Sulla bacheca dei trofei
di Michele Gazzoli, nella sua casa
di Ospitaletto nel Bresciano, spiccano due maglie di Campione Continentale. I simboli dei trionfi conquistati nell’arco
di due settimane ad Anadia, Portogallo e
a Herning, Danimarca in bicicletta. Ha diciotto anni compiuti Gazzoli si è laureato campione Europeo dell’Eliminazione su
pista e nella gara su strada della categoria Juniores.
“Sono fiero di quello ho fatto, ma io penso al futuro- dice Michele-. Il primo
pensiero è che mancano dieci giorni ai Campionati del Mondo su pista a
Montichiari".
Due titoli di grande prestigioso, ma la
corsa in linea danese rimane il traguardo che Gazzoli ricorderà sempre:
“Ho vinto la corsa più importante della mia carriera, è stato bellissimo,
incredibile. Ho avuto al mio fianco compagni di Nazionale eccezionali, senza di
loro non avrei vinto. Ho urlato di gioia
e dopo aver tagliato il traguardo ho gettato la bici nel prato. Un atto, quest'ultimo, che hanno deifinito
vergognoso, ma è stato istintivo, liberatorio. Ora mi sento meglio, ma ho
passato dei brutti momenti. Ero alle prese con una violenta forma di
mononucleosi, e ho pensato seriamente di smettere. Adesso il sereno è tornato e
sono pronto a rimettermi in gioco".
Michele Gazzoli è di Ospitaletto, il
paese dell'ex pistard-professionista Domenico Perani che tra i dilettanti battè
allo sprint Giuseppe Saronni in una classica della Brianza. Risiede con il
padre Pierangelo (lavora alla Sirti), mamma Marina (casalinga), il fratello
Marco e la sorella Anna che tra le allieve conquistò un titolo tricolore su
pista nella Corsa a Punti. Michele gareggia per la società di Sarezzo Aspiratori Otelli VTFM Baiocchi Carin
Nacanco diretta dall'ex professionista bresciano Giambattista Bardelloni e presieduta dal vulcanico Giancarlo Otelli. L'anno scorso ha
vinto 7 gare (17 nell'ultima stagione tra gli allievi risultando il plurivittorioso
in Italia con l'Oscar TuttoBici), ha corso il mondiale su strada di
Doha in Qatar, europei e mondiali su pista. La passione per il ciclismo gli è
stata trasmessa dal nonno Giovanni che era un buon ciclista, il papà, il
fratello e anche la sorella correvano. Prima
bici a 6 anni, una Lissignoli rossa. Studia all'Istituto Petrarca di
Brescia indirizzo Scienze Umane. Sul futuro Gazzoli non si sbilancia, ma ci tiene a precisare:
"Non ho ancora deciso dove correrò il prossimo anno tra gli Under 23, ma è
questione di una settimana e dirò tutto. Ho diverso offerte che sto vagliando
sia dall''Italia che dall'estero".
da Il Giorno, Danilo Viganò
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