I VOTI DI STAGI. FROOME DA INCUBO, ARU DA SOGNO

I VOTI DEL DIRETTORE | 13/07/2017 | 20:12
di Pier Augusto Stagi      -

Fabio ARU. 10. Un giorno per volta, con calma e serenità. Un giorno in maglia gialla, per provare a farne uno ancora e un altro ancora, fino a Parigi. Senza ossessioni, senza stress, ma con la leggerezza di chi sa che quello che vuole e quello che sta facendo. Ma conoscendo Fabio, so anche che lui la pensa così, ma va oltre. Perché Fabio, come tutti i campioni, non si accontenta dell’uovo oggi, rispetto alla gallina domani. Lui vuole tutto. Alla faccia dei galletti.

Romain BARDET. 9. È dall’inizio del Tour che Beppe Martinelli dice che l’uomo da temere di più è proprio il ragazzo dell’Ag2r. È il francese più talentuoso degli ultimi quindici anni, perché non fa le smorfie e nemmeno le linguacce. È il più concreto, il meno plateale, ma il più consapevole della propria forza: per questo è forte e temibile. Per questo va seguito, rincorso e marcato come l’Astana ha fatto a Chambery. Do you remember?

Rigoberto URAN. 7,5. Non ne parla nessuno, ma lui sornione resta lì in agguato. Sbaglia a prendere un rifornimento e gli danno una penalizzazione di 20”. Non ha voluto commentare: acqua in bocca.

Chris FROOME. 4. Sembra un pugile suonato, ad un certo punto barcolla, flette, comincia a zigzagare, per il britannico è una giornata nera, che gli costa la maglia gialla.

Mikel LANDA. 9. La Sky fa quello che vuole, come vuole e quando vuole. Mikel nel finale è semplicemente strepitoso. Pensatela come volete, ma il corridore basco pedala molto più facile del suo capitano e sembra in stato di grazia. È l’uomo in più. È il vero pericolo del team britannico, ma difficilmente gli inglesi cambieranno in corsa le loro strategie. Se così sarà, buon per Aru.
 
George BENNET. 7. Il neozelandese sta facendo un Tour davvero strepitoso. Prova anche il colpo a sorpresa, ma viene stoppato con grande efficacia da Landa. Ma il suo Tour è semplicemente da applausi.

Nairo QUINTANA. 4. Al Giro arriva sul podio, ma non ci incanta. Al Tour il podio non lo vedrà nemmeno. Voleva fare l’accoppiata e riesce a farla: delude da entrambe le parti.

Alberto CONTADOR. 4. Ha classe e una testa da autentico campione, ma le gambe sono quelle che sono. È vero, le cadute l’hanno condizionato e limitato tantissimo, ma quando si cade troppo…

Louis MEINTJES. 6,5. Buona la sua prova. Resta sempre nel vivo della corsa, e alla fine entra nella top ten. Lo aspetto sulle Alpi.

Esteban CHAVES. S.V. Molti si chiedevano: ma c’è Chaves? Sta correndo il Tour. Oggi è stato lo stesso corridore colombiano a spiegare le ragioni del suo momento no. Sta affrontando il Tour de France con la morte nel cuore. Qualche giorno fa, infatti, mentre disputava la terza tappa della corsa, ha perso una grande amica. Diana Casas Jimenez era la fisioterapista dell’Equipo Fundacion Esteban Chaves e si occupava dei muscoli del campione colombiano quando questi rientrava in patria. La giovane, 24 anni, stava partecipando ad una pedalata amatoriale quando, affrontando una curva in discesa, ha perso il controllo della bicicletta e non è riuscita ad evitare l’impatto con una vettura.

Diego ULISSI. 6. Andare in fuga non è assolutamente facile, soprattutto oggi che viaggiano ad oltre 50 all’ora per quasi un ora. Poi il toscano della UAE Emirates riesce a prendere il largo con Cummings (Dimension Data), Gautier (Ag2r La Mondiale), Matthews (Sunweb), De Kort (Trek Segafredo), Politt (Jatusha Alpecin), Kung (BMC), De Gendt (Lotto Soudal), Erviti (Movistar), Simon (Cofidis), Bauer e Kittel (Quick Step Floors). Ci prova e ci riproverà.

Michael MATTHEWS. 8. Va in fuga e non si fa certo portare dalla corrente. È lui che ha energie da vendere e sgambetta come pochi. Prende i punti per la maglia verde, e porta via a De Gendt quelli in palio sul Gpm del Col de Menté: un modo come un altro per proteggere la maglia a “pois” del compagno di squadra Warren Barguil. Esemplare.

Thomas DE GENDT. 7. Ma quanto tira questo corridore? Quanto lotta? È un portento di agonismo: da applausi.

