Oscar Freire:«E' giusto che Bettini e Zabel corrano il Mondiale»

| 29/09/2007 | 00:00
«E' giusto che Bettini e Zabel prendano parte al Mondiale. Il primo si e' rifiutato di firmare la carta dell'Uci, ma in nessun modo esiste una regola che possa impedirgli di prendere il via domani. In quanto a Zabel, le sue ammissioni sono relative a 10 anni fa, per cui non vedo perchè non debba partecipare adesso». Contro l'Uci e solidale con Paolo Bettini e Erik Zabel: lo spagnolo Oscar Freire, uno dei favoriti al via domani della prova in linea dei Mondiali di Stoccarda, ad 'As' attacca duramente l'organizzazione di Pat McQuaid. Freire in particolare si sofferma sul caso-Bettini, inviso alla federazione per non aver firmato la carta etica sul doping. «Siamo alle solite - spiega lo spagnolo -, sono anni che dico che grazie all'Uci le cose nel ciclismo sarebbero peggiorate, e in effetti continuano a peggiorare. Non è normale che si obblighi a firmare un documento per poter participare alle prove. Questa situazione mi intristisce, molte delle mie vittorie sono state macchiate dalle notizie sul doping. E poi, queste vicende escono fuori sempre al momento opportuno...». Freire comunque domani potrà dare la caccia al suo quarto mondiale (ha vinto già nel 1999, 2001 e 2004) che costituirebbe un record assoluto. "Per ora non sento la pressione, per niente. E' la prima volta che provo a battere il record di tre campionati, visto che gli ultimi due anni non ha partecipato al Mondiale. E' una bella sfida, anche se non è il primo obiettivo che mi sono fissato. Le gare più importanti della mia vita le ho già vinte, vincere il quarto titolo iridato non mi dà troppa ansia». Per alzare le braccia anche a Stoccarda, però, Freire dovrà vedersela con tanti campioni. «Il più pericoloso sarà Bettini - pronostica -: è il campione del mondo in carica e l'Italia possiede una squadra molto potente. E poi ci metto i tedeschi: Schumacher, Wegmann e Zabel sono grandi ciclisti e inoltre corrono in casa propria».
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