PROFESSIONISTI | 24/12/2017 | 07:57 La famiglia Pellizotti è pronta per le feste. Con la piccola Mia, nata alla vigilia della tappa del Giro d’Italia di quest’anno con arrivo a Peschici, lo stesso traguardo in sul quale papà Franco vinse nel 2006, la nutrita pattuglia dello scalatore friuliano ha più di un motivo per brindare.
«Oggi e domani starò con i miei genitori e la famiglia - ci racconta il Pelli. - Il mio compito a casa in questo periodo è tirare fuori l’albero, montarlo e mettergli le luci, per le decorazioni ci pensano mia moglie Claudia e i bimbi, poi toccherà ancora a me riporlo, ma senza fretta. Ci è capitato di tenerlo in sala fino a febbraio-marzo perché a mio moglie piace, le fa compagnia quando vado via».
Fatti i regali? «Sì, di ritorno dalla Croazia dove si è svolto il primo training camp della Bahrain Merida. Mia moglie è quella che ha le idee, io a lei di solito faccio un pensierino. I regali più importanti arrivano quando non se li aspetta, mi piace sorprenderla. Per quanto riguarda i figli, Giacomo ormai è grandicello, ma Giorgia che ha 9 anni crede ancora a Babbo Natale. Quando la piccolina avrà qualche anno in più vorrei portarli tutti a Rovaniemi, anche per un adulto penso sia bello sognare credendo di poter vedere Santa Claus».
Sotto l’albero Franco non ha mai trovato una bici, ma ricorda come il più bel regalo di sempre la pista delle macchinine ricevuta quando era bambino. «L’abbiamo regalata anche a nostro figlio, è un gioco stupendo perchè coinvolge tutta la famiglia. Se dovessi scrivere una letterina oggi io chiederei un 2018 in salute per me e i miei cari. Mi auguro di disputare una bella stagione e che il ciclismo vada avanti sulla bella strada intrapresa. Il mio anno inizierà alla Valenciana, in Spagna. Dal Tour dell’Oman in poi farò il programma del gruppo di Vincenzo, compreso Tour e Vuelta». E l’ultimo dell’anno dove lo trascorrerà? «Con mia moglie Claudia e i bimbi andremo quattro giorni al Passo San Pellegrino, una montagna che ho scalato un sacco di volte in ritiro in estate e che vedrò con piacere imbiancata. Questa che stiamo per iniziare sarà la mia ultima stagione. Dipenderà un po’ da come andrà, ma il mio contratto prevede un anno solo e non voglio arrivare al giorno in cui andrò piano per appendere la bici al chiodo. L’unica cosa che potrebbe farmi cambiare idea sarebbe se Vincenzo vincesse il campionato del mondo. Affrontare ancora un anno con il compagno di stanza in maglia iridata non sarebbe male».
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