Sarà
un sogno, sarà la magia del ciclismo, sarà solo la visione aulica in
inguaribili nostalgici che lo sport della bicicletta riesce sempre
sapientemente ad alimentare. Sabato 16 settembre a Uscio (Ge) era
in programma una cerimonia per ricordare Nicolò Garaventa (1848
- 1917). Da Uscio era approdato a Genova per fondare, alla fine del XIX
secolo, una nave scuola. Si era assunto il non facile compito di
redimere i giovani sbandati preda e vittime della delinquenza comune.
Gli studenti sono poi passati alla storia con il nome di "Garaventini". A
Uscio è arrivato Fabio Barbieri,
segretario, factotum e storico del Giro dell'Appennino organizzato
dall' U.S. Pontedecimo. Era interessato all'argomento, ma si trattava di
una buona occasione per consegnare al sindaco di Uscio Giuseppe Garbarino la foto scattata a Chiavari, domenica 9 aprile, all'arrivo della corsa.
Il primo cittadino, a sua volta ciclista, aveva premiato
Marco Zamparella (Amore e Vita) in quanto vincitore del Gpm di Uscio. La salita era valida quale
Memorial Giuseppe Cacciatore un
giovane usciese morto pochi mesi prima sulle strade della Toscana in
sella alla sua bicicletta. Uno dei tanti, troppi incidenti, che vedono
vittime i ciclisti. Nel pomeriggio è arrivata la notizia che Zamparella,
inaspettatamente, aveva vinto a Cesenatico il Memorial Pantanti battendo
in volata
Diego Ulissi ed
Egan Bernal.
Che coincidenze, il Memorial Cacciatore, il Memorial Pantani, la voglia
di Zamparella di andare in fuga sulle strade della Liguria e, questa
volta vincente, sulle strade della Romagna. La consegna della foto
di Barbieri a Garbarino, poche ore prima del successo, una sorta di
presagio, una di quelle magie che solo il ciclismo sa regalare.
Massimo Lagomarsino
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