiappucci sarà testimonial dello sport a Capri venerdì 13 luglio (ore 17), nel complesso del Grand Hotel Quisisana, dove economisti, esperti internazionali, esponenti delle istituzioni politiche e sportive, manager e campioni dello sport discuteranno su “Turismo sportivo: un volàno per l’economia”.
Chiappucci sarà testimonial - 60 anni dopo, - della celebrazione di un refuso, di un evento che non c'è mai stato. E che coinvolge come protagonista involontario niente meno che Fausto Coppi.
Tutto nasce da un refuso, un piccolo errore tipografico riportato dal libro “Fausto Coppi” di Jean Paul Ollivier, straordinario giornalista francese che nel 1979 dedicò al Campionissimo una delle biografie più belle ed emozionanti, forse "la vera biografia".
Ebbene, nelle ultime pagine del libro pubblicato in Italia nel 1980 da Feltrinelli, ci sono due righe dedicate ad un circuito disputato a Capri nel 1958: «primo Dino Bruni (Bianchi) davanti a Coppi, il 14 giugno del 1958 al Circuitoi di Capri (Campania)", la domenica dopo la fine del Giro d'Italia. Cercando su internet si arriva anche al nome del terzo arrivato, il pistard argentino Jorge Batiz.
Peccato che, come avrete capito, quello storico circuito a Capri non ci fu. Si corse, certamente con minor enfasi e con un panorama ben diverso, a Carpi, in provincia di Modena. Stesso girono stessa ora, stessi protagonisti con Bruni primo davanti a Coppi e Barzi.
Tutto organizzato, tutto pronto a Capri e venerdì comunque CHiappucci pedalerà in un angolo di paradiso. E magari tra i presenti qualcuno parlerà - affidandosi a ricordi e leggende tramandate - di quel Circuito che non c'è mai stato. E che nella storia comunque è entrato: per colpa di un refso.
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