GIRO. DENNIS MAGLIA ROSA GRAZIE AGLI ABBUONI. LIVE

GIRO D'ITALIA | 05/05/2018 | 07:06
Non smette la maglia rosa indossata quale vincitore del Giro d’Italia 2017 nell’apoteosi trionfale di Piazza del Duomo di Milano l’olandese Tom Dumoulin che dimostra le sue straordinarie valenze di “cronoman”, i cronometristi sono un’altra figura…, imponendosi, senza soluzione di continuità, nella frazione iniziale del Giro d’Italia 101,  contro il tempo, nella suggestiva cornice di Gerusalemme. Un rosa che si sovrappone all’iride di campione del mondo della specialità.
L’ordine d’arrivo che, nella circostanza, è anche la classifica generale, pone in evidenza le precipue valenze degli specialisti dello sforzo solitario con due fra i favoriti che hanno pagato dazio con le conseguenze riportate nelle cadute in cui sono incorsi durante la ricognizione del percorso: Chris Froome e Miguel Angel Lopez. Altri pretendenti alla vittoria finale sono già nella condizione di dovere recuperare.

La seconda tappa del Giro d’Italia – la prima in linea – prende l’avvio da Haifa e pone il traguardo a Tel Aviv.
Il profilo altimetrico dolcemente ondulato e la distanza non proibitiva situano questa prima frazione in linea del Giro d’Italia n. 101 fra quelle che dovrebbero appartenere alla dotazione delle ruote veloci del gruppo.

HAIFA
Haifa, o Caifa in ebraico, dal nome forse del sommo sacerdote a capo, secondo una non chiarissima tradizione evangelica, del sinedrio (assemblea legislativa) dal 18 al 36 d.C., è una città di circa 270.000 abitanti, nel nord del paese, affacciata sulla baia omonima del mar Mediterraneo. E’ ora un importante porto marittimo e un rilevante centro industriale. Un detto israeliano recita “a Gerusalemme si prega, a Tel Aviv ci si diverte e ad Haifa si lavora”.
La città sorge ai piedi del monte Carmelo, la cui cima è collegata al centro da una moderna metropolitana, in un’ampia baia naturale costellata da belle spiagge nella regione dell’Alta Galilea. E’ definita anche la “capitale del nord”, è la terza città in ordine di grandezza. Per la sua conformazione e posizione è definita pure “la San Francisco di Israele” ed è caratterizzata da suggestivi panorami con vivace vita notturna e dovizia di proposte anche in tema eno-gastronomico.
Fra i motivi d’interesse spicca la bellezza dei giardini Bahà’i, dichiarati patrimonio mondiale dell’Unesco nel 2008 come riconoscimento del loro valore e come luogo sacro dei seguaci della fede Bahà’i, dal nome del fondatore della religione abramitica monoteista del XIX secolo   L’espansione urbanistica dei tempi più recenti ha in pratica inglobato il Monte Carmelo nell’abitato di Haifa e qui si trova l’università cittadina. E’ connotata da una lunga storia che ha seguito quella d’Israele, con importanti sacrari religiosi. Accanto alla connotazione industriale, la città presenta molteplici attività che la propongono quale primario polo culturale del nord d’Israele ripartite fra teatro, musica, arti figurative e visive con eventi e protagonisti di prima rilevanza anche a livello internazionale. In primo piano figurano il Museo della scienza e della tecnologia Madatech, il Museo Nazionale della scienza di Israele, il Museo delle arti di Haifa.

ACRES
La partenza, dopo il passaggio dal sobborgo di Kiryat Bialik, costeggiando l’ampio golfo, propone il traguardo volante ad Acres, nella punta all’estremità settentrionale del golfo di Haifa.  E’ un centro, conosciuto anche come Acri o San Giovanni d’Acri, di lunghissima e movimentatissima storia attraverso i secoli. La Città Vecchia, con i suoi vari siti legati alle Crociate, ai Templari e altri vari eventi e siti storici, religiosi e monumentali, è patrimonio dell’umanità Unesco.

