PROFESSIONISTI | 20/07/2017 | 07:00 Ed eccoci all’ultima battaglia con una “prima volta” eccezionale: mai prima d’ora l’Izoard ha ospitato un arrivo di tappa del Tour de France, mai il giudizio di questo gigante delle Alpi - che ha visto le imprese e le sofferenze dei più grandi ciclisti di tutti i tempi - ha emesso un verdetto tanto inappellabile quanto quello che avremo oggi.
Si parte da Briançon, dove la Grande Boucle ha installato per due giorni il suo quartier generale, e si pedala verso sud per andare ad affrontare al km 60 la prima salita di giornata, la Côte des Demoiselles Coiffées, terza categoria dal nome poetico (la salita delle signorine pettinate) che misura 3,9 km al 5.2%. Poi da Barcelonnette la tappa entra nel vivo salendo il col de Vars, prima categoria, 9,3 km al 7.5% per scollinare a quota 2.103 m. Si scende in picchiata su Guillestre e si imbocca l’Izoard, 14,1 km al 7.3%, ma è una media condizionata dalle prime dolci rampe: gli ultimi 10 chilometri sono sempre oltre il 9 per cento.
Sarà questa salita mitica, con il traguardo posto a 2.360 metri a misurare le energie rimaste ai grandi della generale: anche dopo la tappa di ieri la classifica è rimasta cortissima con Aru - lo sconfitto di giornata - che è ancora a 53 secondi dalla maglia gialla. Tutto può ancora succedere...
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