UNZUE. «TROPPE DISCESE PERICOLOSE, RIPENSIAMOCI»

PROFESSIONISTI | 10/07/2017 | 14:22
Eusebio Unzue, navigato manager della Movistar, alza il tiro contro il Tour de France e la sua organizzazione: «Il Tour de France diventa sempre più pericoloso, lo è molto più che in passato, perché sono aumentati i finali con discese tecniche e complicate, a discapito dei traguardi in salita. È necessario aprire un tavolo di riflessione su questo argomento, perché i corridori che - per esempio - sono caduti ieri e hanno dovuto lasciare la corsa sono davvero importanti. In qualsiasi altra corsa, le discese di ieri sarebbero state affrontate più tranquillamente, ma qui siamo al Tour, nel finale di una tappa tiratissima, il cervello di un atleta è sempre al lavoro molto più che in salita, sono mille le componenti da considerare, ma non si può accettare il fatto che così tanti corridori ieri abbiano riportato fratture».

Da parte sua Nairo Quintana aggiunge: «Tutte queste cadute sono un messaggio agli organizzatori: giustamente cercano lo spettacolo, ma devono avere rispetto della vita dei ciclisti. Al Delfinato la stessa discesa del Mont du Chat era stata affrontata più tranquillamente ma al Tour tutto è amplificato, anche i rischi».

a cura della redazione di tuttobiciweb
Copyright © TBW
COMMENTI
Quintana?
10 luglio 2017 17:52 ewiwa
Un bel succhiaruote, ed ha vinto un Giro con una furbata e con la complicità degli organizzatori....fai il ciclista senza tante chiacchiere!!!!

10 luglio 2017 18:04 Marcy
LA TAPPA DI IERI E STATA UNO SPETTACOLO LE CADUTE SONO STATE ORRIBILI ,QUANDO SI SCOLLINA A TUTTA MOLTE VOLTE NON SI A LA LUCIDITA X AFFRONTARE LE DISCIESE ,ALLORA BISOGNA ANDARE PIU PIANO QUESTO LO SANNO I CORRIDORI SONO TUTTI PREFESSIONISTI

quando nel 1997
10 luglio 2017 19:02 canepari
Castellano propose nel finale la discesa dal Monte Beigua su Varazze, gli venne segnalata la pericolosità della strada molto tecnica e tortuosa, lui argomentò dicendo che “le biciclette hanno i freni”. Al che gli organizzatori locali si attivarono, per quanto possibile, al fine di mettere in sicurezza l’inedito percorso con asfalto nuovo, reti e protezioni a valle e contro le rocce. La picchiata fece qualche vittima, fortunatamente, a parte il solo Simoni (clavicola mi pare..), non da ritiro. La sicurezza non è certa al 100%, ma fare qualcosa per attenuare la pericolosità è possibile. Riguardo alla tappa e alla discesa di ieri, è chiaro che i francesi l’hanno costruita su misura per il loro campioncino e l’intento sembrava andare a buon fine. Più brutta mi sembrava la discesa di Rio 2016, e anche quella volta ci furono polemiche. Ricordo però anche che ci fu una caduta quasi generale in Autostrada, in un tratto in leggera salita (Milano Sanremo 2003, Aurelia chiusa per frana ad Alassio), alla faccia dei percorsi pericolosi.

Cosa ne pensa Paolo Savoldelli?
10 luglio 2017 19:36 FrancoPersico
Ormai si vuole un ciclismo tutto programmato. Fair-play, freni a disco, discese totalmente protette. Vero alla base di tutto ci deve stare la sicurezza dei corridori e di tutti coloro che ci stanno intorno, però il ciclismo è uno sport che si corre su strade aperte a tutti con tutte le insidie del caso.
Sinceramente non so esprimermi ma se vogliamo la sicurezza totale allora meglio non fare tapponi di alta montagna, meglio correre in circuiti cittadini (ammesso che garantiscano la sicurezza).
Davvero difficile dire che Unzue e Quintana hanno ragione o torto. Detto da loro "perché sono aumentati i finali con discese tecniche e complicate, a discapito dei traguardi in salita" mi fa però pensare SOLO ai loro interessi.
Cosa ne pensa Paolo Savoldelli?
Invito la redazione, se possibile, di raccogliere l'autorevole pensiero del Falco.
Saluti
Franco Persico (IM)

E al Giro allora?
10 luglio 2017 22:38 rafanto
A mio parere deve essere gestito il rischio direttamente dal gruppo e dai corridori stessi ma sappiamo bene che nei gt la voglia di arrivare e vincere è tantissima. Poi spessissimo noi siamo troppo di parte quando le cadute determinano e caratterizzano le tappe e le classifiche generali a favore dei vari Nibali & co va sempre bene ... Non dimentichiamoci che l\'ultimo giro Nibali l\'ha vinto dopo la caduta della maglia Rosa non credo avrebbe recuperato tutto quel tempo ...