ZIKHRON YA'AQOV
Da qui l’itinerario, sempre in pianura, punta verso l’interno, orientandosi verso sud,
nel territorio della Galilea, definita anche come, per similitudine di paesaggi, “la Toscana d’Israele”, passando per le località di Ahihud, posta a una decina di chilometri da Akko, e raggiungere la zona del rifornimento fisso, percorrendo strade ampie che riportano verso la costa, a sud di Haifa, e giungere così al GPM di 4^ cat., quota m. 162, di Zikhron Ya’aqov. Il nome significa “ricordo di Giacobbe” e la località fu il primo insediamento ebraico nella zona, fondata nel 1882 dal barone Edmond James de Rothschild in onore di suo padre Giacobbe. Segue l’altro traguardo volante di Caesarea, giusto a metà strada fra Haifa e Tel Aviv. E’ un’antica città costruita  da Erode il Grande fra il 25 e il 13 a.C. che fu centro amministrativo della provincia di Giudea dell’impero romano e poi capitale della provincia bizantina distinta da varie testimonianze archeologiche come l’anfiteatro e l’acquedotto romano, attorno a un porto a quei tempi assai importante. Il parco nazionale di Cesarea Marittima, eretto nei pressi delle rovine della città antica, risale al 1952 quando fu realizzata la parte nuova. Nelle vicinanze si ritrova l’insediamento di un’importante e grossa società che opera nel compartimento di produzione e commercializzazione di superfici in quarzo di rilievo internazionale. Cesarea è sede anche di un’eccellenza, ossia un parco archeologico subacqueo, dove è possibile scoprire reperti medievali e romani attraverso esperienze di snorkeling e subacquea.

KFAR MONASH
Il tracciato prevede la percorrenza di una strada all’interno con il passaggio da Kfar Monash, località nota in area naturale protetta per ambiente, flora e fauna di particolare valore. E’ in questo insediamento di tipo agricolo e cooperativo, definito “moshav” in ebraico, situato nella parte settentrionale della pianura di Sharon, regione densamente popolata, dove nel 1962 fu ritrovato dall’agricoltore Zvi Yizhar un autentico tesoro archeologico di vari oggetti metallici riconducibili alla prima età del bronzo, ossia il terzo millennio a.C. e noto come Kfar Monash Hoard.
In costanza di pianura si prosegue, sempre con rotta a sud, in rigoglioso panorama agricolo soprattutto, passando per la località di Hadarim Interchange, raggiungere la popolosa città Kfar Saba, quasi 90.000 abitanti, che significa “il villaggio dei nonni”. La città è sorta, nella sua struttura attuale, nel 1903 e nel suo sviluppo ha superato varie vicissitudini. Ora, quasi a dispetto del nome originario, gli abitanti della città sono per quasi due terzi di età inferiore ai 40 anni e con prevalenza del gentil sesso. E’ un centro caratterizzato da varia e vivace attività in diversi settori, economicamente molto attiva anche per la recente scoperta di giacimenti petroliferi ma che conserva memorie e testimonianze dei suoi costumi e del suo crescere nel tempo.

TEL AVIV
Si entra quindi nell’ambito di Tel Aviv, attraversando lo storico ed estesissimo – circa 3.500 ettari - parco urbano dello Yarkon Park con prati, impianti sportivi, giardini botanici, parco acquatico, voliera, sale per intrattenimenti e un lago. Il parco propone il nome dell’omonimo fiume che lo tocca, aperto al pubblico dal 1973. Allora il parco era chiamato Ganei Yehoshua. Si passa per l’importante arteria di traffico di Ibn Gabirol Street che ricorda un poeta e filosofo medievale e quindi l’ampio Rothschild boulevard per raggiungere il traguardo posto nel cuore della città, in una cornice di grande effetto architettonico, spettacolare, nella zona del mare, con prevedibile volata di gruppo.

