PROFESSIONISTI | 31/01/2018 | 09:45 E'
Federico Zurlo, giovane professionista del ciclismo italiano, il
giovane investito l'altro giorno sulla strada che collega Bassano a
Rosà. Zurlo, professionista dal 2015, originario di Cittadella ma da
tempo residente a Rosà, ha corso in passato con la Zalf, la Uhc (Usa),
la Lampre Merida e la Uae (Abu Dhabi). Quest'anno è stato ingaggiato
dalla Ms Tina Focus, con cui è appena rientrato da un lungo ritiro di
preparazione a Pescara. L'11 febbraio avrebbe dovuto disputare la prima
corsa dell'anno al Trofeo Laigueglia, per il quale si stava allenato con
molto scrupolo.
L'incidente di via Capino Alessio, dove è stato
travolto da un'utilitaria che non gli avrebbe dato la precedenza, lo
costringerà invece a saltare l'appuntamento. In seguito allo schianto,
infatti, l'atleta ha subìto un trauma cranico con un piccolo ematoma,
una forte botta al volto, e ha pure perso un dente. Al San Bassiano lo
trattengono in osservazione. E' ricoverato nel reparto di
neurochirurgia. Federico però è ottimista, perché non ha riportato
lesioni gravi: «La squadra non ha ancora comunicato nulla ma - spiega
dal letto di ospedale - se anche mi dimettessero fra alcuni giorni, non
potendomi allenare non farei il Laigueglia. L'assenza di fratture mi
rende comunque fiducioso di poter rientrare per le corse nelle settimane
successive».
L'incidente è accaduto mentre Zurlo stava iniziando un
allenamento. Era da solo. Non è la prima volta che Federico finisce in
ospedale per gli incerti del mestiere. Il 12 giugno 2013, da under 23,
al circuito in notturna di Brugnera (Pordenone) era finito addosso a una
transenna prima della volata e aveva riportato lesioni a due vertebre,
una microfrattura allo zigomo, una frattura al torace e altre contusioni
minori. L'anno successivo al 38° Trofeo Balestra, sempre per
dilettanti, era caduto e si era rotto una clavicola. Alla Milano-Sanremo
del 2016 era finito addosso a un'auto parcheggiata lungo la strada,
rimediando una contusione a una spalla. E non è finita qui. Alla
Parigi-Roubaix dello stesso anno la sua gara è terminata quando
mancavano 130 chilometri all'arrivo, praticamente a metà strada. Il
giovane corridore, unico vicentino al via della competizione, era
rimasto coinvolto in una caduta nel settore di pavé di Capelle ed è
stato costretto al ritiro. Certo, però, si tratta del primo incidente
avvenuto in allenamento per colpa di un'auto che non avrebbe rispettato
la precedenza. Nelle giovanili Federico Zurlo è stato campione italiano
di ciclocross. Ha vinto molto da dilettante, con la Zalf. Da
professionista, nel 2016 ha vinto una tappa del Tour of Qinghai Lake in
Cina e si è classificato secondo nella classifica Gpm della
Tirreno-Adriatico. Ora l'atleta ce la sta mettendo tutta per rimettersi
nel minor tempo possibile, e considerata la sua grinta c'è da
scommettere che ce la farà.
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