Le interviste. Di Luca: e adesso pensiamo ad Oropa...

| 24/05/2007 | 00:00
Danilo Di Luca si riveste di rosa: «È stata una bella tappa, sono molto contento di come sono andate le cose. Ho gestito bene la fuga, ho fatto un bel lavoro in salita. Lo scatto in vetta all’Izoard? Una scelta mia per cominciare ad affrontare la discesa senza problemi: sapevo che era tortuosa, specialmente nella prima parte, e l’ho affrontata piano. Sono decisamente contento.E adesso è ora di pensare ad Oropa... Il momento più difficile? Sul Colle dell’Agnello perché Piepoli andava veramente fortissimo: in pratica per gran parte della gara ha fatto tutto lui. È stato veramente forte». Stefano Garzelli da parte sua commenta: «L’Izoard rimane una salita eccezionale, penso di essermi difeso molto bene, anche in considerazione del fatto che in un paio di occasioni ho dovuto fare i conti con i crampi. Ma penso di essere andato bene. Di Luca? In questo momento è il più forte: credo che domani provi a fare ancora la differenza per poi difendersi sulle Tre Cime e sullo Zoncolan». Gilberto Simoni si difende: «Oggi di Luca è andato veramente forte, direi che era quasi imbattibile. Lo abbiamo attaccato in tutti i modi, soprattutto col forcing straordinario di Leonardo Piepoli che, anche oggi, ha fatto una grandissima selezione. Schleck mi ha davvero sorpreso, così come non mi aspettavo che Mazzoleni tenesse fino alla fine. Sono contento della mia corsa, perché oggi ho dimostrato di esserci, malgrado l’età. Certo, l’Izoard si è dimostrata la “solita” montagna, in cui non è mai facile fare selezione. La cronoscalata di domani? La farò a tutta, come al solito. Il percorso lo conosco bene, non c’è bisogno di alcuna ricognizione». Riccardo Riccò racconta la sua giornata: «Ho avuto una crisi sul Colle dell’Agnello, ero quasi ingolfato. Forse un calo improvviso di zuccheri. Ma sull’Izoard sono andato come un treno e, infatti, ho recuperato tanti secondi, arrivando al traguardo con due minuti e mezzo. Bravo Simoni, che oggi meritava il successo. Per me il Giro è ancora lungo, le occasioni per riprovarci non mancheranno». Infine ecco Leonardo Piepoli: «Ho dato tutto e poi sono andato in crisi. Mi sono piantato all’improvviso, ma sono contento che il mio lavoro sia servito, se non altro, a fare un po’ di selezione. Oggi, a parte qualche eccezione, gli uomini di classifica hanno tenuto, ma il bello deve ancora venire e noi, di sicuro, ci riproveremo».
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