Tel Aviv, traducibile come “collina della primavera”, è sulla costa del mar Mediterraneo, costellata di splendide spiagge, alla foce del fiume Yarkon. E’ al centro dell’area metropolitana più estesa e popolosa di Israele, conosciuta come “Gush Dan” con importanti e popolose città con un totale di circa 4 milioni di abitanti. Tel Aviv è stata fondata nel 1909 e ha conosciuto un costante, elevatissimo, incremento topografico e demografico, ampliandosi verso nord, lungo il mare e pure verso l’interno. Nel 1950 ha inglobato Giaffa, antica e suggestiva città portuale, famosa per pregiati agrumi, in special modo pompelmi e arance. Ora la conurbazione conta circa 900.000 abitanti, in costante crescita.

E’ la seconda città d’Israele ed è caratterizzata da una moderna struttura con pregevoli testimonianze architettoniche in stile Bauhaus che, oltre alla definizione di “città bianca” le hanno valso il riconoscimento di patrimonio dell’umanità Unesco nel 2004. Progettata con intendimenti di “città-giardino”, è stata arricchita da oltre 4.000 edifici in stile Bauhaus, la più elevata concentrazione in materia al mondo, detto anche International Style, secondo i principi del Movimento Moderno che ha caratterizzato l’architettura e il design mondiali fra le due guerre. Operarono al progetto e alla realizzazione, soprattutto negli anni trenta, famosi architetti tedeschi ebrei immigrati dopo la salita al potere in Germania del nazionalsocialismo.

E’ punto nodale della rete stradale israeliana e nei dintorni ci sono importanti poli tecnologici di ricerca avanzata e attività high-tec.
La straordinaria, intensa vivacità di Tel Aviv, certificata da molti riconoscimenti internazionali, si esprime con un’articolata serie d’iniziative culturali e di spettacolo, praticamente a ciclo continuo, proponendo giorni e notti all’insegna del divertimento o del relax, a seconda dei gusti personali, con locali di vario tipo disseminati lungo i 14 chilometri dello splendido lungomare con estese spiagge.  Diverse gallerie d’arte e boutique offrono agli appassionati del genere interessanti prospettive.

Carmel Market con la sua colorata sequenza di bancarelle che vendono spezie, fiori, pesce fresco, frutta e verdura è molto frequentato
, così come il quartiere degli artisti nel centro dell’antica città ottomana di Giaffa, con tipici edifici e pregevole vista, con molti atelier di lavorazioni artigianali.
Per ogni tipo di cucina, anche con gustose specialità locali eno-gastronomiche israeliane, non c’è che l’imbarazzo della scelta, soprattutto la sera, nel quartiere di Neve Tzedek, con speciale riguardo per la cucina vegetariana che la indicano fra le migliori, se non la migliore, città “vegan friendly” del mondo.
Tra i musei più interessanti ci sono quello della Ceramica, del Vetro, dell’Arte, della Diaspora e quello della Tecnologia.
Di grande importanza è l’Università e le numerose sinagoghe che sorgono a Tel Aviv. Le presenze turistiche confermano sempre, anche con il sintetico ma eloquente linguaggio dei numeri, il costante gradimento di Tel Aviv quale ambita meta del turismo internazionale.
E’ una città cui si attribuiscono vari record con alcune fra le più note spiagge del Vicino Oriente e oltre trecento giorni di sole per anno, con popolazione giovanissima per una media d’età di 32 anni e grandi libertà in tutti i settori dei modi di vita e del costume, in vasti campi e settori.

E’ definita anche “start up city” per l’eccellente movimento di diverse iniziative in vari settori, quello scientifico in particolare, soprattutto al TAU (Tel Aviv University) e al vicino centro Weizmann di Rechovot, località a una ventina di chilometri dalla città, che riserva grandissimo spazio alla ricerca.

Giuseppe Figini
(dal Tv Roadbook del Giro d'Italia)

Per seguire la cronaca diretta della corsa a partire dalle 12.30 CLICCA QUI
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