Marcel KITTEL. 7. È un Marcello ben diverso quello che apprezziamo quest’anno al Tour. Un Kittel “saganizzato”. Fatte le debite proporzioni con il fuoriclasse slovacco, il Bel Marcello si porta avanti con il lavoro, prima di togliere il piede dall’acceleratore all’inizio del Col de Menté. Allo sprint è di un altro pianeta, in questo Tour è in un’altra dimensione.
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COMMENTI
E Cummings?
13 luglio 2017 20:58 lupin3
Se ulissi é da 6, un 9 se lo merita

Quintana e Nibali
13 luglio 2017 23:08 pickett
Dopo essere stato grande protagonista al Giro,Quintana sta disputando un Tour cento volte migliore di quello disputato lo scorso anno dal grande Vincenzo Nibali,che rimediò figure da cioccolataio dalla prima all'ultima tappa, facendosi sempre staccare:in salita,in pianura e perfino in discesa.Però Stagi gli dava sempre 7 o 8...Quanto a Froome e Aru,6 voti di differenza per 20 secondi(VENTI SECONDI!) di distacco mi sembrano un po' tanti.

nibali e quintana? ma va
13 luglio 2017 23:18 excalibur
pickett, ragionamento perfetto. con un solo difetto: nibali l'anno scorso ha vinto il giro e al tour è andato per preparare i giochi (scelta discutibile ma questo è un altro discorso); quintana quest'anno ha corso il giro per vincere e lo ha perso e ha sempre detto che il tour era l'obiettivo principale e sta prendendo le sue. ma sono dettagli...

@excalibur
14 luglio 2017 05:58 teos
Non avrei saputo esprimermi meglio.. Anzi si, aggiungerei al tuo discorso che Quintana è un classe 1990 laddove Nibali un 1984. Vincere un GG a quasi 32 anni (l'età che aveva Nibali quando ha vinto il suo secondo Giro) non è impresa impossibile ma neanche una passeggiata come qualche penna fine del blog vorrebbe far credere.. Incredibile come solo in Italia si riesca puntualmente a non perdere mai occasione per screditare e minimizzare campioni di cui ci sarebbe solo da gonfiarsi il petto.. È successo con Pantani, sta succedendo con Nibali, succederà anche con Aru.. Certa gente meriterebbe decadi di astinenza come i francesi, così poi prima di tirare fuori figure da cioccolataio alla boia d'un Giuda probabilmente ragionerebbe un poco di più..

Confondere pere e arance
14 luglio 2017 08:31 mdesanctis
A Pickett ha già risposto perfettamente Excalibur.
Quello che mi lascia perplesso è sempre questo sparare contro i corridori italiani. Ne abbiamo pochi ad alto livello, ci lamentiamo per questo motivo tutti i giorni e poi gli spariamo addosso per ogni cosa.
Teniamoci stretti Nibali (sperando regga ad alto livello almeno un paio di anni) e Aru. Speriamo crescano i vari Formolo, Moscon, e i pochi promettenti che abbiamo per grandi giri e grandi classiche.
Siete come quelli che sparano su Valentino Rossi tutti i giorni su altri forum... avercene di Valentino Rossi in tutti gli sport. Fenomeni mediatici che spostano masse a seguire il proprio sport. Noi l'ultimo che abbiamo avuto, Pantani, l'abbiamo crocifisso...
mdesanctis

froomy
14 luglio 2017 08:32 bernacca
troppa enfasi in negativo per Froome, alla fine si è staccato negli ultimi 200 mt! la sky comanda ancora la corsa e spero che l'Astana non si metta a tirare per loro. Cmq grande Aru ma Froome non è da 4.

Riflessioni
14 luglio 2017 08:33 Savo
Landa....se non avesse compiti di gregariato per comr va in salita oggi poteva lasciare tutti sui pedali... E poi mi preoccupa la giuria filo francese prima mandano a casa Sagan per Demare .....ma non gli è servito a molto ora vanno a fare i pignoli con i 20 secondi inflitti a Uran che altrimenti si avvicinava troppo al loro Bardet...Aru tieni duro e occhio ai francesi

bravo teos
14 luglio 2017 14:07 noodles
bravo teos. purtroppo in ogni forum girano scienziati che dal basso del loro sentirsi fenomeni attaccano a prescindere ogni italiano che emerge in ogni attività. quanto ammiro lo spirito nazionalistico dei francesi...P.s. qualcuno dica a pickett che la figura del cioccolataio l'ha fatta il Colombiano al giro, dove in un paio di tappe aveva il piatto apparecchiato dalla squadra in modo perfetto per fare un sol boccone della corsa. Ciò non toglie che Quintana, nonostante non mi appassioni per nulla, resti un grande corridore.

Guarda noodles
14 luglio 2017 17:40 teos
L'unico che secondo me quest'anno avrebbe potuto fare il fenomeno è che mi ha piacevolmente sorpreso, ma per circostanze diverse non ha inciso al Giro e non lo farà al Tour, è Landa, che mi piacerebbe vedere capitano in una squadra costruita attorno a lui. Ma siamo sempre lì, a fine anno purtroppo sarà a quota 0 alla voce vittorie in un GG..

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