Pantani, nasce una scuola di ciclismo nel suo nome
| 06/11/2004 | 00:00 di Angelo Costa
A Marco Pantani questa sarebbe piaciuta più di tutte quelle messe in piedi finora: una scuola per piccoli ciclisti chiamata come lui. Era l'idea che si era messo in testa negli ultimi mesi, era la proposta che aveva fatto ad uno dei pochi che davvero gli sono stati maestri, il buon Pino Roncucci: trasmettere ai ragazzini il suo amore per la bici. L'aveva buttata lì anche poche settimane prima di morire: che adesso qualcuno realizzi quel progetto è il migliore degli omaggi al campione che non c'è più.
C'è Roncucci, ci sono vecchi amici di Marco nella Pantani Corse, che appena si è manifestata a Forlì (e stamane durante la Fiera di Cesena è stata ufficialmente presentata) è stata piacevolemente travolta dall'affetto e dalla passione di una trentina di bambini fra i 7 e i 12 anni: Marino Amadori, che del romagnolo fu l'ultimo tecnico, farà loro da guida, mentre Fabrizio Borra, il fisioterapista che rimise in piedi il campione dopo il terribile incidente alla Milano-Torino e ne divenne poi il confidente, terrà aperte le porte del suo Sport Medicin Centre, dove i piccoli atleti potranno scoprire l'evoluzione del loro fisico e, magari, correggerne i difetti.
Col pregio di coltivare una pianta fresca nell'arido ciclismo romagnolo e soprattutto di farlo nella memoria dell'interprete più grande che questa terra ha avuto, la Pantani Corse, con papà Paolo a far da presidente, sarà allattata direttamente dalla Fondazione che porta il nome del campione. Una bella mano gliela darà anche la vendita delle biciclette Marco Pantani, che non sono quelle usate dal campione per firmare le grandi imprese al Giro e al Tour: queste le ha realizzate la Cicli Angelini, famiglia di verniciatori e telaisti di San Pietro in Vincoli, che nell'operazione più che il business ha visto l'occasione per una buona promozione del ciclismo e al tempo stesso del nome del campione. Di quanto verrà ricavato dai 500 modelli numerati, tutti realizzati in carbonio e colorati di giallo come piaceva al Panta, una parte andrà alla Fondazione, il resto servirà per produrre le bici per i piccoli ciclisti della Pantani Corse. Che alla prima riunione, nel colorare con la loro vivacità la sede della società, hanno regalato un po' di serenità a mamma Tonina, ricordandole quanto fosse bravo quel suo figlio campione: sentirlo dire da voci così sincere a Marco sarebbe piaciuto più di ogni altra cosa.
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