GAZZOLI: "LA BICI NEL PRATO? FELICITA' E LIBERAZIONE"

JUNIORES | 15/08/2017 | 09:33

Sulla bacheca dei trofei di Michele Gazzoli, nella sua casa di Ospitaletto nel Bresciano, spiccano due maglie di Campione Continentale. I simboli dei trionfi conquistati nell’arco di due settimane ad Anadia, Portogallo e a Herning, Danimarca in bicicletta. Ha diciotto anni compiuti Gazzoli si è laureato campione Europeo dell’Eliminazione su pista e nella gara su strada della categoria Juniores.

“Sono fiero di quello ho fatto, ma io penso al futuro- dice Michele-. Il primo pensiero è che mancano dieci giorni ai Campionati del Mondo su pista a Montichiari".

Due titoli di grande prestigioso, ma la corsa in linea danese rimane il traguardo che Gazzoli ricorderà sempre:

“Ho vinto la corsa più importante della mia carriera, è stato bellissimo, incredibile. Ho avuto al mio fianco compagni di Nazionale eccezionali, senza di loro non avrei vinto. Ho urlato di gioia e dopo aver tagliato il traguardo ho gettato la bici nel prato. Un atto, quest'ultimo, che hanno deifinito vergognoso, ma è stato istintivo, liberatorio. Ora mi sento meglio, ma ho passato dei brutti momenti. Ero alle prese con una violenta forma di mononucleosi, e ho pensato seriamente di smettere. Adesso il sereno è tornato e sono pronto a rimettermi in gioco".

Michele Gazzoli è di Ospitaletto, il paese dell'ex pistard-professionista Domenico Perani che tra i dilettanti battè allo sprint Giuseppe Saronni in una classica della Brianza. Risiede con il padre Pierangelo (lavora alla Sirti), mamma Marina (casalinga), il fratello Marco e la sorella Anna che tra le allieve conquistò un titolo tricolore su pista nella Corsa a Punti. Michele gareggia per la società di Sarezzo Aspiratori Otelli VTFM Baiocchi Carin Nacanco diretta dall'ex professionista bresciano Giambattista Bardelloni e presieduta dal vulcanico Giancarlo Otelli. L'anno scorso ha vinto 7 gare (17 nell'ultima stagione tra gli allievi risultando il plurivittorioso in Italia con l'Oscar TuttoBici), ha corso il mondiale su strada di Doha in Qatar, europei e mondiali su pista. La passione per il ciclismo gli è stata trasmessa dal nonno Giovanni che era un buon ciclista, il papà, il fratello e anche la sorella correvano. Prima bici a 6 anni, una Lissignoli rossa. Studia all'Istituto Petrarca di Brescia indirizzo Scienze Umane. Sul futuro Gazzoli non si sbilancia, ma ci tiene a precisare:

"Non ho ancora deciso dove correrò il prossimo anno tra gli Under 23, ma è questione di una settimana e dirò tutto. Ho diverso offerte che sto vagliando sia dall''Italia che dall'estero".


da Il Giorno, Danilo Viganò


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