Passaporto biologico, ecco i primi numeri dell'Uci, ma...
| 12/12/2007 | 00:00
Comincia a diradarsi la nebbia attorno al passaporto biologico che entrerà in vigore dal 1° gennaio 2008 e che prevede qualcosa come 8.000 prelievi ematici all’anno.
«L’Uci ha previsto di raccogliere sei campioni di sangue per corridore tra il 1° gennaio e l’inizio del Tour de France» ha spiegato la responsabile dell’antidoping dell’Uci, Anne Gripper.
Alla fine della stagione i campioni per ogni corridore saranno dodici, dieci dei quali raccolti lontano dalle competizioni.
Oltre ai corridori del ProTour, saranno tenuti sotto esame anche circa 200 corridori appartenenti alle formazioni in lizza per ottenere le wild card per il Tour de France: per loro non meno di sei campioni di sangue da raccogliere al fine di stabilire un profilo ematico individuale e se vi siano o meno delle infrazioni.
Nota: il gatto si morde la coda, ancora una volta, in casa Uci. Da anni vogliono porre limiti alla grandeur del Tour e poi lo prendono come punto di riferimento, nonostante sia ormai fuori dal calendario Uci. Ma il grave è che l’Uci ancora una volta ignora il Giro d’Italia, che viene prima del Tour, quasi fosse una corsa di infima categoria. Possibile che debba essere Angelo Zomegnan, solo e in prima persona, a battersi per avere al via del Giro squadre dotate di passaporto biologico?
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