GIRO U23. PRIMA TAPPA A POWLESS

DILETTANTI | 09/06/2017 | 16:12
Parla statunitense la prima tappa del Giro d'Italia Under 23 grazie a Nelson Powless. Il portacolori della Axeon Hagens, la squadra di Axel Merckx, ha sorpreso il gruppo a meno di tre chilometri dal traguardo, portando l'attacco vincente e resistendo al ritorno del plotone. Dietro di lui Bram Welten della BMC Development Team e Giovanni Lonardi della ASD General Store Bottoli Zardini. La tappa è stata caratterizzata da una lunga fuga a tre da parte di Mattia Bais, Corentin Ermenault e Joseph Areruya.

«Quando ho attaccato non credevo di riuscire ad andare al tragaurdo, anche perché ho dovuto spendere molto, ma alla fine è andata bene e sono molto orgoglioso di indossare la maglia rosa. Se posso portarla fino alla fine? Sicuramente proverò a difenderla ma in squadra ho compagni molto più forti di me per questa gara e spero di passarla ad uno di loro» ha detto a caldo il vincitore prima di salire sul palco delle premiazioni e scoprire che nelle cadute degli ultimi chilometri ben tre sui compagni sono finiti a terra.

da Imola, Giulia De Maio

Per rileggere la cronaca diretta dell’intera tappa CLICCA QUI

Classifica di tappa


1. Neilson Powless - Axeon Hagens Berman 
2. Bram Welten - BMC Development Team
3. Giovanni Lonardi - ASD General Store Bottoli Zardini


Classifica Generale Maglia Rosa Enel

1. Neilson Powless - Axeon Hagens Berman 
2. Bram Welten - BMC Development Team
3. Giovanni Lonardi - ASD General Store Bottoli Zardini

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COMMENTI
Buona la prima
9 giugno 2017 20:03 pagnonce
Il controllo impeccabile ,l'organizzazione perfetta,la media regolare,sarà perché all'arrivo c'era aria di wada.Va bene continuate così .

La crema del dilettantismo. ..
9 giugno 2017 23:34 Girobaby
Qui non si può mentire, chi va forte qui con tutti i controlli incrociati, passaporto biologico ecc. .è veramente un corridore. Spiegato il motivo perché i migliori del Giro vengono subito contattati dai migliori team professionistici, come il sottoscritto, il quale vinsi in passato una gran bella tappa al Giro dilettanti, a parte arrivare nei primi nella generale. Poi ci sono i miracoli del dilettantismo che partecipano solamente alle garette regionali nel quale, con l\'aiuto dello stregone risuscitano , evitando questo tipo di gare. Anche se per partecipare ci vuole l\'invito è soprattutto il punteggio. La stessa storia vale per il professionismo, le garette non vengono prese nemmeno in considerazione, anche se poi il DS di turno non fa altro che esaltare la gara vinta dal proprio corridore anche se poi come tutti ben sanno si può paragonare ad una corsa amatoriale. W il vero ciclismo e soprattutto un grosso in bocca al lupo a questi futuri campioni!

   Girobaby
10 giugno 2017 10:23 tempesta
Bravo tutta verita, solo che da noi non cambia niente.Dove sono gli italiani ?

Caro Tempesta
10 giugno 2017 15:20 Girobaby
Considera che erano un bel po\' di anni che il Giro non veniva disputato, in passato erano 10 tappe e senza giorno di riposo. Con controlli come adesso nei Professionisti ( nelle vere gare) incrociati e soprattutto con il passaporto biologico. Io purtroppo ho avuto una gran bella sfortuna che non posso spiegarti che ha portato alla fine della mia carriera ma di giovani che in passato correvano con me, ne ho visti tanti ottenere grandissimi risultati in gare come Giro, Tour o mondiali. Adesso magari qualcuno fa il giro del deserto del Sahara e pensa di fare il professionista. Tempesta aspettiamo e vediamo cosa uscirà fuori da questi giovani talenti.

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