Fra poco faranno i. GT con non più di 1000 chilometri cosi tutti contenti ...
11 luglio 2017 01:01 franck
La discesa pericolosa , poca arriva in salita, fanno troppo forte, piove , sole, ma se può sapere cosa volete?
Il famoso fair play ma va ....... Quintana non fa sognare nessuno niente spettacolo e questo sarebbe il scalatore puro ma per piacere... Porte e caduto non per problema di mando stradale e stato lui che a preso malissimo la curva , Fromme ci sono delle regole non scritta nel ciclismo .... dilo a Contador che a vinto il Tour grazie problema meccanico di Andy , dilo a Merck che a attaccato forte dopo la caduta di OCANA al Tour e a vinto iì Tour , lasciamo perde esempi sono tanti . A me sembra che Il Tour dovrebbe fare pochissimi chilometri tutti a passeggiare tranquilli fino a l arrivo ultimi chilometri vai si attacca . Questo non e più il vero ciclismo che ama il popolo della bici , grazie a ARU abbiamo avuto unico spettacolo per adesso.

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Si è aperto nel segno di Romain Gregoire l’85° Giro del Lussemburgo. Con una volata lunghissima che gli ha consentito di respingere l’assalto di Marijn van den Berg, il giovane transalpino della Groupama-FDJ ha conquistato la frazione inaugurale, la...


La Nazionale Italiana è pronta a volare in Rwanda per il primo mondiale africano della storia delle due ruote. Dal 21 al 28 settembre Kigali sarà la capitale mondiale della bici e sulle sue strade saranno assegnati 13 titoli, equamente...


Il Grand Prix de Wallonie (1.Pro) è una questione fra velocisti e la risolve con uno sprint magistrale Arnaud De Lie. Il belga della Lotto trionfa di potenza scattando a 250 metri dall'arrivo in leggera salita e braccia al cielo...


Dopo il trionfo al GP de Fourmies di tre giorni fa, Paul Magnier ha ribadito di star attraversando un ottimo momento di forma conquistando la prima tappa, la Bardejov-Bardejov di 141.2km, dell’Okolo Slovenska (Giro della Slovacchia). Da principale favorito...


Pippo Ganna ospite a sorpresa della presentazione della Nazionale per i Mondiali. Qualche secondo di incredulità nel vederlo indossare la maglietta uguale a quella dei compagni, poi è lo stesso Pippo che spiega: «È sempre bello sentire il profumo d'azzurro,...


Con un orizzonte già segnato dai fasti del Mondiale Mountain Bike Marathon 2026, assegnato al progetto Mythos Primiero Dolomiti, l'associazione sportiva Pedali di Marca alza ulteriormente l'asticella e annuncia di aver formalizzato due importanti candidature per il futuro del ciclismo:...


Shari Bossuyt conquista la Cittadella di Namur e il Gp Wallonie.Al termine della salita a tornanti che conduceva al traguardo, la 25enne belga della AG Insurance - Soudal Team ha battuto in volata la vincitrice dello scorso anno Karlijn Swinkels (UAE...


Riescono a sognare queste due creature, anche in equilibrio precario. Aggrappati dolcemente ad una bicicletta, che è cavallo alato e mongolfiera, aquilone e bolla di sapone. Non è zucchero filato, perché non c’è nulla di dolce in una fuga da...


Ora è ufficiale. Davide Piganzoli correrà per il Team Visma | Lease a Bike nelle prossime tre stagioni. Il 23enne italiano è considerato un grande talento nelle gare a tappe e spera di crescere ulteriormente in questo ruolo con il...


La Vuelta si è appena conclusa come sappiamo, ma in Spagna si continua a discutere, tanto pubblicamente quanto nelle stanze della politica, perché fra poco più di un mese è in programma la presentazione del nuovo Tour de France e...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024