
Ha messo alle spalle la 17ma edizione della 3Giorni Orobica con la doppia soddisfazione nella sua doppia veste. Patrizio Lussana, direttore di organizzazione della splendida corsa per la categoria Juniores organizzata dal Team 2003 presieduto da Antonio Torri, archivia senza intoppi le quattro difficili giornate di gara sulle sempre intasate strade della Bergamasca e del Bresciano. E lo fa con un immenso sorriso anche sul piano prettamente agonistico della blasonata e difficile corsa avendo festeggiato, da presidente del Team LVF, per la superba affermazione del suo pupillo il piemontese Samuele Rubino. Dunque meglio di così non poteva andare, alla faccia del numero 17...
“Per qualcuno il 17 porta bene, per qualcuno porta male – riflette Lussana -.
Diciamo che a noi ha portato tutto bene sia sotto l'aspetto organizzativo, sia
sotto l'aspetto del team ciclistico. Una grande 3Giorni Orobica non con poche
difficoltà perché quando organizzi certi eventi e vai a toccare strade
trafficate in modo pazzesco, come ad esempio i giri del circuito di Sarezzo
nella terza tappa, era una scommessa riuscirci e ce l'abbiamo fatta. Siamo
arrivati veramente finiti al termine e comincerò tra qualche giorno a godermi
la vittoria di Rubino e dei ragazzi del team e del buon esito della gara.
Questo è l'atto finale, come diciamo sempre, di tutto il lavoro di un anno; ora
prenderemo qualche giorno di ferie e poi inizieremo già a pensare e a muoverci
per l'edizione numero 18”.
E poi devi anche festeggiare la grande
vittoria di Rubino...
“Sono veramente felice che
il Team LVF sia riuscito a vincere per la seconda volta in tre anni la 3Giorni
Orobica con un corridore importante come Rubino. Ma sono da elogiare anche i
quattro compagni di squadra che sono partiti sin da giovedì, nella cronometro a
squadre, alla grande e lo hanno supportato fino alla fine”.
Vincere una corsa così
impegnativa che si dipana su quattro giornate di gara al primo anno in
categoria è pregio di pochissimi. Quello che ci ha impressionato è l'autorità
con la quale Rubino ha vinto la competizione: in tutte le edizioni precedenti
poche volte è successo.
“E' un ragazzo molto umile che pensava alla 3Giorni Orobica già da questo
inverno. Era il suo obiettivo principale ed è arrivato alla partenza preparato,
concentrato; è un ragazzo che corre sempre con la testa sulle spalle e non si
fa mai prendere dal panico. L'abbiamo visto sulle rampe del Passo Maniva dove
diversi avversari hanno tentato più volte di staccarlo: Rubino lasciava un
centinaio di metri di vantaggio e poi rientrava senza affannarsi. Quando
all'ultimo chilometro è partito ancora una volta Zana, stavolta lo ha seguito
immediatamente, poi ai 500 metri dal traguardo ha dato lui la stoccata e ha
vinto alla grande”.
A livello organizzativo qual è stato il
momento più difficile da superare.
“Non c'è un momento più
difficile in particolare in corse a tappe come la nostra. Semmai la difficoltà
maggiore è il primo giorno quando parti che devi mettere in moto tutta la
macchina e sai bene che ci sono sicuramente degli equilibri da trovare.
L'esperienza l'abbiamo e quindi una volta partiti poi si va a tutta. E' andato
tutto bene, abbiamo avuto pochissimi incidenti, è stata una grande 3Giorni
Orobica e sono orgoglioso di averla organizzata insieme ad Antonio Torri e
orgogliosissimo di averla vinto con Rubino”.
Valerio Zeccato
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