L'ORA DEL PASTO. LA SAETTA DELLA PISTA

STORIA | 12/02/2018 | 08:36
Raduno della Nazionale italiana prima dell’Olimpiade di Londra 1948. Giovanni Proietti, il commissario tecnico, ha ancora un dubbio: chi far correre nel chilometro da fermo, se Gino Guerra, mantovano, figlio della Locomotiva Umana, o Anselmo Morandi, lodigiano di Secugnago, accreditato di tempi migliori. Ma la notte prima della selezione, ladri di biciclette penetrano nel magazzino e rubano due gioielli. Strano, ma vero, le due biciclette da pista di Morandi.

Ma una bici da pista non è solo un telaio, due ruote e il manubrio. Una bici da pista è un ritratto d’artista, è un frac su misura, è una seconda pelle. Morandi non si arrende, trova quello che può, compie la sua prova e batte nettamente Guerra. Il posto in Nazionale e all’Olimpiade è suo. Sarà la prima Olimpiade del secondo dopoguerra, l’Olimpiade della speranza, della rinascita, della vita. Il tempio del ciclismo su pista è un anello asfaltato di 450 metri con una inclinazione di 30 gradi, a Herne Hill, a sud di Londra. L’appuntamento ad arcobaleno è fissato per l’11 agosto.

Morandi ha 25 anni. A 18 si è laureato campione italiano allievi nella velocità, a 22 campione mondiale universitario sempre nella velocità. All’Olimpiade di Londra è il favorito: nessuno può vantare gli stessi tempi (valutati intorno a 1’10”) nel chilometro da fermo, e forse solo il campione francese Jacques Dupont potrebbe dimostrarsi più forte. E’, quella del chilometro da fermo, la prima competizione. I corridori arrivano al velodromo in anticipo, per prepararsi mentalmente e fisicamente all’impegno. Tutte le squadre nazionali, con i titolari e le riserve, i dirigenti e gli accompagnatori, e le biciclette.

Stavolta la bicicletta c’è. Morandi si cambia, si riscalda, si concentra. La maglia di seta, i calzoncini elasticizzati, il casco a strisce di gomma, gli occhiali. E’ pronto. Ma a poco dall’inizio della gara piomba negli spogliatoi il massaggiatore della Nazionale. “Anselmo!”, grida. E’ stravolto. “Aspetta!”, aggiunge. E’ sconvolto. Quando ritrova fiato e parole, spiega: “Mi hanno dato il compito ingrato che non correrai”. Più che imbarazzato, è dispiaciuto. Al posto di Morandi correrà Gino Guerra.

Il resto sarà non una rivincita, ma il trionfo della lealtà, della generosità, dunque della sportività. Il primo gesto di Morandi è andare in pista, non per protestare contro la decisione di Proietti ma per tenere la sella di Gino Guerra (poi nono in 1’17”1, a 3”5 dall’oro di Dupont) alla partenza. Il secondo gesto è stabilire il primato mondiale, di ritorno a Milano, al Vigorelli, con 1’10”1/5 (ma due cronometristi si fermano a 1’10” netti, e perdipiù un problema burocratico impedisce l’omologazione del record). Con quel tempo, commentano nelle osterie del paese, l’Anselmo avrebbe vinto la medaglia d’oro olimpica “cun ‘na gamba sula”.

Lo chiamavano “La saetta della pista”, e così si intitola il fumetto che Alessandro Colonna (testi, disegni, copertina, impaginazione, e molta passione) ha dedicato ad Anselmo Morandi. E’ un libriccino pubblicato già nel 2016, ma ingiustamente soffocato dal tanto altro, dal troppo altro, dall’inutile altro. Invece qui c’è ricchezza: la storia, i dialoghi, il tratto, e poi i colpi di scena e i colpi di pista, e poi i brividi e le emozioni, e poi la morale e il lieto fine, perché Morandi ha insegnato come stare al mondo. Oltre all’opera di Colonna (autore pure del più recente fumetto su un altro lodigiano, il pilota di Formula 1 Eugenio Castellotti), anche una citazione di Gianni Brera, una prefazione di Francesco Dionigi, la biografia di Anselmo Morandi e quella dell’altra saetta della pista, il fratello maggiore Renato (scritta ancora da Dionigi), una commovente e illuminante lettera – da partigiano - scritta da Renato ad Anselmo, due vignette d’artista e infine riproduzioni di fotografie e titoli di giornali, dalla Gazzetta dello Sport all’Equipe. Proprio l’Equipe che, il giorno dopo quel chilometro da fermo olimpico a Londra, graziata dall’assenza di Morandi e beneficiata dell’oro di Dupont, titolò: “Grazie Italia”.
 
PS Alcune copie del fumetto sono ancora disponibili: per informazioni, alessandro@studiocolonna.net

Marco Pastonesi
Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Tappa e maglia per Isaac Del Toro sempre più padrone del Giro d'Austria. Terzo successo di fila per il messicano della UAE Team Emirates-XRG che nella Innsbruck-Kuhtai non ha problemi a regolare l'irlandese Archie Ryan (EF Education-EasyPost), secondo a 4",...


Era la tappa più attesa da tutti ed oggi Elisa Longo Borghini ha confezionato una vera e propria impresa ribaltando il Giro e prendendo la maglia rosa. Non è arrivata la vittoria, strappata via da Sarah Gigante, la più forte...


Un'occasione per ritrovarsi e condividere una volta di più la passione per la bicicletta, il territorio e la buona tavola. È il 14° Omva LMM Tour, manifestazione nata nel ricordo di Giuseppe Manenti: non ci sono premi, non c'è traguardo,...


Continua a regalare sorprese il Tour of Magnificent Qinghai. Come già successo in alcune delle frazioni precedenti, anche nella penultima tappa con arrivo ad Haiyan ha trionfato un nome quasi impronosticabile visto che ad alzare le braccia al cielo...


Il Tour de France, che ha di nuovo Tadej Pogacar in maglia gialla, volge la prua verso est e lascia la Bretagna con la tappa numero 8, la Saint-Méen-Le-Grand - Laval Espace Mayenne di 171, 4 km. per seguire il...


Raffica di numeri, statistiche e spunti di riflessione dalla settima tappa del Tour de France. 13: POGACAR 10-3 VINGEGAARDPer la tredicesima volta, Pogacar e Vingegaard hanno concluso primo e secondo in una tappa del Tour (in entrambi gli ordini). Estendono...


La tappa regina dell’edizione 2025 - la Fermignano – Monte Nerone  di 150 km - è anche la più lunga di quelle in programma e sicuramente chiamerà a raccolta le scalatrici e tutte le donne di classifica. per seguire il...


Si è concluso l’appuntamento estivo sui pedali con il Trofeo Antonietto Rancilio 2025 con la gara che ha visto impegnate le ragazze Elite e Juniores. Tra le formazioni presenti: Be Pink Bongiovanni,  Biesse Carrera, Born to Zhiraf BTC, Isolmant Premac Vittoria,  Horizons Cycling...


Tra le rivelazioni di questo Tour de France c’è Kevin Vauquelin, il ventiquattrenne del team Arkea – B&B Hotels, che da qualche giorno ha preso possesso del terzo posto nella classifica generale, alle spalle di Pogacar ed Evenepoel. Nato in...


Poco più di due settimane fa Federica Venturelli è diventata campionessa italiana a cronometro nella categoria under 23 e qualche giorno più tardi per festeggiare si è goduta un regalo davvero speciale: il concerto degli Eugenio in Via di Gioia....


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024