GIRO D'ITALIA | 18/05/2018 | 13:46
Ok che due giorni prima Ferrara aveva visto da vicino la gara di regolarità della Mille Miglia. Ma Roberto Reverberi, nella città delle biciclette, scuote il capo davanti a "questo ciclismo tutto calcoli che non piace neanche alla gente". Raccontare di watt e corse programmate banalizza la poesia. "No, non mi piace. Capisco che ci siano squadre da budget milionari che debbano pianificare tutto e tentare di piazzarsi in blocco là davanti, ma a volte è troppo. Si vedono spesso ciclisti tutti chini sul manubrio e intenti a tenere d'occhio i propri riferimenti. Mi sta bene in allenamento, ma in corsa no".
Il diesse della Bardiani Csf ha le idee chiare: "Il guaio è che non credo se ne esca, non si tornerà indietro. Ma watt o non watt, chi ne ha di più non ci pensa due volte a scattarti in faccia, se può. Uno come Sagan, per fare un esempio, non fa tanti calcoli. Se ne hai, vai. Le corse sono queste".
Stefano Arosio
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