ABC di COSTA. L'ECUADORIANO CHE FA STORIA

L'ABC DI COSTA | 12/05/2018 | 18:34
di Angelo Costa     -

C come Carapaz. Nel senso di Richard, ciclista ecuadoriano e leader della classifica dei giovani. E’ il primo del suo Paese a partecipare al Giro: ovviamente, è il primo del suo Paese a vestire una maglia del Giro. Dovesse vincerlo, sarebbe il primo del suo Paese a riuscirci. La sua presenza ha già sollevato un dibattito culturale: in tanti si chiedono se si dica ecuadoriano o ecuadoregno. La forma corretta è la prima, la seconda è un dispregiativo: la usano soltanto i tifosi del Genoa, ai quali riesce difficile pronunciare il suffisso ‘doriano’. E’ uno scalatore nato perché è nato scalatore: se vieni da El Carmelo, cittadina a 3.600 metri di quota, non puoi scegliere di essere velocista o tentare di diventare cronoman, al massimo puoi provare a fare il discesista. A scoprirlo è stato Oscar Sevilla, ciclista spagnolo che ha corso ai tempi di Indurain e Bugno, di Armstrong e Pantani, di Nibali e Sagan e progetta di farlo anche quando a darsi battaglia saranno Pedersen e Conci: è stato veloce a intuire le qualità di Carapaz, quanto a capire che a 42 anni è ora di smettere di correre siamo ancora indietro. Figlio di contadini, che ancora aiuta nel tempo libero, l’ecuadoriano viene ritenuto un privilegiato: non perché corra in bici, ma perché ad un’altitudine dove i cellulari faticano a ricevere lui ha sempre campo. Adesso che è arrivato tra i professionisti, ha già capito quanto bizzarra sia la vita: lui che è nato in campagna ha le qualità per essere un buon ciclista, mentre tanti ciclisti intorno a lui dovrebbero invece andare a zappare la terra.

V come Var. Nel senso di assistenza video. Attiva nel ciclismo da quest’anno, ha ricevuto al Giro il battesimo nelle grandi corse a tappe: serve per segnalare alla giuria ogni tipo di scorrettezza di corridori e ammiraglie, dalle scie prolungate alle gomitate in volata, dalle boccacce alle dita nel naso. E’ in mano a un giudice italiano, Gianluca Crocetti, che dentro un pullmino regìa segue su più monitor l’andamento della tappa: lavora da solo per evitare che l’esame delle immagini si trasformi nella classica discussione da Var sport. Ormai ne ha fatto la sua unica occupazione: nel giorno di riposo ha chiamato invano i colleghi della giuria per segnalare un paio di azioni fuori regolamento scovate durante un cartone animato. Non trascura il minimo dettaglio, esamina perfino i paesaggi che accompagnano la corsa, come ha fatto in occasione del lungo viaggio sulle coste di Calabria: tipico caso di Var Mediterraneo. E’ molto rispettato, anche perché il suo è un giudizio comunque autorevole: nel suo caso, da Var russo. Non ha limiti di tempo, va avanti fino a quando c’è lavoro da sbrigare: diciamo sul Var della sera. Ma la sua qualità migliore è non ascoltare ragioni, se qualcuno prova a fargli cambiare idea replica stizzito: un Var di palle.
Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
È nella grande scenografia di Genova, non distante dall’iconica Lanterna che si raduna il Giro d’Italia per affrontare la quinta tappa. Sono 178 i chilometri da percorrere per raggiungere il traguardo di Lucca, in Toscana. Tracciato che propone dapprima la...


Lo scrigno della memoria è sempre carico di emozioni che si intersecano una con l'altra, quasi in un disegno soprannaturale fatto di piccoli momenti, di strade al bivio, di coincidenze. Lo scrigno della memoria si è aperto per riportarci sul...


Carlo Oriani era un bersagliere ciclista. E da bersagliere ciclista (nella foto) partecipò alla Prima guerra mondiale. Si racconta che, durante la ritirata di Caporetto, per tentare di salvare un commilitone, “el Pucia” (questo il soprannome regalatogli per la cura...


Il Giro ritorna a Genova per il via della quinta frazione che porterà a Lucca dopo 178 km. La tappa si svolge quasi interamente lungo la statale Aurelia di cui segue ogni curva e ogni saliscendi. per seguire il racconto...


Ci sono dei luoghi sacri per chi ama e pratica il ciclismo: le salite più dure, i muri più ostici, i luoghi culto. E di quest'ultima categoria fa parte il Motovelodromo Fausto Coppi di Torino, teatro di grandi sfide negli...


Non solo storie di campioni, al Giro d'Italia, ma anche quelle di ragazzi che sono in corsa ma la vivono in modo davvero particolare. Come Nadav Raisberg, ventitreenne ciclista della Israel Premier Tech. Per capire come possa vivere questo ragazzo...


Il modello 029 di casa Salice nasce dalla grande esperienza maturata da Salice nelle massime competizioni, un terreno in cui la storica azienda di Gravedona ed Uniti ha sempre detto la sua mettendo al servizio degli atleti occhiali e caschi decisamente interessanti....


“Un giro nel Giro”, il circuito di pedalate amatoriali, dedicato a clienti e appassionati ciclisti, sul percorso del Giro d’Italia organizzato da Banca Mediolanum, da ventidue anni sponsor ufficiale della Maglia Azzurra del Gran Premio della Montagna, è pronto a...


Monterosso Almo (Rg) si prepara ad accogliere le giovani promesse del ciclismo siciliano che sabato e domenica si sfideranno per il Memorial Giovanni Cannarella. Una manifestazione giunta alla 22a edizione che vedrà impegnate le categorie Esordienti, Allievi, Juniores e Under23...


IMOLA CHARITY BIKE In loop per FFC Ricerca, la cui prima edizione si sarebbe dovuta tenere nel 2023, verrà riproposto, nel medesimo format e circuito,  domenica 26 maggio 2024, con l’intento di aumentare la conoscenza sulla fibrosi cistica (FC), la malattia genetica grave...


TBRADIO

-

00:00
00:00
VIDEO





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi