Donoratico: ecco le voci dei campioni italiani

| 09/02/2008 | 00:00
Grande entusiasmo e consueto bagno di folla per la prima della stagione del ciclismo professionistico a Donoratico. Il bel tempo ha favorito un notevole afflusso di persone alla partenza del secondo “Overture Nobili Rubinetterie – 13° Gran Premio Costa degli Etruschi”. Ecco alcune impressioni dei protagonisti raccolte prima del via. Alberto Ongarato (Milram): «Sono quattro anni che veniamo qui a Donoratico ed è quattro anni che vinciamo la corsa. Diciamo che abbiamo l’obbligo di vincere anche oggi; è la prima corsa in Italia e ci teniamo a far bene. La squadra ora è tedesca ma l’anima resta italiana, cercheremo di fare il possibile per vincere. Obiettivi particolari? Personalmente fare un buon Tour de France dove c’è più terreno adatto ad una squadra come la nostra che punta sul velocista. Al Giro d’Italia ci sono meno opportunità, quindi il mio obiettivo è di arrivare in Francia al massimo della condizione». Riccardo Riccò (Saunier Duval): «Questa è la prima corsa per me, è l’assaggio, quest’anno parto più piano dello scorso anno per arrivare in condizione per le Classiche del Nord e per il Giro d’Italia.” Già, il Giro, senza Simoni sei diventato il leader della squadra, l’uomo classifica. E’ più un peso o uno stimolo? «E’ sì un peso perché prendere l’eredità di Gibo non è facile per nessuno visto cosa ha fatto in carriera e quello che ancora può fare. Ma è soprattutto uno stimolo per me prendere quel ruolo in seno alla squadra; saremo io e Piepoli i protagonisti, io punterò a fare classifica e lui a qualche tappa. L’esperienza che ho fatto lo scorso anno mi servirà senz’altro, ma è una cosa naturale, impossibile non sbagliare, con il tempo si cerca di fare meno errori possibili anno per anno ma c’è sempre da imparare». Che idea ti sei fatto del Giro d’Italia? «E’ un percorso molto impegnativo, ma secondo me si decide tutto nell’ultima settimana, chi avrà più forze vincerà, difficile che il discorso sia chiuso prima. Per le cronometro sto facendo qualche lavoro specifico per migliorare un pelino… ma senza snaturare o perdere le mie caratteristiche principali di scalatore». Anno Olimpico e anche il Mondiale in Italia. Un piatto decisamente ricco… Su cosa punti? «Adesso in testa ho il Giro d’Italia, poi si vedrà. Certo il Mondiale mi attira molto di più dell’Olimpiade, però vedremo durante la stagione quello che succede». Ivan Quaranta (Amore & Vita): «E’ una stagione importante per me, arrivo al debutto molto più preparato dell’anno scorso. Oggi conto di poter dire la mia se si arriva in volata come da tradizione. Certo ogni volata fa storia a sé, poi questa è la prima della stagione e tutti cercano di mettersi in evidenza e di conseguenza è più difficile, c’è molto nervosismo». Il tuo obiettivo per il 2008? «Innanzitutto vincere di più del 2007. Tornare il Quaranta di qualche anno fa e cercare di fare il possibile per strappare un contratto con una squadra che mi permetta di correre il Giro e il Tour de France. Lo scorso anno ho dimostrato di poter competere con i migliori velocisti, qualcuno sono riuscito anche a batterlo alla Settimana Lombarda. Io ci spero, sto facendo del mio meglio per meritare la possibilità di confrontarmi con loro». Gabriele Bosisio (Lpr Brakes) Per il corridore di Bordonali, dopo l’esplosione del 2007, la stagione che va a cominciare è fondamentale. Oramai tutti si sono resi conto del valore di Bosisio, ripetersi e migliorare però è sempre la cosa più difficile. «Meglio non pensarci adesso, cercherò naturalmente di confermarmi ma non deve diventare uno stress. Innanzitutto concentriamoci su quanto è accaduto: la squadra è molto cambiata, è completa, farà un calendario più impegnativo e ha molte più ambizioni visto che in rosa ci sono corridori molto forti come Di Luca, Savoldelli e altri. Quindi ci sono molte novità che mi stimolano a fare ancora meglio». Prima non c’era la possibilità di correre il Giro, ora che c’è l’invito degli organizzatori la corsa rosa è il primo e importante obiettivo per il tuo 2008? «E’ presto ora per dire che sarò al via al Giro. Bisognerà vedere come vanno le cose e se riuscirò a stare tranquillo e preparami bene potrà arrivare anche la mia partecipazione al Giro. E’ inutile negare che per me sarebbe bellissimo essere al via, farò di tutto per farcela, è un grosso stimolo per me e cercherò di meritarmi la convocazione». Hai vinto la preolimpica di Pechino lo scorso anno. Adesso per quella maglia azzurra bisognerà fare a spallate visto che i pretendenti sono diventati moltissimi… «Le Olimpiadi sono importanti, arrivano solo ogni quattro anni ed è normale che si litighi, tra virgolette, per partecipare. A dire il vero non penso di andarci, bisogna essere realisti e credo che ci siano tanti corridori che hanno carte migliori delle mie da giocare. Questo non vuol dire che mi chiamo fuori, ci proverò ma rimarrò deluso se non dovessi mettere il numero a Pechino». Damiano Cunego (Lampre) Anche il leader della Lampre ricomincia l’attività da Donoratico. E’ sempre un’emozione mettere il primo numero sulla schiena, un’emozione per una stagione che il corridore di Cerro Veronese spera sia emozionante… «Faccio il debutto senza la pressione di dover fare risultato a tutti i costi, tranquillo, come se fosse un allenamento. Cercherò se posso di dare una mano a Napolito che oggi può far bene. E’ bello ripartire, è da ottobre dello scorso anno che non correvo più ed è sempre una bellissima cosa risentire le sensazioni di tutta una stagione. Le solite cose che per un po’ hai abbandonato e che però ti mancano come l’approccio con i tifosi, la vigilia della corsa con la squadra, la firma al foglio di partenza, tutte cose che fanno atmosfera, che fanno parte della tua vita. Cunego lo dovete aspettare per le Classiche, prima sarà difficile centrare qualche successo». da Donoratico Valerio Zeccato
Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Settimana scorsa Giorgia Monguzzi ha raccontato sul sito un evento speciale che ha visto protagonista Lorenzo Fortunato con la sua maglia azzurra al Museo del Ghisallo. Nell'occasione, la nostra inviata ha intervistato lo scalatore bolognese della XDS Astana per approfondire...


