BAHRAIN MERIDA, TANTE STELLE PER L'AMSTEL

PROFESSIONISTI | 13/04/2018 | 15:24
Un nuovo finale per la 53a edizione della Amstel Gold Race con il suo labirinto infinito di strade di campagna strette e tortuose. Non sarà solo il Cauberg a decidere le sorti della corsa: dopo l’ultimo scollinamento, infatti, il gruppo dovrà affrontare il Geulhemmerberg, quindi una discesa molto stretta ed infine il Bemelerberg prima di raggiungere il traguardo.

«È un finale più complicato - spiega il direttore sportivo Rik Verbrugghe - la strada è molto stretta e sicuramente chi passa per primo sul Cauberg proverà ad attaccare immediatamente in discesa, per il resto mi aspetto la solita competizione molto stressante in una gara che considero un mix tra la Ronde e la Liegi: non c’è pavé, ma le salite sono più lunghe e difficili».

«Abbiamo una squadra molto competitiva - aggiunge - con Vincenzo Nibali e i fratelli Gorka e Ion Izagirre senza dimenticare Sonny Colbrelli ed Enrico Gasparotto: noi del Team Bahrain Merida abbiamo più soluzioni e vedremo durante la gara come sarà meglio muoversi».

Anche Enrico Gasparotto, due volte vincitore nel 2012 e nel 2016, si sente pronto: «Mi aspetto la solita gara molto aperta, quest'anno il Cauberg è molto più vicino al traguardo e la presenza di Peter Sagan si farà sentire in gara. La Freccia del Brabante mi ha confermato che sono in buona forma e che il lavoro svolto durante i 13 giorni di allenamento al Teide ha già dato buoni risultati».

Fiducioso anche Sonny Colbrelli: «Ci sono tutti gli ingredienti per fare una buona Amstel: il morale è alto, la forma è in crescita e abbiamo una grande squadra. Sono convinto che la gara si infiammerà negli ultimi 50 km e noi ci faremo trovare pronti».
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