PADRE E FIGLIO TRIVENETO, PIÙ FORTI DELLA PIOGGIA

INIZIATIVE | 19/03/2018 | 07:55
Batte anche la pioggia la “Padre & Figlio Triveneto”, manifestazione  promozionale dedicata a bambini e ragazzi dai 7 ai 16 anni, insieme a un adulto, andata in scena domenica 18 marzo a Jesolo (Venezia). Sono state infatti 215 le coppie, formate da un genitore e un figlio, che si sono sfidate a cronometro lungo il tracciato di 3,2 chilometri, completamente chiuso al traffico, ricavato al Parco Grifone. In più, ci sono stati 41 concorrenti individuali (genitori). Una partecipazione in linea con quella dello scorso anno e che avrebbe potuto essere maggiore se il tempo non fosse stato poco amico. In ogni caso, una bella manifestazione, fatta di divertimento, impegno, incontro tra le generazioni. E, soprattutto, fatta di solidarietà e attenzione agli altri. 

L’evento proposto dal Team 1971 (società che si è formata nel 2017 e che è composta da ex ciclisti del Triveneto nati appunto nel 1971), e da Cycling for Life (società padovana costituita da appassionati che pedalano per raccogliere fondi in favore dei bambini affetti da malattie rare), andrà infatti ad Adele, una bambina affetta da una malattia rara come la Sma, e al Girotondo – struttura per disabili di Jesolo (www.ilgirotondocafornera.com).


La “Padre & Figlio Triveneto” è stata nobilitata dalla presenza di ben quattro campioni del mondo: Moreno Argentin (iridato a Colorado Springs nel 1986), già presente lo scorso anno, Giuseppe Palumbo (iridato Juniores ’92 e ’93, ora direttore sportivo di una società giovanile) e Alessandro Ballan. L’ex corridore trevigiano, campione del mondo a Varese nel 2008, e vincitore del Giro delle Fiandre 2007, ha gareggiato insieme alle figlie. Con Ballan, Palumbo e Argentin anche Ivan Ravaioli, campione del mondo Red Hook Criterium 2015 (il "ciclismo urbano", con bicicletta a scatto fisso).


«Una bellissima esperienza questa “Padre & Figlio Triveneto”» commenta Alessandro Ballan. «Ho corso insieme alle mie figlie, Azzurra,di 10 anni, e Stella, di 13. Si sono avvicinate al ciclismo solo da pochi mesi e questa era la loro prima uscita ufficiale. Da papà dico a tutti i ragazzi e anche ai loro genitori che il ciclismo per i giovanissimi deve essere quello vissuto oggi: divertimento e voglia di stare insieme. Le preoccupazioni per il risultato devono venire solo dopo».

«Ci siamo confermati un bel team e vogliamo continuare su questa strada» affermano Marino Ongarato e Paolo Squizzato, rispettivamente presidente del Team 71 e presidente di Cycling for Life. «Il brutto tempo non ha aiutato la partecipazione ma siamo in linea con lo scorso anno e aver superato le 200 coppie è un gran risultato. È stata una bella giornata di sport e di amicizia, per la quale dobbiamo ringraziare tutti i partecipanti, tutti i volontari che si sono resi disponibili, oltre una cinquantina, e le aziende che ci sono state vicino. Un grazie, in particolare, va poi al Comune di Jesolo che come lo scorso anno ci ha fornito una collaborazione preziosa».

Per quanto riguarda le note agonistiche, i più veloci delle diverse categorie (viene indicato solo il nome de figlio) sono stati: Gerardo Artusato (Allievi), Irene Affolati (Allieve), Sebastiano Danieli (Esordienti 1), Filippo Mason (Esordienti 2), Livielle  Ongarato (Esordienti femminile), Federico Ursella (G1 maschile), Amalia Campana (G1 femminile), Erik Magagnotti (G2 maschile), Martina Giacon (G2 femminile), Ludovico Affini (G3 maschile), Emma Zoe Tonanni (G3 femminile), Nicola Padovan (G4 maschile), Clarissa Laghi (G4 femminile), Kevin Ravaioli (G5 maschile), Francesca Genna (G5 femminile), Filippo Cettolin (G6 maschile), Anna Testolina (G6 femminile), Thomas Fantin (Over), Daniele Campaci (Special). La crono individuale per i genitori ha visto il miglior tempo di Andrea Sclisizzi.

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