Prudhomme: nessuna squadra è sicura di disputare il Tour
| 25/10/2007 | 00:00 «Ritrovare il romanticismo.» Sarà questo l'obiettivo del Tour de France 2008 nelle intenzioni di Christian Prudhomme, direttore del Tour stesso. Dopo un'edizione 2007 tormentata, gli organizzatori hanno voluto dare nuovo ritmo alla corsa, inseguendo lo spettacolo.
Ecco allora una corsa innovativa, senza cronoprologo e senza abbuoni, con l'intenzione di offrire maggiori chance agli attaccanti.
«Abbiamo cercato di animare la prima settimana, andando a cercare anche territori inediti, per mantenere la suspence il più a lungo possibile. Già la prima maglia gialla, assegnata a Plumelec sulle pendenze del Cadoudal, potrà finire a tutti, sprinter, attaccanti e cacciatori di tappa. La crono di Cholet, al quarto giorno, sarà di soli trenta chilometri e precederà il primo arrivo in salita a Super-Besse, al termine di una tappa impegnativa nel Massif Central».
Dopo la media montagna, il gruppo punterà verso i Pirenei con molte occasioni per gli attaccanti: «Ogni tappa si presta agli attacchi, proprio per cercare di ritrovare il romanticismo di un tempo. Rispetto al 2007 c'è una tappa di montagna in meno ma un arrivo in salita in più. E se il numero dei colli da scalare è inferiore rispetto al passato, i corridori dovranno fare i conti con il Tourmalet, il Galibier, l'inedito colle de la Lombarda in Italia e il pesaggio lunare del Col de la Bonette».
Sulla lotta al doping e sulla partecipazione, Prudhomme è stato chiaro: gli organizzatori si riservano il diritto di accettare o meno le squadre che vogliono partecipare: «Nessuna squadra può dire: io ho diritto di partecipare, nemmeno quella del vincitore del 2007. Il numero delle squadre? Più o meno venti». Certo una condizione indispensabile sarà il rispetto delle più strette regole antidoping. «Tutti i corridori dovranno essere muniti di passaporto biologico. Dopo una stagione tormentata, abbiamo un solo desiderio: che la corsa riprenda il suo ruolo di regina».
da www.lequipe.fr
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