Vinokourov: è un errore. E la federazione kazaka attacca

| 25/07/2007 | 00:00
Se qualcuno sperava di non dover assistere alla solita tiritera, si tolga subito l’illusione. le poche parole pronunciate da Alexandre Vinokourov non lasciano infatti spazio a dubbi: «È un errore. Non mi sono mai dopato, non è questo il modo in cui esercito la mia professione. È iniziato tutto mesi fa, la mia squadra ha dato fastidio e adesso mi vogliono distruggere. È una vergogna abbandonare così il Tour, ma non mi piacerebbe buttare del tempo dimostrando la mia innocenza». Al fianco del leader della Astana si è schierata immediatamente la federazione kazaka: «Consideriamo che l’esclusione della Astana sia una decisione per partito preso, considerando che un corridore è responsabile per sé stesso e non per l'intera formazione - ha detto il vicepresidente Nikolai Praskourine -. Ci affideremo ad un avvocato americano specialista in diritto sportivo. Non abbiamo ricevuto alcuna conferma ufficiale e nessuno ci ha nemmeno telefonato per informarci dell’esclusione (forse dimentica che i team di ProTour fanno capo direttamente all’Uci e non alle singole federazioni, ndr). Non si comportano così con le squadre europee. Prima del Tour ci era già stato detto che non volevano che l'Astana o Vinokourov vincessero».

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