Dopo 15 anni il Melinda aspetta un vincitore trentino
| 24/08/2007 | 00:00 A cinque settimane dal Mondiale di Stoccarda, il 16° Trofeo Melinda in programma domani, sabato, in Trentino potrebbe anche questa volta regalare preziosi suggerimenti al CT Franco Ballerini, il quale sta lavorando alla preparazione della spedizione tedesca in cui la sua Nazionale dovrà difendere il titolo iridato di Paolo Bettini.
Sono almeno quattro i protagonisti annunciati. Il primo è Stefano Garzelli, vincitore dell’ultima edizione, il quale tenta il bis: due vittorie consecutive è impresa mai riuscita finora (Francesco Casagrande è l’unico ad aver vinto la classica trentina due volte, ma con un anno di intervallo, 2001 e 2003). L’anno scorso il convincente successo in Val di Non non valse a Garzelli la promozione in azzurro: non è escluso che il varesino ci riprovi questa volta.
Il secondo nome è quello di Riccardo Riccò (nella foto), giovane campione molto emergente che proprio dal Melinda potrebbe trarre la spinta verso la maglia azzurra. Il percorso si adatta alle sue caratteristiche tecniche, e sebbene il modenese debba rispettare gli ordini di scuderia (in squadra c’è anche Gilberto Simoni, che gioca in casa), è molto probabile che Riccò sia là davanti a giocarsi le sue carte nel finale.
Anche Leonardo Bertagnolli è un serio candidato, sia per il Melinda che per l’azzurro. Bertagnolli risiede a Fondo, il comune della bassa Val di Non dove è fissato l’arrivo, e il suo desiderio di vincere questa corsa non è certo un mistero. Peraltro quest’anno la gara sembra avere una forte impronta trentina: oltre a Bertagnolli e Simoni, anche Alessandro Bertolini (ecco il quarto protagonista) è molto accreditato. Bertolini si va facendo largo a suon di vittorie (prima il giro dell’Appennino, poi la Coppa Agostoni) e non nasconde giuste ambizioni per una chiamata in nazionale. Sempre riguardo ai trentini, un’attenzione particolare merita Leonardo Moser, un cognome che è una garanzia, ultimamente molto brillante.
C’è questo e molto altro tra le sedici formazioni (quattro Pro Tour) al via del 16° Trofeo Melinda. Peccato per l’assenza di Mauricio Soler, il colombiano re degli scalatori al Tour de France, fermato dalle conseguenze della caduta alla Tre Valli Varesine. Il campo dei partenti indica comunque altri nomi interessanti per il pronostico, sia italiani (Gabriele Bosisio e Daniele Nardello, ad esempio), sia stranieri (Kanstantsin Siutsou, Ruslan Pidgornyy, Pavel Brutt e Gorazd Stangelj, quest’ultimo già vincitore al Melinda nel 2000). Con tali e tanti protagonisti, non potrà che venir fuori una bella corsa, come ogni anno puntualmente avviene. Il percorso è molto tecnico e spettacolare, partendo dalla Val di Sole (via da Malè alle ore 10) per poi entrare, dopo la prima parte del tracciato molto vallonata, nel circuito finale da ripetere tre volte in cui si sale a Ronzone, si riscende a valle fino a San Biagio per poi riprendere a salire verso Fondo. L’arrivo, come noto, è molto impegnativo e spettacolare, terreno ideale – in genere – per azioni solitarie, quelle che probabilmente meditano i vari Riccò, Bertagnolli, Bertolini, i quali in genere preferiscono evitare le volate. Comunque vada, sarà un finale palpitante per un vincitore di spessore. Se poi dovesse essere un trentino, la festa per gli sportivi sarà completa: solo la prima edizione del Melinda, nel 1992, fu vinta da un campione di casa, il noneso Maurizio Fondriest.
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