SALUTE | 13/02/2018 | 07:12 52 anni, una vita dedicata allo sport, nato a Roma ma residente a Pistoia, il dottor Edoardo Cantilena è forse la persona più qualificata per commentare la bufera doping che ancora una volta sta devastando il ciclismo italiano. Cantilena è uno specialista di medicina dello sport e riveste il gratificante ruolo di medico delle nazionali italiane di ciclismo, oltre ad essere il medico ufficiale del team di categoria Continental Amore & Vita-Prodir, gestito da Ivano e Cristian Fanini.
Dottore, qual è stata la sua reazione al ciclone che ha coinvolto il club dilettantistico Altopack? «Una notizia terribile che ancora una volta ha dimostrato, purtroppo, come il ciclismo sembri cimentarsi nel gioco dell'oca: un passo avanti e due indietro. Quando si ritiene di essere sulla strada giusta per superare i problemi del passato, ecco che si manifesta un nuovo bubbone purulento».
Lo staff societario e tecnico di questo team sta subendo delle conseguenze molto pesanti: cosa può dirci dei giovani ciclisti che sembrano essere usati come cavie? «È una situazione agghiacciante, sia loro che anche molti appartenenti alle categorie amatoriali non capiscono che si stanno uccidendo lentamente, che stanno andando incontro ad una morte pressoché certa se continueranno ad assumere certe sostanze. Probabilmente si ritiene che le conseguenze non saranno così gravi, ma è uno sbaglio fatale. Diciamo che negli anni '70, con il doping degli stimolanti le conseguenze nefaste si toccavano subito, cito come esempio la morte di Tommy Simpson sul Mont Ventoux, al Tour de France. Oggi invece si usano senza nessun criterio sostanze ormonali che sicuramente nel lungo termine avranno degli effetti letali, eppure si continua assurdamente su questa strada. Uso un'altra similitudine: questi ragazzi sono un po' come i salmoni che risalgono la corrente del fiume non sapendo di andare verso la loro fine».
Il team coinvolto presenta stretti legami con la Toscana: è soltanto un caso? «Non credo che in Toscana esista la Cupola del doping, diciamo che nella nostra regione, per tradizione e grandi capacità organizzative, da sempre confluiscono atleti e tecnici provenienti da tutta Italia e il nostro movimento ciclistico è sicuramente tra i più importanti. Quì da noi vengono un po' tutti a fare esperienza o altro ed ecco perché certe pratiche deprecabili hanno ormai attecchito anche in Toscana».
Cosa si può fare per porre rimedio a questa situazione? «Si deve continuare ad operare su più fronti, per combattere la mentalità – degli atleti e di chi li dirige – di coloro che cercano scorciatoie per ottenere risultati ad ogni costo. In Italia si abusa di farmaci, di integratori ma io sono convinto, sulla base delle mie esperienze professionali, che con un'alimentazione appropriata si potrebbe eliminare il 99% degli integratori, spesso propedeutici per il doping e sintomo di grande insicurezza nelle prestazioni degli atleti. Il prezioso lavoro delle Forze dell'Ordine deve proseguire senza guardare in faccia a nessuno, così come bisogna aumentare l'efficacia dei controlli antidoping nello sport. Tuttavia l'arma vincente potrebbe risultare il recupero di una vera cultura sportiva nelle famiglie, il convincersi che lavorare sodo paga sempre, nello sport e nella vita: la parte sana dello sport non deve arrendersi di fronte a vicende tristi come questa».
Alessandro Bellettini, romagnolo del Pedale Azzurro Rinascita, è il nuovo campione italiano della categoria Esordienti 1° anno. Bellissimo lo sprint con il quale ha regolato un gruppo folto di una ventina di elementi che si è fprmato nel finale. in...
La Cina è evidentemente una terra che deve portar bene a Manuel Peñalver, a segno oggi per la seconda volta in carriera (la prima da professionista) nella tappa inaugurale del Tour of Magnificient Qinghai sette anni dopo il suo...
Si apre nel segno di Manuel Peñalver il Tour of Magnificent Qinghai 2025. Sul traguardo del circuito cittadino di Xining, lo spagnolo della Polti-VisitMalta ha fatto valere tutta la propria potenza e al termine di uno sprint molto tirato...
Il recente campionato italiano élite sembra essere stata l’occasione per accorgersi che il nostro ciclismo nazionale è “nudo”. Ma la cosa ancora più grave è che se avesse vinto Ganna o Milan tutto questo putiferio di recriminazioni e denunce non...
È Marlen Reusser la favorita per la vittoria del Giro d’Italia? Il nome dell’elvetica è quello che sta rimbalzando maggiormente tra gli addetti ai lavori, ce lo aveva detto ieri Elisa Longo Borghini e molte altre ragazze del gruppo ci...
Patrick Lefevere conosce bene il Tour de France e conosce alla perfezione anche la Soudal-Quick Step: lui immaginava che in corsa ci sarebbero stati dei problemi. «Sono preoccupato per i primi giorni del Tour – ha detto Lefevere nella sua rubrica...
Scatta con una cronometro individuale interamente cittadina il Giro d'Italia Women 2025. È Bergamo ad ospitare la prima tappa della corsa rosa: partenza da Chorus Life per una prima parte su strade larghe e rettilinee intervallate da inversioni di marcia...
È stata una tappa d'apertura da dimenticare per la Soudal-Quick Step, che a Lille non ha visto i suoi corridori nel gruppo dei migliori. Merlier doveva essere in testa per la volata e non si fatto vedere e Remco Evenepoel,...
A distanza di circa un mese dalla scomparsa, nella sua Milano, dove era nato il 7 ottobre 1950, di Marcello Doniselli desideriamo ricordare la sua figura. È un nome di conosciuto e di lungo rilievo nel settore produttivo delle due...
Ci sono tutti i presupposti perché la maglia gialla cambi già oggi di proprietario. La seconda tappa della corsa, infatti, promette scintille: la Lauwin-Planque - Boulogne-sur-Mer misura 209, 1 km e sarà vissuta sul filo dei nervi. per seguire il...
Se sei giá nostro utente esegui il login altrimenti registrati.