Mirko Bozzola ha tagliato il traguardo di Cantù praticamente incredulo, un terzo posto che vale d’oro e soprattutto gli dà una carica incredibile. Ad aspettarlo dopo l’arrivo, insieme allo staff della S.C. Padovani ci sono Paolo ed Alessandro Guerciotti pieni...


Parla italiano la seconda tappa del Tour de Suisse, la Aarau - Schwarzsee di 177 km: a cogliere il successo è stato Vincenzo Albanese che ha regolato l’elvetico Fabio Christen della Q36.5 e il britannico Lewsi Askey della Groupama FDJ....


130 km di fuga, di cui oltre 60 in solitaria, oggi nella seconda tappa del Giro Next Gen Jonathan Vervenne ha fatto quella che può essere definita una piccola impresa. Il suo obiettivo era quello di vincere la cronometro individuale...


A partire dal 2026, il Critérium du Dauphiné assumerà un nuovo nome e diventerà Tour Auvergne-Rhône-Alpes, riflettendo il sostegno sempre crescente della Regione ospitante. La vibrante tavolozza di paesaggi della regione Auvergne-Rhône-Alpes ha portato la gara a un livello completamente...


Con il trionfo ottenuto nell’edizione 2025, Tadej Pogacar è diventato il 52° ciclista a scrivere il proprio nome nell'albo d'oro del Giro del Delfinato, il terzo capace di firmare il massimo risultato vestendo la maglia iridata dopo i francesi Louison...


Nella seconda tappa del Giro Next Gen, la Rho Fiera / Cantù di 146 chilometri, fa festa il belga Jonathan Vervenne. Il 22enne della Soudal Quick-Step Devo Team ha tagliato il traguado della cittadina brianzola con 30" di vantaggio su Aubin...


È sembrato quasi (ma è solo una suggestione, certo!) che, lassù tra i cieli, qualcuno seguisse il pedalare di Fabio, ne ascoltasse i battiti cardiaci, si preoccupasse per la sua fatica… E riempisse quindi d’aria i polmoni per soffiare via...


Al termine del Giro del Delfinato Jonas Vingegaard torna a casa con una medaglia d’argento al collo. Non era questo il risultato che voleva, ma al momento, il campione danese si sente soddisfatto. «Non è una cosa di cui essere particolarmente...


E ci frega di brutto, al primo squillo del telefono, noi che volevamo uscirgli di ruota sulla destra per batterlo allo sprint e rimembrare soavi dell'epopea sua e dei radiosi 80 anni da compiere il 17 giugno, Eddy Merckx. «Complimenti...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024